“Ritorno”: l'Etna bianco superiore della cantina Ventimiglia scende ...

15 Feb 2024
Catania Calcio

La consegna alla dirigenza del club catenese è stato sugellato da un brindisi.

Vino, calcio e Catania. Un amore per la propria terra e storia rappresentato da un’etichetta che, nel suo nome, racconta tutto questo percorso. Ritorno, vino nato dal cuore di Carla Benini e Edoardo Ventimiglia, già proprietari dell’azienda Sassotondo nel cuore della Maremma, in Toscana, “è sceso in campo” ieri al Cibali.

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“Ritorno”: la consegna alla dirigenza

Un viaggio dalla terra vulcanica di piazza esposizioni (oggi piazza Verga) al prato del Massimino: 114 anni di storia del Catania in una bottiglia.

Edoardo Ventimiglia insieme alla figlia Francesca, infatti, ha consegnato alla dirigenza della società un magnum ed un brindisi ha sugellato questo momento. “Ritorno” è un Etna bianco superiore da Carricante in purezza – prodotto in 200 magnum, che proviene dal vigneto degli Eredi Di Maio, nella prestigiosa Contrada Caselle nel comune di Milo, sul versante est dell’Etna, e che vede la sinergia tra i Ventimiglia ed un’altra grande figura del mondo vinicolo quale Federico Curtaz.

L’origine del nome “Ritorno”

Il nome “Ritorno” è frutto della volontà di ricordare la storia della famiglia. Infatti, il Barone Gaetano Ventimiglia, nonno di Edoardo, direttore della fotografia con collaborazioni illustri tra i quali Hitchcock, era proprio catanese e fondatore della squadra di calcio della città. Ma questo vino è anche figlio della partnership dell’azienda con l’associazione Graspo (Gruppo di ricerca ampelografica per la salvaguardia e preservazione dell’originalità e della biodiversità viticola), che coinvolge alcune realtà italiane per salvaguardare un patrimonio di varietà unico al mondo che non può essere perso.

I proventi delle vendite e la degustazione di”Ritorno”

Con i proventi delle vendite di “Ritorno”, tramite Proposta Vini, si andrà proprio a finanziare la ricerca sulle cultivar autoctone da salvaguardare e da far riemergere nella storia della viticoltura dell’Etna e del nostro paese. Alla giornata erano presenti anche la vicesindaca di Milo, Maria Concetta Cantarella ed il delegato ONAV di Catania, Danilo Trapanotto, che, oltre ad aver curato la degustazione, ha fortemente voluto questo momento data la sempre maggiore vicinanza dell’Organizzazione degli assaggiatori a tutto quello che rappresenta valorizzazione del territorio con dietro una storia di passione e amore per questa terra.

Le parole commosse di Edoardo Ventimiglia

“È stata una grande emozione – dice commosso Edoardo Ventimiglia – portare questo mio progetto di amore per la città ed avere la possibilità di omaggiare la squadra di calcio che mio nonno ha fondato. Questo vino è figlio, infatti, della mia storia e di quella della mia famiglia, così profondamente legata a questa città ed al suo territorio. Ringrazio la dirigenza del Catania calcio per la disponibilità e l’aver permesso questo bel momento”.

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