Chiara Petrolini, ecco perché andrà in carcere. Le motivazioni del ...

“Lucidità, freddezza esecutiva, mancanza di pentimento” sono solo alcune delle caratteristiche del comportamento della 22enne che hanno spinto i giudici bolognesi a dare ragione alla procura di Parma. Ma non finirà dietro le sbarre adesso: determinante il ricorso in Cassazione

Chiara Petrolini - Figure 1
Foto Il Resto del Carlino

Chiara Petrolini è accusata di duplice omicidio volontario e soppressione di cadavere

Parma, 4 dicembre 2024 – Chiara Petrolini? È caratterizzata da “estrema lucidità, inusitata freddezza esecutiva, mancanza di qualunque ripensamento e di sfrontatezza”. È per queste ragioni che il tribunale del Riesame di Bologna ha deciso di dare ragione alla procura di Parma disponendo quindi la custodia cautelare in carcere per la 22enne al centro del caso dei neonati uccisi e sepolti a Traversetolo. Non solo: Petrolini è dotata di una “inaffidabilità totale nelle relazioni personali anche più intime – continuano i giudici – Eccezionali capacità sia di nascondimento dei propri misfatti sia di mistificazione e dissimulazione”. Infine, “mancanza di partecipazione e di compassione”. In dubbio anche la capacità dei genitori di controllarla: i parti e i presunti duplici omicidi sono avvenuti tra le mura della loro abitazione. 

Ma nonostante tutto, Chiara non andrà in carcere già da ora: per l’esecuzione si dovrà attendere infatti l’esito del ricorso in Cassazione. 

Tra l’altro, allo stesso tribunale del Riesame, la difesa di Petrolini aveva presentato una relazione psichiatrica risultato di una consulenza tecnica di parte. Per l’esperto, i comportamenti della giovane “lasciano intravedere una condizione psicopatologica afferente ai disturbi della personalità che, per gravità, è fortemente suggestiva di un riverbero sull'imputabilità”. Ma, sottolinea la Procura, il tribunale osserva che “della presenza di eventuali patologie psichiatriche nessuno, neppure tra le persone più vicine all'indagata, ha mai mostrato di aver colto segnali”. Inoltre, la 22enne è sempre sembrata “una ragazza normale, apparentemente serena, gioiosa e benvoluta... apprezzata baby sitter ed educatrice in parrocchia e nei centri estivi”.

Chiara Petrolini - Figure 2
Foto Il Resto del Carlino

I carabinieri durante il sopralluogo di oggi nella villetta di Traversetolo

Petrolini è accusata di omicidio volontario e soppressione di cadavere per entrambi i bambini che ha partorito: il primo, nato il 12 maggio 2023 e rinvenuto nel settembre di quest’anno, e il secondogenito, nato ad agosto e ritrovato pochi giorni dopo. Inizialmente, per il secondo bambino, si era ipotizzato il reato di soppressione di cadavere, che non indica la volontà di nascondere perpetuamente i resti, bensì quella di ritardarne il rinvenimento. Ma la Procura non c’è stata e ha richiesto gli stessi capi d’accusa. E proprio questo, unito alla scoperta di quel secondo corpicino, ha spinto il procuratore Alfonso D’Avino a chiedere il passaggio da una custodia cautelare ai domiciliari a una in carcere. 

Due giorni fa, i carabinieri hanno tolto i sigilli e dissequestrato la villetta di Vignale di Traversetolo, teatro della vicenda. I numerosi omaggi lasciati dai cittadini sono scomparsi su ordine del sindaco, così da evitare il turismo nero e i poco rispettosi selfie. Una comunità che cerca dunque di tornare alla normalità, ma la strada per la fine di questa vicenda è ancora lunga. 

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