Cos'è questa storia di Morata che non andrà a vivere a Corbetta

Redazione 03 ottobre 2024 10:52

“Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dover cambiar casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini”. È quanto ha scritto sui social (taggando il primo cittadino corbettese) Alvaro Morata, neo attaccante del Milan, nella mattinata di giovedì 3 ottobre. Per capire cos’è successo però bisogna riavvolgere il nastro di qualche ora.

Tutto è iniziato nel pomeriggio di mercoledì quando Marco Ballarini, primo cittadino di Corbetta (18mila abitanti nell’hinterland Ovest di Milano) ha pubblicato una Instagram Story con una foto di Morata. Non una semplice immagine ma un fotomontaggio: il calciatore rossonero aveva tra le mani una maglietta del Diavolo e al posto del suo nome c’era la scritta “Corbetta”. "No non è un pesce d'aprile in anticipo - aveva scritto Ballarini -. Il campione Alvaro Morata è il nostro nuovo concittadino di Corbetta! Il bomber spagnolo, neo acquisto del Milan, sta ultimando le pratiche per il trasferimento ufficiale nella sua nuova (meravigliosa) casa nella nostra città. Lo sapete, sono un tifosissimo dell' Inter, ma con piacere do il benvenuto ad Alvaro Morata nella nostra grande famiglia di Corbetta".

La risposta del calciatore è arrivata qualche ora dopo: “Egregio sig. Signor Sindaco ,la ringrazio per aver violato la mia privacy - ha scritto Morata sui social -. Fortunatamente non possiedo alcun bene di valore, l'unico tesoro sono i miei figli la cui incolumità è stata da lei turbata”.

Il sindaco di Corbetta, comunque, ha un certo seguito sui social: su Instagram ha circa 18mila follower, circa 752mila su TikTok. Numeri raggiunti a una strategia fatta di meme e video indirizzati proprio ai ragazzi intervallati da numerosi “bro” e “ziopera”.

A maggio, mentre sui social circolava un video di un anziano alle prese con una pompa di benzina, un suo video-meme aveva causato parecchio scalpore, tanto che era stato eliminato poco dopo la sua pubblicazione.