Criscitiello attacca Gravina dopo la squalifica di 18 mesi per insulti e ...

14 ore ago

Michele Criscitiello

Michele Criscitiello

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia e presidente della Folgore Caratese (Serie D), è stato sanzionato con un’inibizione fino al 30 giugno 2026, comprensiva del divieto di accedere agli impianti sportivi per eventi FIGC fino al giugno 2025. La decisione del giudice sportivo del campionato di Serie D arriva a seguito di un acceso episodio durante la partita Folgore Caratese-Club Milano, disputata il 1° dicembre scorso. La gara, vinta 2-1 dalla squadra di Criscitiello, è stata teatro di gravi episodi culminati in una violenta rissa.

Criscitiello, gli episodi incriminati

Secondo il referto del giudice sportivo, Criscitiello avrebbe fatto ingresso indebitamente sul terreno di gioco alla fine del primo tempo, rivolgendo all’arbitro Wael Abu Ruqa – di origini straniere e appartenente alla sezione di Roma 2 – espressioni denigratorie e discriminatorie per motivi razziali. Successivamente, avrebbe inseguito l’arbitro fino allo spogliatoio, colpendo più volte la porta con pugni e cercando di farlo cadere.

Nel secondo tempo, il comportamento del presidente della Folgore Caratese si sarebbe aggravato con ulteriori insulti razzisti rivolti all’arbitro e a due giocatori del Club Milano. Al termine della partita, Criscitiello avrebbe sputato verso alcuni avversari, scatenando una rissa tra i tesserati delle due squadre, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. A complicare ulteriormente la situazione, Criscitiello avrebbe anche millantato indebite influenze e corruzione degli organi di giustizia sportiva.

Oltre alla squalifica personale di Criscitiello, la Folgore Caratese è stata sanzionata con un’ammenda di 4.000 euro e due partite casalinghe da disputare a porte chiuse. Il giudice sportivo ha descritto la condotta di Criscitiello come “senza controllo” e “lesiva per il decoro del gioco”.

La replica di Criscitiello

Criscitiello ha respinto categoricamente le accuse, sostenendo che il provvedimento sia frutto di un disegno orchestrato dalla Federazione e dal presidente FIGC Gabriele Gravina, con il quale è in polemica da tempo. In un tweet ha scritto: “La Federazione pensa di intimidire chi porta alla luce quello che sta succedendo. Non sono un tesserato federale. Verbali inventati. Senza prove. Andremo avanti a dimostrare il loro disegno. Mi avevano detto ‘la pagherà’, ma inventare tutto è troppo.”

In un successivo tweet, ha aggiunto: “La battaglia mediatica nei confronti di Gravina e della FIGC si è spostata dalla tv al campo di calcio. La Federazione per la prima volta squalifica un non tesserato (io) con accuse infondate. Falsità tutte documentate. Gravi accuse. Inammissibile. Finora ho avuto rispetto di Gravina persona – afferma Criscitiello che ora però promette battaglia – Ho solo attaccato il Presidente federale. Ai suoi colpi bassi risponderò con colpi bassi. Ora iniziamo a parlare di quadri, case e produzioni. Anche noi. Io non ho nulla da nascondere. Vediamo gli altri!” Un altro tweet significativo recita: “Gli attacchi leali li accetto. Bugie, scorrettezze e colpi bassi no. Iniziamo…”

I precedenti di Criscitiello

Non è la prima volta che Criscitiello si trova al centro di polemiche. Nel 2019, fu inibito per oltre un mese dopo aver aggredito un dirigente del Ligorna, squadra avversaria della Folgore Caratese. Nel 2021, subì una squalifica di un anno per insulti e minacce rivolte a un arbitro, culminate con una sportellata al braccio mentre l’ufficiale si allontanava dallo stadio.

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