Criscitiello, il giornalista sportivo presidente della Folgore Caratese ...
di Federico Berni
La procura della Lega dilettanti contro il giornalista, editore di Sportitalia e presidente della squadra di calcio di Carate Brianza. Il caos durante la partita tra la Folgore e il Club Milano, disputata il primo dicembre. La replica di Criscitiello: «Accuse inventate»
Insulti «razzisti» ad arbitro e giocatori, sputi agli avversari inseguiti «fino agli spogliatoi». E’ un durissimo atto di accusa quello che la procura della Lega nazionale dilettanti muove a Michele Criscitiello, noto giornalista editore di Sportitalia e presidente della Folgore Caratese. Il verdetto è pesante: multa per migliaia di euro, due giornate a porte chiuse e soprattutto squalifica di un anno e mezzo per lo stesso Criscitiello. Quest’ultimo non ci sta, e sul suo profilo X parla di «accuse inventate» e di «verbale da annullare».
Il caos si sarebbe scatenato nella partita tra la formazione di Carate Brianza e il Club Milano, disputata il primo dicembre e vinta, tra l’altro, dai padroni di casa. Ad essere preso di mira da Criscitiello sarebbe stato, secondo il giudice sportivo, il direttore di gara della sezione di Roma 2, Wael Abu Ruqa, di origine straniere. Il numero uno dei brianzoli, «al termine del primo tempo, ha fatto indebito ingresso sul terreno di gioco», avrebbe rivolto all'arbitro «espressione offensiva ed implicante denigrazione e discriminazione per motivi di razza». Lo stesso avrebbe inseguito l'ufficiale di gara «fino all'ingresso nello spogliatoio arbitrale cercando di farlo cadere e rivolgendogli espressioni e gesti (3 pugni sulla porta) intimidatori».
Al termine della partita, inoltre, Criscitiello avrebbe addirittura sputato addosso ad «alcuni calciatori avversari mentre abbandonavano il terreno di gioco ed in seguito rivolto espressioni offensive e discriminatorie nei confronti dei medesimi calciatori, innescando una violenta rissa tra i tesserati delle due società».
«Sono falsità, tutte documentate, è un colpo basso di Gravina nei miei confronti» è la replica del diretto interessato su X. Cristiello da tempo portava avanti una campagna contro Gabriele Gravina, numero uno della Figc, sostenendo l’esigenza di un cambiamento nelle istituzioni sportive. «La battaglia mediatica nei confronti di Gravina e della Figc si è spostata dalla tv al campo di calcio. La Federazione per la prima volta squalifica un non tesserato (io) con accuse infondate. Inammissibile».
4 dicembre 2024
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