Fabio Volo: “Amo ancora Johanna Maggy. Giambruno-Meloni ...
Fabio Volo si racconta al Corriere tra vita privata e carriera. “La separazione con Johanna Maggy non è un fallimento. Io non credo di amare meno la madre di miei figli, c’è un modo di stare insieme diverso”. Sugli screzi con Murgia e Fedez: “Lei nella vita si è sbagliata. Con Fedez ci scrivemmo per chiederci scusa”.
Fabio Volo, attore e scrittore, in una lunga intervista al Corriere parla della separazione dalla compagna Johanna Maggy Hauksdóttir, madre dei suoi figli, Sebastian e Gabriel, avvenuta nel 2020 ma annunciata due anni dopo. "Ci siamo lasciati per evitare l'inferno" ha dichiarato, poi sul suo presente: "Mi piace la vita che faccio. Ma ora riaprirò la panetteria di famiglia, a Brescia. Torno alle origini. Non che mi metterò a fare il pane, eh. Devo ancora visualizzarmi cosa ci sarà dentro. Forse sarà una catena. Dentro però ci sarà la foto di papà".
La separazione da Johanna Maggy HauksdóttirFabio Volo e Johanna Maggy si sono separati nel 2020. Genitori di Sebastian e Gabriel, hanno mantenuto un rapporto fatto di affetto e rispetto: "Ci siamo lasciati per evitare l'inferno. L'inferno è quando finisci dentro un problema e non riesci a vederne l'uscita. Sono i tuoi limiti. E non è che poi non rientri più". Lo scrittore nel suo nuovo libro, Tutto è qui per te, affronta il tema della separazione: "La separazione non è un fallimento. I rapporti si evolvono, conta l’intelligenza. Io non credo di amare meno la madre di miei figli. E non credo che lei ami meno me. C’è un modo di stare insieme diverso. Oggi ci preme creare un ambiente amorevole per i nostri figli. Siamo anche andati in vacanza insieme, in Amazzonia". Oggi Fabio Volo è single, "Sono rimasto alla ricerca delle mie cose. La risposta non è un'altra donna. La donna più importante della mia vita è stata ed è ancora la madre dei miei figli. Rimane lei, domani non so". Al Corriere ha commentato il "titolo di donnaiolo", spesso accostato a lui: "Avevo quell'immagine. Ma non mi appartiene più. Ho fatto le cose giuste negli anni giusti, non ho il regret di andare in discoteca a 51 anni, sarebbe un fallimento".
Il rapporto con il padre e i genitori di oggiFabio Volo nella lunga intervista ha ricordato il padre: "Era berlusconiano, c’erano confronti e scontri. Ma non è che non ci siamo mai parlati. Mi ricordo che non voleva che vedessi Rai 3. Io intanto lavoravo a Mediaset, dopo le Iene però tornavo a casa a fare il pane con lui in bottega. Mi ha insegnato la disciplina". Non era un uomo affettuoso, "era d'altri tempi": "Un giorno, quando era già malato, gli ho fatto la barba io, per me è stato un momento mistico. Mentre mi avvicino per andare sull’altra guancia, lui mi ha dato un bacio. Fu inaspettato e toccante". Attraverso la relazione con i figli, ha capito tante cose del padre, ha raccontato: "Vorrei potergli parlare con questa consapevolezza. Ci lamentiamo sempre che i genitori non ci capiscano, però è altrettanto vero che noi figli non capiamo loro. Io vorrei che i miei mi capissero". Sul rapporto genitori-figli, ha continuato: "Quando ero giovane non c’erano i social, dopo scuola ci si trovava in piazza sulla panchina: si fumava di nascosto, limonavi. Avere una mamma di 55 anni, vestita sexy, che balla su TikTok è come se allora te la fossi trovata sulla panchina a fianco, a farsi le canne. Questi ragazzi non hanno più il riferimento di un adulto che sappia stare al suo posto". Fabio Volo in qualità di padre parla con i suoi figli "per fargli capire che con me possono parlare di tutto. Do pochi giudizi. Loro sono dei mini-adulti, cerchi di dirgli delle cose e scopri che hanno sempre saputo. Sentono tutto".
Gli screzi con Michela Murgia e FedezSugli screzi con Michela Murgia, scrittrice e attivista morta la scorsa estate che criticò il suo libro: "Secondo me anche Murgia nella vita si è sbagliata. Recensì quel mio libro ("A cosa servono i desideri", ndr) come fosse un romanzo: era un libro di domande, li avevo visti fare a San Francisco anni prima. In California c’era pure una scuola. Lei forse non lo sapeva. Adesso in America i libri di tendenza sono tutti così. Però probabilmente ho anticipato i tempi. L’ho fatto anche con altre cose: ho realizzato una serie tv dove interpretavo me stesso, i critici mi dissero che ero egocentrico e narciso. Tre anni dopo l’hanno fatta tutti: Verdone, Bisio". Fabio Volo al Corriere ha poi ricordato lo scontro social con Fedez, nato a seguito di alcune sue dichiarazioni sulla beneficenza intrapresa dal rapper durante l'emergenza Covid: "Avevo detto una cosa in radio e lui si era offeso. Poi i suoi follower mi hanno inondato di insulti. Ci siamo scritti: lui mi ha chiesto scusa, io gli ho chiesto scusa". Sull'uso che il cantante fa dei social, lo scrittore ha commentato:
Nelle foto metto ancora i cuoricini sulla faccia dei miei figli. Ma non voglio dare un giudizio. Io vivo ancora di pancia, faccio quello che mi piace: se vado a mangiare una pizza non è che penso che devo fare una foto alla pizza. Il suo è un altro modo di lavorare. Io sono come un contadino, lui è quello laureato. È il frutto del marketing. Non mi pare che ci sia niente di spontaneo.
Il commento sul caso Giambruno-MeloniFabio Volo, infine, ha commentato la vicenda che ha visto protagonisti nell'ultimo mese Andrea Giambruno e la premier Giorgia Meloni. "Non penso che in quei fuori onda lei abbia scoperto un uomo che non conoscesse. Per altro era molto più fastidioso il modo in cui lui camminava. Ma lungi da me giudicare, errori ne ho fatti un sacco nella vita. Il problema è un altro. Il Karma. Sono convinto che Meloni dentro di sé non creda davvero all’idea di famiglia tradizionale, come neanche Salvini che è separato due volte. Il punto è non tenere conto del dolore che intanto, con le parole, creano a certe famiglie. Quello prima o poi torna", le parole.