F1, Dubbi Ferrari: serve una versione B della SF-23?

20 Mar 2023

Ferrari F1

Il Gran Premio dell’Arabia Saudita ha mostrato il vero potenziale della Red Bull RB19, capace di bissare la doppietta del Bahrain con Sergio Perez primo e Max Verstappen secondo, in rimonta dalla casella numero 15 della griglia di partenza.

Il secondo pilota della Red Bull ha rifilato oltre 20 secondi alla Aston Martin di Fernando Alonso, 25 secondi alla prima delle Mercedes con George Russell e 35 secondi alla rossa di Carlos Sainz. Non servono ulteriori elementi per commentare lo strapotere degli uomini di Chris Horner. Per ora non c’è gara, non c’è competizione, come detto da Leclerc: “le Red Bull sono su un altro pianeta”.

Proprio il monegasco, che un anno fa usciva da Jeddah sconfitto ma felice, perché saldamente in cima alla classifica del mondiale e dotato di una macchina promettente. Tuttavia a Jeddah abbiamo visto sì il reale potenziale della RB-19, ma ancor di più la totale assenza di potenziale della SF-23.

In Arabia, l’evoluzione della F1-75 era chiamata a un pronto riscatto, dopo il terribile debutto in Bahrain, ma anche questa volta ha dovuto alzare bandiera bianca. Bianca come quella gomma Hard che proprio non vanno giù al cavallino. Dopo il Bahrain, anche a Jeddah lo stint su mescola dura ha messo la pietra tombale su una prestazione già di per sé opaca per la rossa, che ha fruttato un misero sesto e settimo posto per Sainz e Leclerc.

Discreto il passo gara in partenza del monegasco sulla soft, buono l’overcut su Stroll e i rapidissimi pit stop ai box, soprattutto quello di Leclerc (2.1 secondi), ma sono magrissime consolazioni per una Ferrari che per ora rappresenta addirittura la quarta forza del campionato. Infatti la rossa ha palesato non solo l’abisso che la separa da Red Bull, ma una netta inferiorità anche di fronte ad Aston Martin e a quella Mercedes che ha già accantonato il proprio progetto ed è pronta a presentare una “versione B” della W14 (forse già a Imola).

Dopo quella presentazione da fuochi d’artificio, nel giorno degli innamorati e le dichiarazioni dell’AD Vigna che aveva descritto la SF-23 come “una monoposto che non avrà precedenti in termini di velocità”, mai avremmo pensato di commentare una rossa così tanto in difficoltà. Ora viene naturale porsi la domanda: ha senso continuare con questa filosofia oppure sarebbe meglio pensare a una “versione B” della SF-23, seguendo il modello Mercedes?

Ad oggi sembra complesso pensare che i classici pacchetti di aggiornamenti possano ridurre un gap così spropositato dalle Red Bull. Tocca a Vasseur trovare la risposta, è compito suo blindare la squadra tra le mura di Maranello, evitando ulteriori e imbarazzanti fughe di notizie e lavorare su questa deludente Ferrari d’inizio stagione.

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