Fiorentina, buona la prima: 2 a 0 ai New Saints ma quanta fatica

4 ore ago

Obbligata a vincere, e senza lasciare spazio a dubbi e recriminazioni. La Fiorentina, al suo ritorno in Conference League e dopo due finali perse, non ci è riuscita. Perché perché le ‘seconde linee’ gettate nella mischia hanno prodotto poco o nulla se non gestito senza prendere gol. Quando, al 56', Palladino ha gettato nella mischia Kean, Dodò e Gudmunsson è cambiato il ritmo del match. E sono arrivati i gol, di Adli e Kean. 

Fiorentina-The New Saints - Figure 1
Foto Rai News

Eppure i The New Saints, gallesi alla più importante sfida della loro storia, erano partiti a 100 all'ora, capaci di metter subito in apprensione la retroguardia viola. Poi è salita a galla la maturità tecnica della Fiorentina, atleticamente e qualitativamente superiore agli avversari. Che nulla ha però portato. Leggerissima la Fiorentina votata all'attacco sterile con Ikoné a dribblare sulla fascia e perdersi (come spesso accade) sotto porta. Un unico brivido: la traversa di Mandragora al 40'. Immancabili i fischi dei tifosi al rientro negli spogliatoi. 

Fiorentina-The New Saints (getty images)

Il secondo tempo

Deve aver alzato la voce nello spogliatoio, Palladino. Ha rigettato nella mischia gli stessi undici dei primi 45', quelli che (quasi) nulla avevano combinato nella prima frazione. Zero cambi per dare una nuova chance a chi in campionato ha giocato meno. Dall'altra parte i gallesi del ‘New Saints’, formazione che in Italia giocherebbe probabilmente in serie B. Undici minuti per dimostrare di poter modificare il flusso di gioco, poi la presa d'atto e i cambi: dentro Kean, Dodò e Gudmunsson al posto di Beltran, Kayode e Sottil. E' Adlì a sbloccare il match al 64' servito da Ikoné. Ma quanta fatica per approdare al gol. Quattro minuti più tardi è Kean a riempire la rete gallese con un tocco ravvicinato. Il resto è rincorsa, quella ospite, agli incursori viola capaci di inserirsi nelle maglie difensive avversarie con continuità e poca fortuna sotto porta. il 2 a 0 finale porta ossigeno nello spogliatoio viola ma non accresce le certezze di Palladino in vista della sfida di campionato di domenica contro il Milan. 

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