Su Rai 2 la prima tv di "Freaks Out", fantasy italiano con Claudio ...

8 giorni ago

Su Rai 2 la prima tv di “Freaks Out”, fantasy italiano con Claudio Santamaria e Pietro Castellitto

Freaks Out - Figure 1
Foto Io Donna

Ambientato durante la Seconda guerra mondiale, racconta l'amicizia di un gruppo di circensi con poteri speciali

di Elsa Ungari

Presentato con successo alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021, Freaks Out va in onda questa sera su Rai 2 alle 21.20. È il secondo film di Gabriele Mainetti – uscito a sei anni da Lo chiamavano Jeeg Robot –, e racconta la lotta per la sopravvivenza di quattro circensi sotto una Roma bombardata dagli americani.

Freaks Out, la trama del film

Matilde (Aurora Giovinazzo), Cencio (Pietro Castellitto), Fulvio (Claudio Santamaria) e Mario (Giancarlo Martini) sono quattro amici talmente legati tra loro da essere quasi fratelli. Siamo nel 1943, a Roma, proprio nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale e nell’anno in cui la Capitale è scenario di bombardamenti tra nazisti e Alleati.

I quattro lavorano al circo Mezzapiotta, gestito da Israel (Giorgio Tirabassi), che per loro, più che un capo, è una sorta di figura paterna. Nei loro spettacoli circensi, ognuno ha i suoi numeri e le sue peculiarità. Ad esempio Matilde produce scariche elettriche folgorando chiunque la tocchi, Cencio è un ragazzo albino capace di controllare gli insetti, Fulvio è un “uomo bestia”, interamente ricoperto di peli e Mario un nano con un leggero ritardo mentale e la capacità di controllare gli oggetti metallici.

Un giorno, mentre cercano di fuggire dai bombardamenti, Israel scompare misteriosamente, lasciando i quattro soli e senza alcuna prospettiva. Matilde, Cencio, Fulvio e Mario si ritrovano così senza quello che avevano prima, un circo che era sinonimo di famiglia e sicurezza. Senza Israel e senza il tendone sono soltanto dei fenomeni da baraccone privi di uno scopo nella vita, bloccati in una Roma che comincia a crollare sotto i duri colpi bellici.

Una sintesi perfetta fra un blockbuster americano e la tradizione italiana

A sei anni dall’inaspettato successo di Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti torna dietro la macchina da presa con ambizioni quasi hollywoodiane. Il film infatti rappresenta una sintesi impeccabile tra la commedia agrodolce italiana dei vari Steno, Monicelli ed Ettore Scola, e il cinecomic Marvel o DC all’americana. Senza dimenticare la lezione di riscrittura della Storia inaugurata in anni recenti da Quentin Tarantino con Bastardi senza gloria.

Con coraggio e creatività, Mainetti impasta una storia densa, con un gran numero di personaggi e sviluppi narrativi condensati in una quasi 2 ore e mezza di durata. Un minutaggio imponente ma che non affatica mai lo spettatore. Ambizioso, ricco e visivamente sontuoso, Freaks Out però non si limita alla grande spettacolarità ma vuole riflettere, con intelligenza, sull’orrore della guerra, connettendolo al tema del razzismo e dell’esclusione dei diversi, che ha in particolare nel personaggio di Claudio Santamaria il simbolo più forte.

Al netto di un mix ultracitazionista, che a volte appesantisce leggermente l’impianto narrativo, il film di Mainetti ha anche il pregio di tracciare nuovi, e più ampi, sentieri per il cinema mainstream nostrano. Intercettando bene i gusti del pubblico odierno, Freaks Out ha dalle sua anche un ottimo cast, con una nota di merito in più per Aurora Giovinazzo, la vera rivelazione del film. Una conferma del talento di Mainetti nel valorizzare giovanissime attrici, come nel caso di Ilenia Pastorelli in Lo chiamavano Jeeg Robot.

Giorgio Tirabassi, Pietro Castellitto e Aurora Giovinazzo in una scena di “Freaks Out”. (01 Distribution)

La rivelazione del cast: Aurora Giovinazzo

Nata a Roma nel 2002, Aurora a soli 8 anni è già sul set di Immaturi di Paolo Genovese e l’anno successivo è protagonista di un episodio di Don Matteo. Dopo una sfilza di ruoli al cinema e in tv, nel 2021 – grazie a Freaks Out – ottiene una candidatura ai David di Donatello come miglior attrice protagonista e vince il premio RB Casting come miglior attrice esordiente alla Mostra del Cinema di Venezia.

Dopo l’exploit del film di Mainetti, nel 2023 Aurora recita per Ferzan Özpetek in Nuovo Olimpo e, qualche settimana fa, è uscito nelle sale italiane il film The Cage – Nella gabbia, storia di una lottatrice di MMA, tra relazioni tossiche e famiglia disfunzionale dove Aurora è protagonista assoluta. Prossimamente invece la si vedrà nel nuovo film di Michele Placido Eterno visionario, biopic su Luigi Pirandello con nel ruolo del drammaturgo Fabrizio Bentivoglio.

Sul suo ruolo di Aurora in Freaks Out, l’attrice ha dichiarato, in un’intervista a The Hollywood Reporter Roma: «Interpretare Matilde ha finito per risuonare nella mia vita, mi ha permesso di scoperchiare parti di me più delicate, a tratti anche emotive, di cui non sapevo nemmeno l’esistenza».

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