L’ex leader di AN e ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, rischia di essere condannato a 8 anni per il reato di riciclaggio nel processo in corso a Roma per la compravendita dell’appartamento di Montecarlo. Fini si è sempre difeso dicendo che era all’oscuro del fatto che gli acquirenti dell’immobile ereditato da AN erano in realtà familiari della sua compagna, Elisabetta Tulliani attraverso la Primtemps Ltd., per una cifra che superava di poco i trecentomila euro e rivenduta poi per oltre un milione di euro. «Ho nascosto a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo. Non ho mai detto a Fini la provenienza di quel denaro che ero convinta fosse di mio fratello. Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita. Spero di avere dato con questa dichiarazione un elemento per arrivare alla verità», ha dichiarato Elisabetta Tulliani. E il 18 aprile prossimo la quarta sezione del Tribunale di Roma potrebbe emettere la sentenza su una vicenda “datata” per la quale le pm Geraci e Sargenti hanno chiesto la condanna a 9 anni per la compagna di Fini, a 10 anni per il fratello, Giancarlo Tulliani e a 5 anni per il padre Sergio. «Era scontato che la pubblica accusa chiedesse la condanna – ha dichiarato Fini – . Continuo ad avere fiducia nella giustizia e ciò in ragione della mia completa estraneità rispetto a quanto addebitatomi».

Gianfranco Fini - Figure 1
Foto Farodiroma