Iniziato il Consiglio Ue: in agenda anche i “top jobs”. Tusk: “Nessuna ...

3 giorni ago
Giorgia Meloni

Riflettori puntati sul vertice Ue che si apre nel primo pomeriggio di oggi a Bruxelles per decidere sulle nomine delle più alte cariche europee per i prossimi cinque anni. Sul tavolo dei leader la proposta messa a punto dai negoziatori di popolari, socialisti e liberali per affidare a Ursula von der Leyen - in quota Ppe - un secondo mandato alla guida della Commissione europea. La designazione di von der Leyen fa parte di un pacchetto che prevede anche la scelta del socialista ed ex premier portoghese Antonio Costa per la presidenza del Consiglio Europeo e della premier liberale estone Kaja Kallas per la carica di alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza.

C'è grande attesa per la posizione che davanti a questo pacchetto assumerà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ieri, durante i suoi interventi in Parlamento, ha criticato apertamente il metodo con cui si è arrivati alla designazione dei tre candidati. Prima dell'avvio dei lavori del Consiglio europeo prenderanno il via tra poco i pre-vertici delle tre famiglie politiche (Ppe, Pse e Liberali) che costituiscono al momento la cosiddetta maggioranza Ursula e a cui interverranno i leader e i principali esponenti di spicco nazionali.

Meloni, che ha criticato la decisione che a suo parere «ignora il voto dei cittadini», ha partecipato ieri a un vertice con Salvini e Tajani per mettere a punto la strategia italiana. Ma è isolata sull’astensione. Roma punta su una delega di peso, il Financial Times avverte: Francia e Italia si contendono «un potente vicepresidente della Commissione responsabile della politica commerciale, della concorrenza e della politica industriale».

Punti chiave

15:46

Iniziato a Bruxelles il vertice Ue, in agenda anche i top jobs

15:15

Orban: “Accordo vergognoso, elettori ingannati”

13:57

Meloni arrivata al Consiglio europeo

12:04

Tajani: “Molto perplesso sul mandato di 5 anni al socialista Costa”

12:00

Tajani: “Ancora nessuna decisione dell'Italia sul voto”

11:55

Tajani: “All'Italia spettano una vice presidenza e una delega forte”

11:54

Socialisti: “Chi blocca intesa blocca il futuro dell'Ue”

15:46

Iniziato a Bruxelles il vertice Ue, in agenda anche i top jobs

È iniziato il Consiglio Europeo, con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In agenda, oggi, l'Ucraina, il Medio Oriente, la Sicurezza e la difesa e il prossimo ciclo istituzionale, compresa la decisione sui top jobs.

15:28

De Croo: “L’accordo lo fa chi vuole lavorare insieme, è la democrazia”

«Nel Parlamento europeo ci sono tre gruppi che sono disposti a lavorare insieme. È così che funziona la democrazia. Si forma una coalizione di gruppi politici che vogliono lavorare insieme, che vogliono fornire stabilità, che vogliono essere orientati all'azione. E sulla base di ciò, sono stati proposti tre nomi di altissima qualità». Lo ha detto il premier uscente belga, Alexander De Croo, al suo arrivo al Consiglio europeo. «È così che funziona la democrazia. La democrazia non riguarda solo il mettere veti, la democrazia riguarda chi vuole lavorare insieme. E quei tre gruppi politici sono disposti a lavorare insieme per il bene di tutti gli europei», ha aggiunto.

15:26

Mitsotakis: “Nessuna volontà di escludere, rispetto per Meloni”

«Tre famiglie politiche hanno discusso tra loro e hanno presentato una proposta, alla fine spetta al Consiglio europeo prendere la decisione». «Non è un processo per escludere, non è mai stata nostra intenzione escludere nessuno o offendere qualcuno. Personalmente ho molto rispetto per Giorgia Meloni, la prima ministra italiana. L'Italia è un Paese molto importante nell'Ue e sono sicuro che affronteremo tutti questi problemi e preoccupazioni nelle discussioni che avremo». Lo ha detto arrivando al summit Ue il premier greco Kyriakos Mitsotakis, tra i negoziatori Ppe sui top jobs, affermando anche di aver parlato con Meloni.

15:15

Orban: “Accordo vergognoso, elettori ingannati”

«Gli elettori europei sono stati ingannati. Il Ppe ha formato una coalizione di bugie con la sinistra e i liberali. Non sosteniamo questo accordo vergognoso!». Così scrive su X il primo ministro ungherese Viktor Orban.

14:54

Fonti: sarà Michel a valutare le modalità di voto sui top job

Sarà il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, a quanto si apprende da qualificate fonti europee, a decidere la coreografia del voto sui top jobs comunitari. Michel prenderà una decisione dopo aver «valutato lo stato dell'arte» al tavolo dei leader. Da un punto di vista formale le nomine dei tre vertici delle istituzioni Ue sono differenti. Il presidente del Consiglio europeo viene «eletto» a maggioranza qualificata dal Consiglio europeo. La presidente della Commissione viene «proposta» dal Consiglio europeo al Parlamento Ue. La nomina sull'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera è invece legata a doppio filo con quella del numero uno di Palazzo Berlymont, visto che il Consiglio europeo la «propone, sentito il parere del presidente della Commissione». In teoria, Michel potrebbe proporre ai 27 un voto unico sull'intero pacchetto. Tuttavia, questo non è previsto dai Trattati, quindi basterebbe che un solo Stato membro si opponga per far saltare l'ipotesi.

14:11

Rutte: “Sulle nomine mi aspetto un dibattito, vediamo...”

«Mi aspetto un dibattito sulle nomine di vertice dell'Ue: le tre famiglie politiche sono arrivate ad un accordo ma dobbiamo vedere». Lo ha detto il premier olandese uscente Mark Rutte, che milita in Renew, arrivando al Consiglio Europeo.

13:58

Scholz: “In Ue tutti i 27 Paesi sono ugualmente importanti”

Sull'accordo raggiunto tra i tre gruppi politici Ppe, S&d e Renew sui tre nomi per i vertici europei «la chiara speranza è, ovviamente, che possano contare su una maggioranza in Parlamento». L'intesa «raggiunta tra queste tre famiglie di partiti è solo una posizione, ne discuteremo attentamente ed equamente con i nostri buoni amici in Europa». «Tutti e 27 sono ugualmente importanti. Il Consiglio Europeo e gli Stati membri devono avanzare saggiamente una proposta che possa contare sulla maggioranza del Parlamento». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al summit Ue a Bruxelles.

13:57

Meloni arrivata al Consiglio europeo

La premier Giorgia Meloni è da poco arrivata all'Europa Building di Bruxelles per partecipare ai lavori del Consiglio europeo. La presidente del Consiglio non ha rilasciato dichiarazioni al suo ingresso alla Lanterna.

13:27

Tusk: “Impossibile decidere senza Meloni, non c’è Ue senza Italia”

«Nessuno rispetta la premier Giorgia Meloni e l'Italia più di me. C'è stata un'incomprensione. Qualche volte servono piattaforme politiche per semplificare il processo. La posizione comune dei tre grandi gruppi nel Consiglio europeo, in cui abbiamo completato i negoziati, è solo per facilitare il processo. La decisione spetta a Meloni e agli altri leader durante la riunione del Consiglio europeo». Lo ha dichiarato il premier polacco, Donald Tusk, uno dei negoziatori del Ppe per i top jobs, al suo arrivo al Consiglio europeo. «L'unica intenzione e ragione per cui abbiamo preparato questa posizione comune è per facilitare il processo. Non c'è Europa senza Italia e non c'è decisione senza la premier italiana. Questo è ovvio per me», ha aggiunto auspicando di aver un incontro con Meloni nel vertice.

12:23

Schlein è arrivata al pre-vertice dei Socialisti Ue

La segretaria del Pd, Elly Schlein, è arrivata al pre vertice dei socialisti Ue a Bruxelles. Al vertice, oltre a Schlien, è atteso il Cancelliere Scholz, la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez ed il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni ed i vertici del Partito socialista europeo.

12:20

Tajani: “Favorevole al pacchetto nomine ma senza apertura ai Verdi”

«Vedremo» se ci sarà un voto contrario di Meloni sulle nomine. «La mia posizione è favorevole ma senza alcuna apertura ai Verdi. Bisogna invece guardare a un dialogo con i conservatori». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe a Bruxelles.

12:04

Tajani: “Molto perplesso sul mandato di 5 anni al socialista Costa”

«Certamente io sono molto perplesso sulla durata dei cinque anni per la presidenza del Consiglio europeo, perché è il Ppe che ha vinto le elezioni. Non le hanno vinte né i socialisti, né i liberali». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe a Bruxelles. I negoziatori delle nomine hanno concordato che il mandato al socialista Antonio Costa possa essere rinnovato dopo i 2,5 anni e non lasciare il posto ai popolari come era nella richiesta iniziale del Ppe

12:00

Tajani: “Ancora nessuna decisione dell'Italia sul voto”

«Non c'è ancora alcuna decisione sul voto dell'Italia» sui top jobs Ue, «le trattative devono ancora iniziare». Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani al suo arrivo al pre-vertice del Ppe.

11:59

Kallas: “Serve difendere i confini a est, il muro è una scelta politica”

«Abbiamo un confine con la Russia e la Bielorussia, dobbiamo difenderlo ed è anche una scelta politica». Lo ha detto la premier estone Kaja Kallas in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a proposito della lettera inviata dai Baltici e dalla Polonia all'Ue riguarda alla possibilità di costruire e finanziare una linea difensiva ad est. «Non abbiamo dei numeri precisi riguardo ai fondi», ha aggiunto sottolineando di essere consapevole che in Europa ci sono diverse sensibilità. «Ci sono altre zone dell'Ue sottoposte a forte pressione migratoria», ha notato. Sull'ipotesi del muro - e se non sia meglio procedere in ambito Nato - Stoltenberg ha commentato: «L'Alleanza dà i target di capacità, poi tocca agli alleati raggiungerli e se lo vogliono fare con il bilancio nazionale o con quello Ue per noi non cambia». Stoltenberg non ha però indicato che la costruzione del muro sia una priorità Nato.

11:55

Tajani: “All'Italia spettano una vice presidenza e una delega forte”

«Noi ritentiamo che per quanto riguarda l'Italia debba esserci un vicepresidente e un portafoglio di rilievo. Cosa che spetta alla seconda manifattura d'Europa, che spetta a un Paese fondatore. Un Paese che ha una stabilità di governo per i prossimi tre anni e mezzo quindi a differenza di altri credo che l'Italia possa svolgere un ruolo fondamentale nel contesto comunitario nei prossimi anni». Lo ha dichiarato il vice presidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al suo arrivo al pre-vertice del Ppe.

11:54

Socialisti: “Chi blocca intesa blocca il futuro dell'Ue”

«Bloccare l'accordo di oggi significa bloccare il futuro dell'Ue». Lo ha detto la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez arrivando al pre vertici dei socialisti a Bruxelles. «Ci aspettiamo che l'accordo raggiunto tra le tre famiglie politiche venga ratificato oggi, ci opporremo a coloro che cercano di lavorare contro l'Ue, non c'è collaborazione possibile con l'estrema destra», ha concluso Garcia Perez

11:48

Kallas: “Io prossimo Alto rappresentante? Con calma...”

«Non andiamo troppo in fretta, in politica ci possono essere sorprese». Lo ha detto la premier estone Kaja Kalla a chi le chiedeva se ormai fosse cosa fatta la sua nomina ad alto rappresentante Ue. «In Estonia abbiamo un detto: non venderti la pelle dell'orso prima di avergli sparato e io non lo farò di certo», ha aggiunto

11:27

Weber: “Importante tenere conto degli interessi dell’Italia”

«L'Italia è un paese del G7. È un Paese leader nell'Unione Europea. Apprezzo molto anche il contributo del governo italiano sotto la guida di Antonio Tajani e Giorgia Meloni. Ed è per questo che ritengo fondamentale per l'Unione europea abbia un processo inclusivo che tenga conto anche degli interessi italiani». Lo ha richiesto il presidente del Ppe, Manfred Weber, al pre-vertice dei popolari. «Per oggi è importante dare stabilità all'Europa e i tre maggiori partiti politici in Europa, i socialdemocratici, i liberali e i cristiano-democratici, hanno una responsabilità speciale nel garantire questa stabilità all'Europa. Spero che riusciremo a dimostrare al mondo che l'Europa è in mani stabili e che poi avremo bisogno di una maggioranza anche per Ursula von der Leyen in parlamento», ha aggiunto

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