Meloni: «Se non passa il referendum riforme chi se ne importa, non ...

26 Mag 2024

ServizioVerso le Europee

«Mi pare abbastanza controproducente questo racconto allarmante per il quale l’Europa sarebbe sull’orlo di un conflitto più ampio», avverte la premier

di Nicola Barone

Giorgia Meloni - Figure 1
Foto Il Sole 24 ORE

26 maggio 2024

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ospite della trasmissione RAI "In mezz'ora"

3' di lettura

«Non mi fa paura l’idea del referendum e non lo considererò mai un referendum su di me ma sul futuro del Paese». Così Giorgia Meloni a “In mezz’ora” parlando del referendum sul premierato. Invitata a commentare la sua recente dichiarazione sull’esito della riforma, «o la va o la spacca», Meloni esclude conseguenze dirette da un eventuale esito contrario. «Mi chiedono se non passa il referendum è un problema, chissene importa. Sono pronta a dimettermi qualora venisse bocciato il referendum? No. Io arrivo alla fine dei cinque anni e chiederò agli italiani di essere giudicata. Se la riforma non passa gli italiani non l’avranno condivisa. Tutto il resto sono speranze della sinistra».

Solo Toti sa cosa è meglio per i suoi cittadini

«Solo Toti è nelle condizioni di dare una risposta compiuta perchè solo lui conosce la verità ed è una persona che ha a cuore i suoi cittadini, lui è nella posizione di valutare cosa sia meglio per loro. Io finchè non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta seria a questa domanda», dice Meloni quanto all’inchiesta di Genova.

Patto di stabilità sostenibile, manterremo impegni

Sul fronte economico il patto di stabilità «ha una fase temporanea di rientro, è sostenibile sulla carta». Per la premier «il disastro è nei 220 miliardi di buco per aver ristrutturato prevalentemente seconde case», con il Superbonus. In ragione della misura «oggi ci troviamo in difficoltà su moltissimi altri fronti» ma il governo « farà di tutto per mantenere i suoi impegni”.

La Nato continui a sostenere l’Ucraina per la pace

«Non so perché Stoltenberg dica una cosa del genere. Bisogna essere molto prudenti. Sono d’accordo sul fatto che la Nato deve mantenere la sua fermezza, non deve dare segni di cedimento. Sono molte le dichiarazioni discutibili. Ricordo Macron. Io consiglio maggiore prudenza. È importante che la Nato continui a mantenere il sostegno all’Ucraina per raggiungere la pace». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ospite di “In mezz’ora” su Rai 3 commentando le parole di Stoltenberg sulla revoca del divieto di usare armi occidentali per colpire in Russia. «Penso che fermo restando che la guerra porta con sé sempre incognite mi pare abbastanza controproducente questo racconto allarmante per il quale l’Europa sarebbe sull’orlo di un conflitto più ampio». Ed è secondo la premier «irresponsabile il gioco di chi alimenta questo per raggranellare qualche voto».

Lavoriamo per scongiurare l’ingresso israeliano a Rafah

«Continuiamo a lavorare per il cessate il fuoco sostenibile, per il rilascio degli ostaggi, per scongiurare l’ingresso israeliano a Rafah. Bisogna rafforzare l’Autorità nazionale palestinese, fondamentale per costruire una prospettiva di pace. Tutta l’Italia deve essere molto fiera di quanto fatto in questi mesi. Penso anche che non dobbiamo aspettare per costruire una soluzione stabile e strutturale. Uno dei modi per far finire la crisi è iniziare a parlare subito della soluzione dei “due popoli e due Stati”». Sulla questione mediorientale secondo Meloni «bisogna sempre ricordare chi è responsabile di questa crisi: è Hamas» e «mi spaventa l’assenza di empatia che c’è stata sulle vittime civili israeliane che racconta un antisemitismo latente che sta venendo fuori».

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