Israele attacca l'Iran, esplosioni a Isfahan, l'Aiea: "Siti nucleari al ...

8 giorni ago

La guerra di Gaza, giorno 196

Il Presidente iraniano Raisi: "Abbiamo mostrato volontà d'acciaio e leadership saggia". Netanyahu: "Teheran è una minaccia esistenziale". Usa e Gran Bretagna varano nuove sanzioni. Veto USA sulla Palestina nell'ONU

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Foto Rai News

Un alto funzionario iraniano ha affermato che Teheran non prevede una ritorsione immediata dopo l'azione militare di stanotte di Israele. Lo scrive l'agenzia russa Tass

Iran: "Se Israele fa un nuovo errore la risposta sarà dura"

"Se il regime di Israele commettesse ancora volta un grave errore la nostra risposta sarà decisiva, definitiva e per loro un rammarico". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in un'intervista a Cnn, come riferisce Irna. "La nostra prossima risposta sarà immediata e ai massimi livelli nel caso in cui il regime di Israele si imbarchi nuovamente in avventurismo e intraprenda azioni contro gli interessi dell'Iran", ha detto Amirabdollahian, affermando che gli Usa sono stati informati di questo tramite l'ambasciata della Svizzera a Teheran e che la Repubblica islamica non cerca di alzare le tensioni. 

Fonti: "I 27 vogliono maggiori sanzioni all'Iran, l'Ue frena"

I 27 Paesi membri dell'Ue "da mesi" chiedono al Servizio di Azione Esterna della Commissione (EEAS) di ampliare il regime delle sanzioni applicato all'Iran sui droni ma il servizio "trascina i piedi" perché ha la sua "agenda". Lo dice un'alta fonte diplomatica alla vigilia del Consiglio Esteri-Difesa di lunedì prossimo, che affronterà il tema delle sanzioni a Teheran. "I leader sono stati chiari, c'è il necessario consenso tra i 27", precisa la fonte. L'idea è d'inserire nelle misure restrittive anche la produzione dei missili e la loro consegna ai 'proxy' nella regione, in modo che l'Iran "paghi un prezzo". 

Wall Street Journal: "Gli Usa valutano una nuova fornitura di armi a Israele"

L'amministrazione Biden sta valutando una nuova fornitura di armi del valore di oltre un miliardo a Israele. Lo ha riferito - citando fonti Usa - il Wall Street Journal ripreso da Haaretz. La fornitura, nella quale sarebbero incluse munizioni per tank, colpi di mortaio e veicoli militari, si aggiungerebbe a quella già all'esame del Congresso e, secondo il Wsj, sarebbe tra le maggiori fatte per Israele dall'avvio del conflitto da parte di Hamas il 7 ottobre scorso. 

Raisi: "L'attacco a Israele ha mostrato la nostra forza"

"Questa operazione ha dimostrato l'autorità del sistema della Repubblica Islamica e la potenza delle nostre forze armate, oltre alla ferrea volontà del popolo sotto la guida del leader supremo della rivoluzione" Ali Khamenei, ha affermato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, parlando dell'attacco dell'Iran contro Israele durante lo scorso fine settimana. Raisi ha definito l'azione "necessaria", durante un discorso a Damghan, nella provincia settentrionale di Semnan, come riferisce Irna, e non ha commentato l'attacco ad Esfahan attribuito a Israele. 

Iran: "Indagini in corso su quanto accaduto"

"Gli esperti stanno indagando sull'incidente e informeranno sulla questione dopo aver ricevuto i risultati": lo afferma il  comandante in capo dell'esercito iraniano Abdolrahim Mousavi, secondo Irna, ripresa da Cnn. Mousavi ha ribadito che l'esplosione udita è stata causata "dalla difesa aerea che ha sparato contro un oggetto sospetto".

Ap Photo

Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi

Iran: "Non è successo nulla, nessun nervosismo"

Al termine della conferenza stampa del presidente iraniano Ebrahim Raisi in occasione della preghiera del venerdì, un funzionario del governo iraniano ha preso il microfono per rassicurare la folla presente nella città di Damga dopo le esplosioni nella regione di Isfahan, nel centro del Paese. "Non è successo nulla, non c'è motivo di essere nervosi", ha detto l'ufficiale iraniano al seguito di Raisi. Nelle sue dichiarazioni, il presidente non aveva parlato dell'attacco avvenuto nelle prime ore della giornata, mentre ieri aveva avvisato che "anche il più piccolo attacco di Israele" avrebbe avuto come conseguenza "una dura risposta".

Israele - Figure 2
Foto Rai News

Che cosa si sa del raid: le “forti esplosion” in Iran, le versioni ufficiali

Il fatto di sminuire quanto accaduto e non riconoscere quello di oggi come un attacco dello stato ebraico potrebbe, secondo gli osservatori, dimostrare che Teheran non intende rispondere.  

Il sito nucleare “E' al sicuro”: il video dall'Iran

Ansa

Ebrahim Raisi

Raisi, abbiamo mostrato volontà d'acciaio e leadership saggia

L'operazione 'La Promessa Vera', oltre alla "forza" dell'esercito, ha anche "mostrato la volontà d'acciaio della nostra nazione e la sua leadership saggia". Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in un suo intervento pubblico a Damghan, il primo dopo la notizia di un raid attribuito a Israele nel territorio della Repubblica islamica. Raisi, secondo quanto riportano i media iraniani, non ha fatto riferimento all'attacco delle scorse ore, ma - parlando sempre della rappresaglia iraniana contro Israele - ha parlato dell' "unità" del Paese, sottolineando che "stiamo combattendo una guerra di volontà e l'Iran ha vinto e continuerà a ottenere vittorie". 

007 alla Cnn, gli attacchi diretti Iran-Israele sono finiti

AFP

G7 Capri

G7: ministri riuniti a Capri, preoccupazione per attacco Iran

E' cominciata la riunione dei ministri degli Esteri del G7, in corso a Capri, che sara' concentrata sulla risposta da dare all'attacco a Isfahan. Il tema, con il timore di una ulteriore escalation, e' al centro delle discussioni, come ha anticipato stamane il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che al termine della mattinata terra' una conferenza stampa. Tajani ha rinnovato stamani l'appello alla moderazione e alla "assoluta de-escalation", cosi' come la Francia, la Gran Bretagna e l'Ue.Il capo del Quai d'Orsay, Stephane Sejourne', non partecipa ai lavori, per concomitanti impegni di lavoro a Parigi ed stato sostituito, secondo fonti diplomatiche, dal direttore politico Fre'de'ric Mondoloni.

L'arsenale iraniano, scheda. Le armi di Mosca in mano agli ayatollah: bombardieri, difesa aerea e droni superveloci 

Dopo la conferenza stampa di Tajani, confermata al momento intorno alle 11:45, a seguire ci saranno quelle del segretario di Stato americano, Antony Blinken, e della ministra tedesca, Annalena Baerbock.

Oro: vola per tensioni M.O., oltre 2.400 dlr l'oncia

L'oro ha superato i 2.400 dollari l'oncia, tornando ai massimi storici e sulla buona strada per il quinto guadagno settimanale, mentre gli investitori si riversavano sul bene rifugio, spinti dai crescenti rischi geopolitici in Medio Oriente.Israele ha lanciato un attacco missilistico contro l'Iran, prendendo di mira la produzione di veicoli aerei senza pilota come rappresaglia all'assalto di Teheran della scorsa settimana. Le accresciute tensioni geopolitiche hanno messo in ombra le recenti dichiarazioni falco di diversi funzionari della Fed. I politici della banca centrale Usa sono propensi a mantenere gli attuali tassi per buona parte dell'anno, citando il lento progresso dell'inflazione e la continua forza dell'economia statunitense. 

Il sito nucleare "E' al sicuro": impianti dopo l'attacco israeliano di Isfahan 

Tiziana FABI / POOL / AFP

Antony Blinken e Antonio Tajani al G7

Attacco all'Iran sul tavolo del G7, "parti non eccedano"

L'attacco all'Iran attributo a Israele è stato al centro dell'apertura dell'ultima giornata del G7 a Capri con il segretario di Stato Usa Antony Blinken  che - secondo quanto si apprende - ha condiviso con i partner le informazioni in possesso degli americani sull'operazione. Attesa una dichiarazione del G7 Esteri in cui si dovrebbe definire 'limitata' l'azione, ribadendo l'invito a Israele e all'Iran a non eccedere nelle reazioni. 

Israele - Figure 3
Foto Rai News

Von der Leyen esorta alla moderazione dopo l'attacco all'Iran

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invitato alla moderazione per evitare un'ulteriore escalation in Medio Oriente, dopo la notizia che Israele ha effettuato un attacco all'Iran. "Dobbiamo fare tutto il possibile (affinché) tutte le parti si astengano dall'escalation in quella regione", ha dichiarato von der Leyen ai giornalisti durante una visita in Finlandia, aggiungendo: "È assolutamente necessario che la regione rimanga stabile e che tutte le parti si astengano da ulteriori azioni".   

Isfahan, la regione degli impianti nucleari dell'Iran: quanti sono. I reattori forniti dalla Cina 

web

Israele attacca Iran

Iran, 'assurdo attribuire l'attacco a Israele'

Il comandante in capo dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha definito "assurdi" i rapporti che attribuiscono ad Israele gli attacchi a Esfahan e ha sostenuto che le esplosioni erano il suono dell'abbattimento di "oggetti volanti". Lo riporta Iran International. Riguardo ad una potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, Mousavi ha affermato che Israele "ha già visto la risposta dell'Iran".  

AP

L'arrivo del ministro degli Esteri Antonio Tajani al G7 a Capri

Attacco all'Iran irrompe nell'ultima giornata del G7 a Capri

La notizia dell'attacco all'Iran attribuito a Israele irrompe nell'ultima giornata del G7 Esteri a Capri, dove i ministri sono impegnati da stamane nella sessione finale dei lavori. Al termine, il ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà una conferenza stampa per illustrare i risultati della tre giorni. Atteso, ma ancora da confermare, anche un punto stampa del segretario di Stato Usa Antony Blinken. 

Pechino, contrari a ogni azione che aumenta le tensioni

La Cina si oppone a ogni azione che "aumenta le tensioni" dopo la notizia dell'attacco all'Iran. 

Ansa

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu presiede una riunione di gabinetto

Media, Israele non ammetterà responsabilità attacco Iran

Borsa: l'Europa apre in calo con la crisi in Medio Oriente

Le Borse europee aprono in lieve calo con l'inasprirsi della crisi in Medio Oriente. L'attacco di ritorsione di Israele contro l'Iran non sembra aver avuto un impatto forte sui mercati del Vecchio continente. Sotto pressione le materie prime con il petrolio e il gas in netto rialzo. Avvio negativo per Parigi (-0,64%), Londra (-0,49%), Francoforte (-0,01%). 

LaPresse

il ministro Ben Gvir

Ben Gvir, 'moscio l'attacco di Israele all'Iran' . Primo commento ufficiale israeliano

"Moscio". Così Itamar Ben Gvir, ministro israeliano della Sicurezza nazionale e leader di destra radicale, ha definito su X l'attacco di Israele all'Iran.

Iran, fatti non chiari, no a risposte affrettate

L'Iran non annuncia rappresaglie nei confronti di Israele, sminuisce l'attacco subito nella notte e si riserva di accertare i responsabili di quello che viene definito "un incidente". A renderlo noto ufficiali iraniani, che specificano che Teheran non ha urgenza di rispondere all'attacco subito nella notte. 

Che cosa si sa dell'attacco in Iran. Torna la paura nucleare, l'Aiea: "nessun danno a impianti" 

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Foto Rai News

"Non e' stato chiarito quale sia il Paese straniero da cui e' stato generato l'incidente. Non abbiamo ricevuto alcun attacco esterno e non abbiamo in programma ritorsioni da attuare con urgenza", ha dichiarato una fonte ufficiale del regime di Teheran alla stampa.  

GettyImages

Impianto nucleare di Isfahan in Iran - immagine d'archivio

L'Oman condanna 'l'attacco israeliano' in Iran

Media, "l'Iran non pianifica una ritorsione immediata"

Londra, Israele ha diritto alla difesa ma ridurre la tensione

Siria, Israele ha colpito nostra base aerea nel sud del paese

Media Turchia, Israele ha colpito anche Siria e Iraq

L'attacco sferrato da Israele questa notte non ha avuto come unico obiettivo l'Iran, ma anche Siria e Iraq. A riportare la notizia sono i principali media turchi, tra cui la Cnn Turk, secondo cui i droni dello Stato ebraico avrebbero colpito anche obiettivi con legami con l'Iran e non ancora specificati, in Siria e Iraq, due Paesi in cui l'influenza di Teheran è cresciuta negli ultimi anni.  

Medioriente: comandante iraniano, nessun danno in zona Isfahan

Ambasciata Usa in Israele limita spostamenti personale

In seguito alle esplosioni in Iran, attribuite a Israele a funzionari americani, l'ambasciata americana in Israele ha ordinato ai suoi dipendenti e alle loro famiglie di limitare i viaggi all'interno del paese. Sul sito web dell'ambasciata si legge che "i dipendenti del governo americano e i membri delle loro famiglie" non possono viaggiare "per motivi personali" fuori dalle principali citta' di Tel Aviv, Gerusalemme e Beersheba. Questo avviso di sicurezza, valido "fino a nuovo avviso", impedisce loro di recarsi in particolare nel nord del Paese, vicino al confine libanese dove da ottobre si verificano scontri a fuoco quasi quotidiani tra l'esercito israeliano e gli Hezbollah filo-iraniani. In generale, i cittadini statunitensi dovrebbero rimanere "cauti" perche' "gli incidenti di sicurezza spesso si verificano senza preavviso". 

Che cosa si sa dell'attacco in Iran. Torna la paura nucleare, l'Aiea: "nessun danno a impianti" 

"La situazione della sicurezza rimane complessa e puo' cambiare rapidamente", ricorda l'ambasciata, aggiungendo che, a seconda delle circostanze, le restrizioni potrebbero estendersi ad "altre regioni di Israele (inclusa la Citta' Vecchia di Gerusalemme) e alla Cisgiordania occupata".  

afp

Gli iraniani tengono cartelli e un ritratto del leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei

Analista di Teheran: "In azione mini droni pilotati da infiltrati in Iran

Sarebbero stati ''pilotati da infiltrati all'interno dell'Iran'' i ''mini droni abbattuti dalle difese aeree a Isfahan''. Lo afferma un'analista iraniano citato dalla televisione di Stato di Teheran. ''Fonti ben informate'' citate dall'agenzia di stampa Tasnim hanno aggiunto che ''non ci sono indicazioni di un attacco dall'esterno contro l'Iran''.

"Forti esplosioni" la notte nella regione di Isfahan: dove si trova un sito nucleare 

Medioriente: Crosetto, al lavoro per scongiurare ulteriore escalation

Fonti Israele, l'attacco un “segnale all'Iran sulla capacità di colpirlo”

"Un segnale all'Iran che Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese". Lo ha detto una fonte israeliana al Washington Post commentando l'attacco limitato di stanotte sul territorio iraniano, nei pressi di Esfahan. La dichiarazione è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz. 

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Foto Rai News

Tajani, gli italiani in Iran sono al sicuro

"Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo gli sviluppi della situazione a seguito delle esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i Ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'attacco di stanotte in Iran. "I connazionali sono al sicuro", ha aggiunto Tajani intervistato da Rainews 24.   

Israele attacca l'Iran: "reazione mirata a difesa nostra esistenza"

Iran: riaperto spazio aereo, ripresi voli aereoporto Teheran

Media Iran, “situazione di calma a Esfahan dopo le esplosioni”

L'agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr News riporta che la città di Esfahan è "completamente calma" poche ore dopo la segnalazione di esplosioni vicino all'aeroporto della città, mentre i media della Repubblica islamica minimizzano le conseguenze del raid. Lo riferisce Al Jazeera. "Le persone continuano la loro vita normale", secondo la diretta tv, che ha mostrato il traffico mattutino nell'incrocio principale della città, sottolineando tuttavia che "si sono sentiti dei rumori sopra la città" a Esfahan ore prima e aggiungendo che "diversi Uav sono stati abbattuti".  

Israele attacca l'Iran: "reazione mirata a difesa nostra esistenza" 

Iran, ripresi i voli dall'aeroporto di Teheran

I voli sono ripresi dall'aeroporto di Teheran. Lo riferisce l'agenzia iraniana.

"Israele ha detto ad Usa non avrebbe colpito il nucleare"

Preavvisando gli Usa dell'imminente attacco in Iran, Israele ha assicurato Washington che non avrebbe colpito i siti nucleari. Lo riferiscono dirigenti Usa citati dal Guardian. 

L'Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a "andarsene, se è sicuro farlo". "C'è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo", secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.  

Iran: media, nessun danno rilevante da attacco

L'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna ha annunciato che "non sono stati segnalati danni rilevanti" in seguito alle esplosioni udite all'alba. "In seguito all'attivazione della difesa aerea in alcune regioni del Paese, "non sono stati segnalati danni o esplosioni su larga scala", ha dichiarato l'agenzia, sulla base delle informazioni riportate dai suoi giornalisti. L'agenzia ha aggiunto che "non sono state ricevute segnalazioni di lancio di sistemi di difesa missilistica". 

Iran: colpita base militare nei pressi Isfahan

Secondo quanto riferito da tre funzionari iraniani al New York Times l'attacco avrebbe colpito una base aerea militare nei pressi della citta' di Isfahan, nell'Iran centrale, a circa 350 km di distanza dalla capitale Teheran. 

Iran: cancellati i voli, solo 24 aerei in viaggio

Con la chiusura dello spazio aereo sopra i cieli dell'Iran, risultano, secondo il sito flightradar24 che traccia i voli di tutto il mondo, soltanto 24 aerei che stanno attualmente circolando sopra l'Iran. L'area sulla mappa elettronica e' l'unica ad apparire semivuota. 

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CNN: "Gli Stati Uniti non hanno approvato l'attacco all'Iran"

Gli Stati Uniti non avevano dato il via libera alla risposta israeliana all'Iran. Lo riporta la Cnn che cita fonti dell'amministrazione Biden. "Noi non avevamo approvato la risposta", ha dichiarato un rappresentante del governo. L'attacco è stato lanciato poche ore dopo che il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian aveva detto proprio alla Cnn che se Israele avesse lanciato attacchi ci sarebbe stata una reazione "immediata e ai massimi livelli".

L'esercito israeliano: "No comment"

L'esercito israeliano dice di non avere commenti da fare "per il momento" a proposito delle esplosioni segnalate venerdì mattina vicino a una base militare nell’Iran centrale. "Non abbiamo commenti in questo momento", ha detto un portavoce dell’esercito all'agenzia francese AFP.

Tv iraniana: "Tre droni, distrutti in volo"

La tv di Stato iraniana comunica che “attorno alle 1230 am tre droni sono stati osservati nei cieli sopra Isfahan, la difesa aerea è stata attivata e ha distrutto gli ordigni in volo”. 

Fonte militare: "È un attacco limitato"

Una fonte militare ha riferito a Fox News che l'attacco israeliano condotto contro l'Iran è "limitato". Il Pentagono, per il momento, non ha ancora confermato il raid.

Fonti iraniane: "Droni abbattuti, nessun missile, a Isfahan tutto è normale"

Alcuno droni sono stati “abbattuti con successo” ma non ci sono informazioni su un possibile attacco di missili, dice il portavoce dell'agenzia spaziale iraniana: “Nessun attacco aereo”. “La situazione a Isfahan è normale, nessuna esplosione sul terreno”, dice un'altra fonte. 

La Tv di Stato comunica che le strutture nucleari iraniane sono illese,  “totalmente al sicuro” - lo riferisce anche l'agenzia di stampa Tasnim citando "fonti affidabili".

Sirene di allarme nel nord di Israele

L'esercito israeliano segnala l'attivazione di sirene di allarme nel nord del Paese sul suo canale Telegram ufficiale.

Tre esplosioni a Isfahan, possibile attacco con droni

Sono almeno tre le esplosioni che sarebbero state sentite nei pressi di una base militare poco lontano da Esfahan. Non si conosce ancora il bilancio dei danni e di eventuali vittime. Secondo fonti citate dall'agenzia Farsnews, le difese sono state attivate in presenza di “un oggetto simile a un drone”.

Fonti locali: attacchi israeliani anche in Siria

Fonti locali riferiscono di attacchi israeliani anche nel sud della Siria.Se confermato, significa che l'operazione militare di Tel Aviv è più imponente di quanto si prevedesse e prende di mira anche le milizie sciite alleate di Teheran.

Israele attacca l'Iran, in funzione la difesa aerea

Stando alle prime notizie, a tarda notte Israele attacca a sorpresa l'Iran, dopo aver lasciato intendere che l'aggressione era stata rimandata.

Le notizie al momento sono frammentarie, ma si sa che sono entrate in azione le batterie della difesa antiaerea iraniana, che esplosioni sono state udite a Isfahan, una delle più belle città d'arte del Paese, che lo spazio aereo sull'Iran è stato chiuso e che tutti i voli da e per Teheran sono interrotti.

Secondo la tv americana Abc News, che ha citato un alto funzionario statunitense, conferma l'attacco contro l'Iran come rappresaglia per il lancio di centinaia di missili e droni iraniani contro Israele, a sua volta ritorsione per il bombardamento israeliano del consolato di Teheran a Damasco. 

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La polizia Usa entra nel campus della Columbia per sgomberare studenti pro-Palestina, è la prima volta dal 1968

Per la prima volta in oltre 50 anni la polizia è entrata nel campus della Columbia University e ha arrestato decine di studenti. Chiamati dalla preside dell'ateneo, che solo ieri aveva testimoniato in congresso sull'antisemitismo nei campus, agenti in assetto anti-sommossa sono penetrati nel recinto dell'Università ammanettando una settantina di ragazzi che protestavano per la causa dei palestinesi. Ieri, sotto il fuoco delle domande dei repubblicani la preside Minouche Shafik si era impegnata a fare di più per contenere le proteste. La mossa di oggi, che ha messo a rischio il delicato gioco di equilibrio tra difesa della libertà di espressione e la protezione da affermazioni giudicate discriminatorie e offensive, potrebbe essere un boomerang. 

E' la prima volta dal 1968 che la Columbia non chiamava la polizia per reprimere contestazioni. Nel 1968 le forze dell'ordine usarono i gas, un centinaio di studenti rimasero feriti e circa 700 finirono al commissariato. Gli studenti pro-palestinesi avevano da ieri occupato il campus montando una cinquantina di tende con tanto di cucina da campo. "Stamani ho preso una decisione che speravo non sarebbe stata necessaria", ha dichiarato la Shafik in un messaggio: "Ho sempre detto che la vostra sicurezza è al primo posto nella mia agenda. per abbondanza di cautela ho autorizzato la polizia a demolire l'accampamento. Ho preso questa decisione straordinaria perchè queste sono circostanze straordinarie". Tra gli studenti sanzionati c'è Isra Hirsi, la figlia della deputata dem progressista Ilhan Omar: studia a Barnard, il braccio femminile della Columbia, ed è stata sospesa per aver partecipato all'occupazione. 

L'Egitto "rammaricato" per il veto Usa contro l'adesione della Palestina all'ONU

L'Egitto, uno dei principali mediatori tra i palestinesi e Israele, ha espresso "profondo rammarico" per l'"incapacità" del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di approvare la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite, di cui ora è solo uno Stato osservatore.

Nella prima reazione araba, il ministero degli Esteri egiziano ha implicitamente criticato il veto degli Stati Uniti a una risoluzione del Consiglio che apriva la porta all'adesione della Palestina alle Nazioni Unite e ha esortato i "Paesi che cercano la pace" ad "agire responsabilmente per rilanciare il processo di pace" in Medio Oriente.

Anche Hamas condanna il veto Usa contro lo Stato di Palestina all'Onu

Anche il movimento islamista palestinese Hamas, al potere nella Striscia di Gaza e al centro di una guerra con Israele, ha condannato il veto degli Stati Uniti all'adesione della Palestina alle Nazioni Unite. "Hamas condanna il veto americano al Consiglio di Sicurezza sulla bozza di risoluzione che concede alla Palestina la piena adesione alle Nazioni Unite e assicura al mondo che il nostro popolo continuerà la sua lotta fino alla creazione di uno Stato palestinese indipendente e pienamente sovrano con Gerusalemme come capitale", ha dichiarato il movimento islamista in una breve dichiarazione.

L'ANP: "Il veto Usa è un'aggressione e spinge il Medio Oriente verso il baratro"

L'Autorità nazionale palestinese ha condannato gli Stati Uniti per aver posto il veto alla richiesta di adesione della Palestina alle Nazioni Unite, definendola una "aggressione" che spinge il Medio Oriente verso un "abisso". La politica degli Stati Uniti "rappresenta una palese aggressione contro il diritto internazionale e un incoraggiamento al proseguimento della guerra genocida contro il nostro popolo... che spinge la regione sempre più verso l'abisso", ha dichiarato l'ufficio del leader palestinese Mahmud Abbas in un comunicato.

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Gli Usa mettono il veto sull'adesione piena della Palestina all'Onu

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l'adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall'Algeria "raccomanda all'Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell'Onu". Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall'Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Netanyahu: "L'Iran è una minaccia esistenziale"

Appello all'unità di Israele dal premier Benjamin Netanyahu dinanzi alla "minaccia esistenziale" rappresentata dall'Iran. In visita nella sede del Mossad, Netanyahu ha detto: "Le divisioni interne devono scomparire ora perché siamo sotto  una minaccia esistenziale e di fronte a una minaccia esistenziale uniamo le forze". Poi il premier ha ribadito l'impegno "a sconfiggere l'asse terroristico a Gaza, a liberare gli ostaggi e respingere la  minaccia totale che arriva dall'Iran".

Media: Israele preoccupato per un possibile mandato di arresto della Corte Penale Internazionale contro Netanyahu

Il governo israeliano è seriamente preoccupato dalla prospettiva di un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale contro il premier Benjamin Netanyahu e i vertici politici e militari dello Stato ebraico: è quanto riporta la rete televisiva israeliana Channel 12.Tre ministri - fra cui i titolari di Esteri e Giustizia - e diversi esperti legali si sarebbero riuniti nell'ufficio del Primo ministro per una "discussione di emergenza" su come sventare la minaccia di una possibile accusa di violazione del diritto internazionale e umanitario nella Striscia di Gaza.

Gli Stati Uniti negano di aver dato il via libera all'attacco israeliano a Rafah

L'amministrazione Biden è ancora preoccupata che un'invasione israeliana di Rafah, nel sud di Gaza, possa portare ad un grande numero di vittime civili: lo riferisce Axios, citando dirigenti Usa che hanno negato categoricamente le indiscrezioni secondo cui la Casa Bianca avrebbe dato il via libera a un'operazione a Rafah se Israele rinunciasse a colpire l'Iran come rappresaglia per l'attacco dello scorso fine settimana.

Onu, Guterres: "Il Medio Oriente è sull'orlo di un conflitto su vasta scala"

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha avvertito che il Medio Oriente è sull'orlo di un "conflitto regionale su vasta scala", alla luce delle crescenti tensioni sulla guerra a Gaza e sull'attacco dell'Iran a Israele. Per il capo del Palazzo di Vetro, l'offensiva militare israeliana contro Hamas nella Striscia, dopo l'attacco senza precedenti del 7 ottobre, ha creato un "inferno umanitario" per i civili palestinesi. Guterres ha poi sottolineato che "i rischi stanno aumentando su molti fronti, e abbiamo la responsabilità condivisa di affrontare questi rischi e di far uscire la regione dal precipizio. Il modo per farlo è portare avanti un'azione diplomatica globale per allentare la tensione in Medio Oriente". Il segretario generale ha poi affermato che "la fine delle ostilità a Gaza disinnescherebbe in modo significativo le tensioni in tutta la regione". "Abbiamo l'obbligo morale condiviso - ha detto - di portare avanti uno sforzo globale di allentamento della tensione in Medio Oriente, al fine di ridurrei rischi, aumentare la stabilità e aprire la strada verso la pace e la prosperità per i Paesi e le popolazioni della regione e oltre".

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"Recentemente Israele ha assunto una serie di impegni per migliorare la distribuzione degli aiuti a Gaza e ci sono stati alcuni esempi di progressi limitati, ma i progressi evidenti in un'area sono spesso vanificati da ritardi e restrizioni altrove", ha detto il segretario generale dell'Onu. "Ad esempio, anche se le autorità israeliane hanno dato il via libera a più convogli di aiuti, tali autorizzazioni vengono spesso concesse quando è troppo tardi per effettuare le consegne e tornare in sicurezza -  ha aggiunto - Il nostro personale non può operare nell'oscurità in una zona di guerra disseminata di ordigni inesplosi". Quindi, ha sottolineato, "l'impatto è limitato e talvolta nullo", ricordando che "durante la settimana dal 6 al 12 aprile, Israele ha negato oltre il 40% delle richieste delle Nazioni Unite per il passaggio attraverso i checkpoint israeliani".   

Il segretario generale ha ribadito che "abbiamo urgentemente bisogno di progressi significativi e misurabili, tra cui, ad esempio, la consegna illimitata di aiuti attraverso il porto di Ashdod e il riavvio della linea di galleggiamento di Nahal Oz".

New York Times: Israele ha calcolato male la risposta dell'Iran al bombardamento del suo consolato a Damasco

L'attacco al consolato iraniano a Damasco del primo aprile, durante il quale è stato ucciso il generale iraniano Mohammed Reza Zahedi, è stato attentamente pianificato ma gli israeliani avevano calcolato male la riposta di Teheran. E' quanto svela il New York Times citando documenti interni israeliani. Secondo funzionari americani e israeliani, lo Stato ebraico si aspettava come risposta della Repubblica islamica solo attacchi su piccola scala da parte sua o dei suoi alleati regionali. Secondo i documenti visionati dal Nyt, il gabinetto di guerra israeliano aveva approvato l'operazione per il 22 marzo, una settimana prima. Gli Stati Uniti sono stati aggiornati sui piani di Israele solo "pochi istanti" prima dell'attacco, avvenuto il primo aprile. Una circostanza che ha fatto arrabbiare Washington, con il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, che il 3 aprile si è lamentato con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, sottolineando che l'attacco aveva messo in pericolo le truppe statunitensi e che la mancanza di avvertimento da parte di Israele non aveva dato loro il tempo di prepararsi. 

Google licenzia 28 lavoratori che protestavano contro l'accordo con Israele

Google ha licenziato 28 dipendenti, dopo una serie di proteste contro i contratti di fornitura di servizi cloud computing e intelligenza artificiale al governo e all'esercito israeliano. Ad annunciarlo è CNBC che ha visto la nota interna di comunicazione ai dipendenti. Martedì nove dipendenti di Google sono stati arrestati con l'accusa di violazione di domicilio dopo aver organizzato un sit-in negli uffici dell'azienda a New York e a Sunnyvale, in California. Inoltre l'ufficio del Ceo di Google Cloud, Thomas Kurian, è stato occupato dai manifestanti per 9 ore. I dipendenti che nelle scorse settimane hanno partecipato alle manifestazioni contro la fornitura di servizi a Israele sono stati messi in congedo amministrativo e hanno dovuto attendere un colloquio con l'ufficio di risorse umane per tornare al lavoro. Le proteste sono state guidate dall'organizzazione "No Tech For Apartheid", focalizzata sul Progetto Nimbus, un contratto congiunto di Google e Amazon, dal valore di 1,2 miliardi di dollari che impegna l'azienda a fornire servizi cloud e data center al governo e all'esercito israeliano.

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