Scontri in Corea del Sud. Il presidente Yoon revoca la legge ...
Yoon revoca la legge marziale dopo il voto del Parlamento: marcia indietro dopo il voto dell’Aula. Usa: "Grave preoccupazione". Farnesina: "Attenzione agli spostamenti"
Il ministro della difesa annuncia le dimissioni
Il ministro della Difesa della Corea del Sud, Kim Yong-hyun, ha annunciato le sue dimissioni, assumendo la ''piena responsabilità'' per ''la preoccupazione emersa nella popolazione in merito alla legge marziale''. La sua imposizione è stata ritirata dal presidente il presidente Yoon Suk Yeol dopo i disordini esplosi nel Paese."Innanzitutto, sono profondamente dispiaciuto e mi assumo la piena responsabilità per il caos e la preoccupazione causati all'opinione pubblica in merito alla legge marziale'', ha dichiarato il ministro della Difesa sudcoreano. ''Mi sono assunto la piena responsabilità per tutte le questioni relative alla legge marziale e ho presentato le mie dimissioni al presidente", ha affermato Kim.
Bank of Korea: riunione d'emergenza, misure stabilizzazione mercato
"I mercati finanziari e valutari coreani, che erano diventati altamente volatili dopo la dichiarazione della legge marziale, si sono ora in qualche modo stabilizzati dopo la revoca della dichiarazione". Lo scrive la Bank of Korea in una comunicazione odierna dopo il caos politico nel Paese. "Data l'inquietudine di fondo dei mercati finanziari e valutari, il Consiglio di politica monetaria ha tenuto una riunione d'emergenza - prosegue -. Il Consiglio ha deciso di mantenere aperte tutte le opzioni e di adottare attivamente misure di stabilizzazione del mercato fino alla sua completa stabilizzazione".
Sindacati: sciopero generale fino a dimissioni Yoon
Sciopero generale a oltranza, fino alle dimissioni del presidente Yoon Suk Yeol: questa la linea adottata dalla Confederazione dei sindacati della Corea del sud (Kctu) all'indomani dello scontro sulla legge marziale introdotta e poi revocata dal capo dello Stato. La richiesta delle organizzazioni dei lavoratori, riferisce il quotidiano Korea Herald, sono le dimissioni "immediate" di Yoon. Secondo la Confederazione, lo scontro sulla legge marziale è stata la conseguenza di una crisi politica "creata" unicamente dal presidente.
L'opposizione annuncia: “Presentata mozione di impeachment del presidente”
I partiti dell'opposizione della Corea del sud hanno annunciato oggi di aver presentato una mozione di impeachment del presidente Yoon Suk Yeol a seguito dell'imposizione - poi revocata ieri - della legge marziale nel paese. "Abbiamo presentato una mozione di impeachment preparata con urgenza", hanno dichiarato i rappresentanti di sei partiti di opposizione, tra cui il Partito Democratico, durante un briefing con la stampa, aggiungendo che il voto della mozione, la cui data non è ancora stata decisa, potrebbe tenersi già venerdì.
Giappone: "Grave preoccupazione, monitoriamo la situazione"
Il primo ministro del Giappone, Shigeru Ishiba, ha espresso "preoccupazione eccezionale e grave" per la decisione del presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, di dichiarare martedì la legge marziale, scelta poi revocata dopo 6 ore a seguito del voto in tal senso del Parlamento. Ishiba ha detto che sta monitorando attentamente la situazione in Corea del Sud e ha aggiunto che il suo governo sta "adottando tutte le misure possibili" per garantire la sicurezza dei cittadini giapponesi nel Paese vicino.
Riunione d'emergenza tra premier e leader partito al potere
Il primo ministro della Corea del Sud, i leader del partito al potere e i consiglieri dell'ufficio presidenziale sono impegnati in una riunione d'emergenza dalle 14 ora locale, le 6 del mattino in Italia. Secondo l'agenzia di stampa Yonhap, la riunione segue l'annullamento del decreto di legge marziale del presidente Yoon Suk Yeol durante la notte, che ha gettato il paese nel caos, mentre aumentano le richieste di dimissioni del capo dello Stato. Yoon ha dovuto affrontare reazioni negative da tutti i rappresentanti dei partiti sudcoreani, incluso il suo stesso partito al potere Partito del potere al popolo, che ha affermato di stare considerando di chiedere le dimissioni dell'intero suo gabinetto e il licenziamento del ministro della Difesa Kim Yong Hyun, ha riferito Yonhap. Secondo l'agenzia, il partito starebbe anche discutendo se chiedere le dimissioni dello stesso Yoon.
Media: procedura impeachment Yoon, al voto il 6 o il 7 dicembre
La procedura di impeachment per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol dopo lo scontro sulla legge marziale potrebbe essere votata il 6 o il 7 dicembre. Lo riferisce l'agenzia di stampa coreana Yonhap
Premier invita ministri ad adempiere ai propri doveri
Il premier sudcoreano Han Duck-soo ha detto di avere una certa responsabilità in merito alla situazione che circonda la dichiarazione di legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol, in qualità di capo del gabinetto. In una nota inviata ai media, Han ha rimarcato di aver chiesto "a tutti i componenti del governo di adempiere ai propri doveri e alle proprie responsabilità per il benessere della nazione e della sua gente". Il premier ha anche dichiarato che collaborerà con il suo gabinetto "per servire il popolo con loro fino all'ultimo minuto", in merito alle indiscrezioni relative alle sue dimissioni. Resta da vedere tuttavia, se tutti i ministri rimarranno al loro posto cisto che, secondo i resoconti dei media locali, tutti i componenti del governo, tra cui il ministro degli Esteri Cho Tae-yul e quello delle Finanze Choi Sang-mok, hanno espresso la loro volontà di dimettersi.
Aumentano pressioni per dimissioni Yoon
La pressione politica e sociale contro il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, aumenta sempre di più. Sempre più voci chiedono le sue dimissioni ed è in preparazione un'iniziativa parlamentare per le sue dimissioni. La principale forza di opposizione sudcoreana, il Partito Democratico (DP), ha chiesto oggi che Yoon lasci l'incarico e ha definito la sua dichiarazione di legge marziale "una chiara violazione della Costituzione". Nel corso di una riunione d'emergenza, il partito ha annunciato che avvierà immediatamente il processo di impeachment per Yoon se l'attuale presidente sudcoreano non deciderà di fare un passo indietro, aggiungendo che si è trattato di un "grave atto di ribellione".
I quotidiani del Paese uniti contro legge marziale
I giornali più importanti della Corea del Sud, di diverse ideologie, hanno espresso un giudizio unanime contro l'inaspettata decisione del presidente conservatore sudcoreano, Yoon Suk-yeol, di dichiarare ieri sera la legge marziale, per poi fare marcia indietro dopo che il Parlamento ha votato contro. "Essendo la Corea uno dei paesi più democratici del mondo, è inevitabile definire" questa legge "una vergogna nazionale", condanna l'influente editoriale del quotidiano conservatore Chosun Ilbo.
I collaboratori del presidente Yoon offrono dimissioni in massa
Gli alti consiglieri e segretari del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol hanno offerto le loro dimissioni in massa a seguito dei fatti di ieri. Lo ha riferito l'ufficio di Yoon, aggiungendo che il presidente ha anche rinviato il programma ufficiale che aveva per la mattinata locale di mercoledì. Nella serata di martedì Yoon ha dichiarato a sorpresa la legge marziale d'emergenza, che è però rimasta in vigore solo 6 ore, visto che il Parlamento ha votato per la sua revoca, che è stata poi formalizzata in una riunione di Gabinetto intorno alle 4.30 locali. Poco prima il principale partito d'opposizione, il Partito democratico, che detiene la maggioranza nel Parlamento composto da 300 seggi, aveva esortato Yoon a dimettersi minacciando altrimenti l'impeachment.
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Tajani: seguiamo situazione, avvertiti i 130 italiani
"Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione in Corea del Sud", con i drammatici eventi in corso dopo la promulgazione della legge marziale, poi invalidata dal Parlamento nazionale. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla stampa a margine della riunione ministeriale della Nato che si tiene oggi e domani nel quartier generale dell'Alleanza a Bruxelles."Ho parlato - ha riferito Tajani - con la nostra ambasciatrice a Seoul, abbiamo informato tutti i nostri connazionali, sono circa 1.300 quelli che sono in quel paese, li abbiamo invitati a non avvicinarsi a manifestazioni e a cortei. La situazione sembra legata a problemi di politica interna"."Noi - ha rilevato il ministro - siamo amici della Corea del Sud, è un Paese nostro alleato. Io ho invitato il ministro degli esteri di Seoul a partecipare all'ultima riunione del G7 di Anagni-Fiuggi dei ministri degli esteri, proprio per dimostrare la vicinanza del nostro Paese, e del G7, a quel Paese che si muove in una situazione complicata nella regione dell'Indo-Pacifico, con una Corea del Nord sempre più aggressiva"."Abbiamo inviato - ha concluso Tajani - messaggi politici chiari anche alla Corea del Nord, che naturalmente non deve tentare minimamente di approfittarsi di una situazione di conflitto politico all'interno del parlamento della Corea del Sud"
La Farnesina invita alla prudenza
"Il Presidente Yoon ha dichiarato la legge marziale il 3 dicembre 2024. Vengono così vietate le attività politiche e gli assembramenti. Si registrano scontri tra esercito e manifestanti nell'area del Parlamento. Si segnalano possibili disagi alla connessione internet. Si raccomanda ai connazionali massima prudenza negli spostamenti, evitare gli assembramenti e manifestazioni e di seguire le indicazioni delle Autorità locali". Lo scrive per la Corea del Sud il sito 'Viaggiare sicuri' della Farnesina.
Per emergenze l'Ambasciata d'Italia a Seul è raggiungibile al numero +821022420491.
Il Cremlino: “Decisione preoccupante”
Il Cremlino ha definito "allarmante" la situazione in Corea del Sud dopo la dichiarazione della legge marziale e sta osservando da vicino gli sviluppi: lo ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. "La situazione è allarmante. Stiamo osservando da vicino", ha detto Peskov. Lo riporta Interfax.
Usa: “Monitoriamo la situazione”
Gli Usa hanno dichiarato che stanno “monitorando da vicino la situazione” in Corea del Sud, strettamente alleato di Washington. Il governo degli Stati Uniti “è in contatto con il governo della Repubblica di Corea e sta monitorando da vicino la situazione”, ha detto in un comunicato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Il vice segretario di Stato, Kurt Campbell, parlando nel corso di un evento al dipartimento di Stato ha detto: "Abbiamo ogni speranza e aspettativa che qualsiasi controversia politica in Corea del Sud venga risolta pacificamente e in conformità con lo stato di diritto".
Corea del Sud: protesta davanti la sede dell'Assemblea nazionale a Seul 3/12/24 (Getty)
Crolla il won, la moneta locale
La moneta sudcoreana è crollata sul dollaro dopo la dichiarazione a sorpresa della legge marziale: il won è scivolato a quota 1.430 sul biglietto verde nelle contrattazioni notturne, ai livelli più bassi da ottobre del 2022 di 1.432,4. Negli scambi onshore, la divisa di Seul ha chiuso a 1.402,9 alle 15.30 locali, in calo dell'1,6%.
Maggioranza e opposizione unite nel condannare la legge
Maggioranza e opposizione si sono quindi unite nel condannare la legge. Han Dong-hoon, il capo del People Power Party, ha definito “sbagliata” la mossa e ha assicurato che “la bloccherà” con il sostegno della gente, in base a una nota diffusa a stretto giro dal messaggio tv di Yoon. Dello stesso tenore, la risposta del Partito democratico, che ha parlato di azione “incostituzionale”, chiamando una convocazione d'urgenza dell'Assemblea nazionale, il parlamento di Seul.
Per tutta risposta, il presidente ha accusato l'opposizione di attività “contro lo Stato”. Nel suo inatteso messaggio tv serale alla nazione, Yoon ha detto che la legge marziale di emergenza era un passo necessario durante le dispute parlamentari su una proposta di bilancio. “Senza riguardo per i mezzi di sostentamento del popolo, il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per il bene dell'impeachment, di indagini speciali e per proteggere il loro leader dalla giustizia” ha aggiunto Yoon.
Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol proclama la legge marziale di emergenza, Seul, 3 dicembre 2024 (Afp)
Che cosa c'è dietro la proclamazione della legge marziale da parte di Yoon
La mossa a sorpresa di Yoon, in tarda serata, è maturata mentre in Parlamento il People Power Party, al potere a Seul, e la principale forza d'opposizione, il Partito democratico, continuano a litigare con estrema durezza sulla proposta di bilancio per il 2025: uno scontro teso ma non al punto da lasciar immaginare una mossa draconiana come la legge marziale, che rimanda ai decenni passati e al periodo buio della lunga dittatura militare.
La risoluzione che chiede la revoca della legge marziale dichiarata in Corea del Sud
Durante una sessione notturna dell'Assemblea nazionale viene adottata una risoluzione che chiede la revoca della legge marziale dichiarata in Corea del Sud. Alla fine sono presenti 190 deputati su 300 e tutti votano a favore della revoca.
Per legge, il presidente Yoon deve conformarsi senza ritardo.
Le truppe lasciano l'edificio, ma l'esercito della Corea del Sud dichiara che "farà rispettare la legge marziale finché non verrà revocata dal presidente", secondo quanto riferisce la tv locale.
Corea del Sud: protesta davanti la sede dell'Assemblea nazionale a Seul, dopo l'annuncio del presidente Yoon Suk Yeol sulla la legge marziale, 3 dicembre 2024 (Afp)
Il leader dell'opposizione sudcoreana Lee Jae-Myung poco dopo la proclamazione della legge marziale
Il leader dell'opposizione sudcoreana Lee Jae-Myung, si riprende in un live su Instagram mentre scavalca il muro di recinzione per entrare in parlamento, poco dopo la proclamazione della legge marziale.
"Il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato la legge marziale senza alcun motivo, mettendo il Paese in mano ai militari - ha denunciato Lee nella diretta - Non possono farla passare, carri armati, veicoli blindati e soldati con pistole e coltelli controlleranno presto il Paese". "Da questo momento Yoon non è più il presidente della Repubblica di Corea", ha concluso Lee.
Corea del Sud, il leader dell'opposizione si riprende mentre scavalca il muro del Parlamento
Scontri all'ingresso del Parlamento, soldati all'interno dell'edificio
Woo Won-shik, presidente dell'Assemblea nazionale, invita tutti i deputati a riunirsi nella camera principale dell'assemblea per discutere su come rispondere alla dichiarazione di legge marziale. Ma i video in diretta mostrano poliziotti e soldati bloccare l'accesso al Parlamento.
Il Parlamento ha infatti il potere, con un voto a maggioranza semplice, di abolire la legge marziale e la maggioranza è del Partito democratico, all'opposizione, che ha 170 dei 300 seggi dell'istituzione monocamerale.
Davanti all'edificio ci sono scontri tra manifestanti e la polizia schierata per impedire l'accesso.
Centinaia di persone si radunano davanti al Parlamento
Centinaia di persone si radunano davanti al Parlamento per protestare contro l'imposizione della legge marziale, come mostra la Tv in diretta.
“Aprite il cancello, per favore. Il vostro compito è proteggere l'Assemblea nazionale. Perché ve ne state lì a guardare mentre i parlamentari vengono calpestati?”, urla un uomo di mezza età a un gruppo di poliziotti di guardia al cancello.
Poco prima, il leader dell'opposizione Lee Jae-myung aveva invitato le persone a riunirsi davanti all'Assemblea per protestare, denunciando la nuova legge marziale come “illegale”.
Elicotteri atterrano sul Parlamento, vietate le attività politiche e parlamentari
La tv mostra in diretta alcuni elicotteri atterrare sul tetto del Parlamento sudcoreano. Il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Park An-su, viene nominato comandante della legge marziale. Tra i primi provvedimenti disposti, la messa al bando delle attività parlamentari e dei partiti politici.
Il comando militare annuncia un decreto che vieta tutte le attività politiche, Parlamento incluso, nonché le proteste e le attività dei partiti politici.
Il decreto emesso dal generale Park An-su entra in vigore alle 23.00 (15.00 in Italia) e mette anche sotto controllo tutti i media e gli editori, oltre a ordinare ai medici tirocinanti in sciopero di tornare immediatamente al lavoro entro 48 ore. Tutti coloro che violano la legge marziale, “possono essere arrestati o perquisiti senza mandato”, in base al decreto.
La riunione dei “comandanti”
Dopo la decisione del presidente, che nel motivarla ha citato la necessità “di debellare le forze filo-nordcoreane e sostenere l'ordine costituzionale”, il ministro della Difesa sudcoreano dispone “una riunione dei comandanti” delle forze armate, “chiedendo una maggiore vigilanza” e ordinando all'esercito “di rimanere in uno stato di guardia di emergenza”.
Corea del Sud, i sostenitori del partito d'opposizione si riuniscono fuori dal Parlamento
Il discorso del presidente Yoon in diretta tv
In un discorso trasmesso in diretta televisiva alla nazione, il presidente della Corea del Sud dichiara la legge marziale d'emergenza. Il capo dello Stato, Yoon Suk Yeol, afferma che la misura è necessaria per proteggere il Paese dalle “forze comuniste”. “Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato... dichiaro con la presente la legge marziale di emergenza”, sono le sue parole.
Il caos e gli scontri in Corea del Sud
Alta tensione in Corea del Sud dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale d'emergenza, invocandola come “misura necessaria per proteggere il Paese dalle “forze comuniste della Corea del Nord”.
Il provvedimento è stato annullato all'unanimità dopo il voto dell'Assemblea Nazionale, avvenuto in maniera rocambolesca. Per impedirlo erano stati fatti atterrare elicotteri sul tetto del Parlamento sudcoreano, nel quale erano entrate le truppe del comando militare creato dopo la dichiarazione della legge marziale.
Infine la marcia indietro del presidente che ha annunciato che la legge marziale, da lui stesso decretata, sarà revocata in seguito al voto contrario del Parlamento.