Madonna, il concerto a Milano e la scaletta

Tutta la storia di Madonna in una notte. Al Forum di Milano davanti a 11 mila persone (si replica domani, una produzione sempre Live Nation), Veronica Ciccone ha portato il mito in uno show di due ore e mezza. Il direttore musicale dei suoi concerti, Stuart Price, l'aveva del resto definito così: «Un documentario live della sua vita e della sua carriera», ossia 40 anni di rivoluzioni, provocazioni, traguardi. Perché Madonna, 65 anni compiuti lo scorso agosto, è sopravvissuta a se stessa, al proprio mito e a un'infezione batterica che solo cinque mesi fa l'ha portata in rianimazione. Morta e resuscitata, come ha detto lei stessa e ora è all'inizio del suo giro del mondo, il Celebration tour, in 78 date.

Si inizia alle 22 e 15 con quasi due ore di ritardo e pochissime lamentele, anche di chi era arrivato a riempire il primo spazio del parterre a inizio pomeriggio. Ci sono anche Giorgio Armani, Donatella Versace, che salirà sul palco, e Marco Mengoni. Madonna è Madonna, le dive si fanno aspettare. E i fan italiani l'aspettavano da otto anni. Ad aprirle le porte è Bob the Drag Queen, direttamente da Drag Race di RuPaul. Tutt'intorno scorrono le immagini di una vita, la sua. Si parte da New York, dai 35 dollari in tasca con cui la regina del pop è arrivata in città nel 1978. «È stata una strada difficile», dice, «sono stata in posti pericolosi. Mio padre mi gridava al telefono “non ce la farai mai. Sei pazza, pazza, pazza,"», ripete più volte in italiano. «Mio padre si è sbagliato perché non sono mai più tornata indietro».

Il Celebration tour di Madonna

Si parte con Nothing Really Matters, Everybody, Into the Groove, Burning Up. La diva canterà 26 canzoni, farà molte pause per raccontare e raccontarsi. «Mi siete mancati. Baci, baci, baci», saluta ancora una volta in italiano. Al suo fianco c'è una ballerina, vestita come lei 40 anni fa : «Non dimenticate mai da dove arrivate, non dimenticate il passato». Il palco è incredibile, corre lungo tutto il Forum: c'è una pedana centrale, che nel corso dello show si alzerà, girerà, prenderà fuoco, e poi ci sono le passerelle laterali che tagliano la platea, a zig zag, la abbracciano e la sovrastano.

Madonna più volte prenderà anche il volo, all'interno di una teca di cristallo. La prima volta mentre intona Live to tell, nel silenzio del palazzetto, tra le immagini dei tantissimi volti di chi è scomparso a causa dell’AIDS, tra gli anni ‘80 e i ’90. Si torna a terra, per continuare il viaggio. Ci sono 24 ballerini, tre dei suoi sei figli: Mercy, 16 anni, suona il piano, accanto a lei, mentre la gemella Estere, 11, si esibisce in una danza davanti alla madre e a Donatella Versace. A entrambe strappa un dieci, sulle note di Vogue. Poco più tardi tocca a David Banda, 18, che a petto nudo suona la chitarra e guarda fisso negli occhi la madre mentre canta La isla bonita. Il resto lo fanno i costumi: iconici, sensuali, avveniristici. Latex e pelle, pizzi e borchie, impossibile raccontarli tutti. D'altronde, ne basta solo uno: il reggiseno conico e iconico, che a Milano indossa in più versioni.

Il Celebration tour di Madonna