La Madonna di Trevignano senza più veggente finisce in magazzino ...

I tifosi della Lazio speravano già nell’ultimo miracolo, “magari arriva lo scudetto”. Ma la Madonna di Trevignano non andrà da Suor Paola, la celebre religiosa e tifosa biancazzurra: “L’avrei voluta per gli anziani, ma finirà in una chiesa”, afferma la suora, indimenticata protagonista della trasmissione Quelli che il calcio.

Per oltre un anno la statua della Madonna, che svettava nell’area dove l’ex veggente Gisella Cardia incontra i suoi fedeli per le mensili apparizioni mariane, è stata al centro di un contenzioso, che si è chiuso poche settimane fa, in concomitanza con la “scomunica” della chiesa nei confronti di Gisella Cardia.

A donare la statua all'ormai ex veggente, capace di moltiplicare gli gnocchi e la pizza, era stato l’ex adepto Luigi Avella, che dopo aver denunciato la Cardia, a cui aveva donato 123 mila euro, aveva richiesto anche la restituzione della statua.

La Madonna, alta un metro e ottanta, per mesi è rimasta chiusa in un magazzino, fino a quando due settimane fa Avella è riuscito a rientrarne in possesso. “Il mio sogno è che venga collocata nella chiesa di Trevignano Romano, ora aspetto la decisione del vescovo”, aveva detto Avella, che nel frattempo per la statua aveva ricevuto tante richieste, tra cui quella di Suor Paola.

“Quando ho saputo che c’era questa Madonna in un magazzino mi sono fatta dare il numero di Avella e l’ho chiamato: ‘Adesso te la ridanno’, gli ho detto, ‘dove la metti?’ Se vuoi ci terrei ad avere la Madonnina”.Suor Paola, che appartiene alla congregazione delle Suore scolastiche francescane di Cristo Re, da decenni opera nel volontariato.

Attraverso l’Associazione So.Spe. (Solidarietà e Speranza) coordina numerosi progetti per sostenere ragazze madri, bambini e adolescenti vittime di violenze e povertà. E a loro è andato il primo pensiero di fronte alla statua della Madonna di Trevignano.

“Io la volevo prendere perché amo molto la Madonna. Vado a Lourdes una volta all’anno, sono un’ammiratrice della Madonna. L’avrei messa a Roma, in via dè Iacovacci, dove stiamo costruendo una struttura per gli anziani. L’avrei presa per loro e per farli pregare”.

Nemmeno per un attimo la religiosa avrebbe pensato di interrogarla per chiedere un "miracolo" per la sua Lazio. “Neanche c’ho pensato. La Lazio è un gioco, la Madonna è una cosa seria”.