La vittoria della Folgore Caratese costa 4mila euro. Michele ...
Qual è il prezzo di una vittoria? Per la Folgore Caratese è stato salatissimo visto che il Giudice Sportivo ha avuto una mano decisamente pesante nei confronti della club brianzolo dopo il 2-1 sul Club Milano (che nel frattempo ha esonerato Manuel Scalise per riabbracciare Michele Scavo) infliggendo una multa di ben 4mila euro. Il motivo? “Per avere persone non identificate ma chiaramente riconducibili alla società rivolto espressioni offensive ed implicanti discriminazione per motivi di razza nei confronti del Direttore di gara. Inoltre, propri dirigenti tolleravano ripetuti atteggiamenti intimidatori nei confronti degli ufficiali di gara ed insieme ad altre persone prendevano parte ad una violenta rissa nel corso della quale venivano sferrati calci e pugni all’indirizzo di tesserati avversari. Inoltre, propri sostenitori rivolgevano grida e espressioni implicanti discriminazione razziale all’indirizzo di un calciatore avversario. Infine, per mancanza di acqua calda, volontariamente tolta, dallo spogliatoio arbitrale“.
Ma non finisce qui. Il numero uno della Folgore Caratese Michele Criscitiello è stato inibito fino al 30 giugno 2026 con il divieto di accedere agli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni o gare calcistiche, anche amichevoli, in ambito FIGC fino al 30 giugno 2025. Molteplici le motivazioni: – al termine del primo tempo, fatto indebito ingresso sul terreno di gioco rivolgendo al Direttore di gara espressione offensiva ed implicante denigrazione e discriminazione per motivi di razza. Il medesimo inseguiva l’ufficiale di gara fino all’ingresso nello spogliatoio arbitrale cercando di farlo cadere e rivolgendogli espressioni e gesti (3 pugni sulla porta) intimidatori;– nel corso del secondo tempo, reiterato a più riprese le espressioni implicanti discriminazione razziale nei confronti dell’arbitro e di due calciatori avversari;– al termine della gara, attinto con sputi alcuni calciatori avversari mentre abbandonavano il terreno di gioco ed in seguito rivolto espressioni offensive e discriminatorie nei confronti dei medesimi calciatori, innescando una violenta rissa tra i tesserati delle due società durante la quale il medesimo rivolgeva gesto intimidatorio all’indirizzo del Direttore di gara. Si rendeva necessario l’intervento delle Forze dell’Ordine.Infine, reiterava ulteriormente la condotta minacciosa, offensiva e discriminatoria nei confronti dell’arbitro per di più millantando indebite influenze e corruttela degli organi di giustizia sportiva. Sanzione così determinata anche in ragione della pervicace e manifesta violazione dei principi fondamentali dello Statuto FIGC come determinati ai sensi dell’art.2.
La replica social di Criscitiello non ha tardato ad arrivare: “La Federazione pensa di intimidire chi porta alla luce quello che sta succedendo. Non sono un tesserato federale. Verbali inventati. Senza prove. Andiamo a vanti a dimostrare il loro disegno. Mi avevano detto “la pagherà” ma inventare tutto è troppo. HANNO FATTO UNA COSA CONTRO OGNI REGOLAMENTO. Un non tesserato figc e non affiliato non può essere giudicato dalla federazione visto che non c’è stato neanche il riconoscimento. Tra un mese vedremo il terzo grado di giudizio a chi darà ragione. Pensano di spaventarci“.
Contestualmente, anche il Club Milano è stato multato di 1500€ “per avere propri tesserati preso parte ad una violenta rissa nel corso della quale venivano sferrati calci e pugni all’indirizzo dei tesserati avversari“.
A proposito di multe, passando al Girone A, da segnalare i 2500€ inflitti alla Vogherese “per avere propri sostenitori, al termine del primo tempo, fatto indebito ingresso all’interno del recinto di gioco e avere rivolto espressione offensiva nei confronti della Terna arbitrale fino a quando l’intervento di un dirigente della società ospitante riportava la situazione alla normalità. Inoltre, al termine della gara, alcuni sostenitori invadevano il terreno di gioco, rivolgendo espressioni offensive nei confronti della Terna arbitrale, raggiungendolo fino agli spogliatoi. Solamente l’intervento delle Forze dell’Ordine permetteva di riportare la situazione alla normalità“.
TCFoto d’archivio