L'Olimpia Milano passa all'attacco e pareggia sull'1-1 la serie dei ...

Aggiornato 14/05/2024 alle 23:24 GMT+2

FORUM DI ASSAGO (MI) - Dopo la sconfitta di domenica, coach Ettore Messina aveva parlato chiaro. "84 punti dovevano bastare". In gara-2 ne arrivano 104, record stagionale per l'Olimpia in ogni competizione. E servono tutti. Perché, nonostante il grosso strappo costruito a cavallo dei due quarti iniziali, la difesa continua a scricchiolare. Trasformando la partita in una sparatoria da altre longitudini, più consone al basket d'Oltreoceano che a quello tattico e collettivo del Vecchio Continente.

Milano pareggia la serie dirompendo come un fiume in piena. Lanciando la cavalleria pesante sin dalla palla a due, con il miglior primo quarto (35 punti) e primo tempo (65) della stagione per produzione offensiva. L'Olimpia gioca un basket insolitamente frizzante, rapido, corale, con grande movimento di palla. Trento, appagata dal successo in gara-1, offre resistenza minima. Spalanca il centro-area subendo un immediato 9/9 da due, forgiato da un avvio tambureggiante di Nicolò Melli (18 punti, 12 nel solo primo quarto). E diserta le prime linee in maniera preoccupante su ogni singola azione di pick'n'roll centrale.

Shabazz Napier contro Matt Mooney in gara-2 dei quarti di finale tra EA7 Emporio Armani Milano e Dolomiti Energia Trentino, LBA Serie A 2023-24

Credit Foto Getty Images

Senza Billy Baron, affaticato dopo il rientro in campo dal lunghissimo stop, coach Messina torna sul piano-partita classico. Concede maggior spazio a Diego Flaccadori (9) ma ruota a 9, come in una finale-scudetto. La squadra, riequilibrata, mostra immediatamente miglior coesione e alchimia. Anzi. Sguazza infilzando a ripetizione un'avversaria molto distante da quella battagliera di gara-1. L'Olimpia balza rapidamente sul +15 (35-20) senza nemmeno dover scomodare la sua bocca da novanta. Nikola Mirotic (10), quasi svogliato, ritoccherà il tabellino soltanto nel finale, per dare la frustata decisiva verso quota 100.

Shavon Shields (28), ignorato per gran parte del primo quarto, si accende come un diesel. Ingranando nell'ulteriore mannaiata che Milano fa calare nel secondo periodo. Trento resta in scia giocando quasi calcisticamente di rimessa. Spingendo in transizione semi-forzata da ogni canestro subito. Produce, eccome. All'intervallo lungo ha già toccato quota 48 in trasferta. Ma ne ha subiti 65, concedendo un agghiacciante 21/29 da due.

Diego Flaccadori contro Quinn Ellis in gara-2 dei quarti di finale tra EA7 Emporio Armani Milano e Dolomiti Energia Trentino, LBA Serie A 2023-24

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La ripresa prosegue sulla falsariga dei primi venti minuti. Si corre tanto. Si tira bene. Si difende poco. Pochissimo. Spesso nemmeno il minimo sindacale. Quando Milano inizia a sfoderare la sua arma classica, cominciando a colpire dall'arco con continuità (11/18 alla fine), la crepa si allarga su un incolmabile +23 che scioglie ancor di più briglie e animi. Spinta dalle spingardate di Prentis Hubb e Kamar Baldwin (22 punti a testa), l'Aquila spara qualche sussulto sparso a cavallo dei due periodi finali. Ma la partita è ormai finita da tempo. Il margine si sgonfia sotto la doppia cifra soltanto per un istante nel finale, quando Milano ha ormai staccato la spina dopo aver firmato il record di punti con Kyle Hines. Questa volta pronto e solido, lontano da quello svagato e nervoso di gara-1. Anche perché Derek Cooke, scheggia folle della prima partita, sorvola il parquet del Forum da lontano, come un timido albatross.

La serie si sposta ora a Trento per le prossime due partite. Gara-3 è in programma venerdì sera alle 20.45, LIVE su DMAX e discovery+.

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