Salernitana Bersagliera: segna Tello, i granata vincono a Palermo

4 ore ago

Il Paradiso all'improvviso: la Salernitana per la prima volta nel 2024 alza le braccia in trasferta e fa festa. E' un canto di liberazione quello dei 726 tifosi arrivati in Sicilia. Il cross velenoso di Tello diventa imprendibile al 21' per Desplanches. Così vince la Salernitana al "Renzo Barbera" ma ci mette anche tanto altro, a cominciare dalla fase difensiva che è sempre più granitica, guidata da Ferrari. 

Palermo-Salernitana - Figure 1
Foto SalernoToday
La tattica

Modulo confermato: Martusciello privilegia il 4-3-3 contro il Palermo. C'è però una novità nella mediana della Salernitana: Maggiore, infortunato, non è sostituito da Hrustic ma da Soriano, più passista come l'ex Spezia. Stojanovic e Njoh terzini, Ferrari e Bronn coppia di stopper, poi Amatucci è il vertice basso e Tello l'altra mezzala (si dispone sulla sinistra). In avanti  spazio a Simy centravanti con Braaf e Verde ai suoi fianchi. Quest'ultimo, lo scorso gennaio era in procinto di trasferirsi a Palermo ma poi lo Spezia, sua vecchia società, bloccò tutto dopo la doppietta realizzata contro il Pisa. Il Palermo risponde con Le Douraon largo sulla fascia destra, contro Njoh, Brunori centravanti al posto di Henry e Di Mariano preferito a Di Francesco sull'out mancino. Poi la consueta cernierà di metà campo, composta da Ranocchia, Gomes e Segre. Cambia una pedina nella formazione base preventiva e c'è una novità anche in magazzino: la Salernitana aveva preventivato di scendere in campo con la maglia biianca ma l'arbitro, Federico Dionisi di L'Aquila, ha ordinato l'utilizzo della prima divisa, quella tradizionale granata, per evitare confusione cromatica con la rosa del Palermo. 

La partita

Guardinga e aggressiva su portatori di palla ed esterni avversari, la Salernitana costruisce al 9' la prima occasione per passare in vantaggio. Simy difende spalle alla porta e poi premia l'inserimento di Njoh. Il terzino prepara bene la conclusione ma impatta con il piede destro, che non è la specialità della casa: vien fuori un tiro debole e poco angolato, bloccato da Desplanches. La chiave della partita è la compattezza tra i reparti. Se la Salernitana si allunga e lascia una trentina di metri alle proprie spalle, invita a nozze gli esterni del Palermo. Accade al 14': Ranocchia lancia Le Douaron a campo aperto, il francese libera la falcata ma al momento di battere a rete è rintuzzato da Ferrari. Neppure il tempo di recriminare per l'ammonizione subita da Soriano, che Gomes righia con fallo su Amatucci e la Salernitana beneficia di un calcio di punizione sulla trequarti. Batte con il giro mancino, la difesa palermitana "sputa" fuori il primo cross ma il secondo controcross di Tello, che non tocca Bronn né Simy, diventa un tiro velenoso che si insacca alla destra di Desplanches (21'pt). Al primo squillo - storia del 26' - il Palermo sfiora il vantaggio: Ranocchia punta Stojanovic e serve l'assist furbo a Segre, alle spalle della difesa granata. Il centrocampista non è seguito da mediani della Salernitana e si inserisce a rimorchio. Il tiro di destro, però, è impreciso e il pallone si perde a lato, a pochi centimetri dal palo sinistro di Sepe. Proprio sulla fascia della freccia Le Douraon, la Salernitana trova sovente spazi liberi quando riesce a propria volta a liberare la velocità di Braaf. Al. 32', l'ex Verona sfonda sulla fascia sinistra, aspetta la sovrapposizione di Tello e lo invita al tiro. E' carico di effetto ma centrale:comodo per Desplanches. Non trova porta Segre, invece, a cavallo del 40', quando sovrasta nello stacco anche Brunori ma non trova il bersaglio grosso. 

La ripresa

La Salernitana fraseggia, palleggia, non ha fretta. Si affida all'esperienza di Soriano, si appoggia ai raddoppi e al gioco geometrico di Amatucci. Subisce l'iniziativa rosanero al 13' st, quando Ranocchia chiama Sepe all'intervento (comodo) sulla sua sinistra per bloccare il tiro rasoterra. Dopo la doppia sostituzione di Dionisi, tra primo e secondo tempo, spariglia anche Martusciello. Al 14' st, chiama in causa Kallon: a lui, al rientro dopo 4 turni di squalifica, chiede verve e dinamismo, un gioco diverso rispetto ai guizzi di Verde. C'è anche Soriano ammonito: l'allenatore lo richiama in panchina, a beneficio di Hrustic. Che sul piede sinistro al 28', ha l'occasione del possibile 0-2, dopo la fuga di Braaf, il primo tiro rimpallato e poi la sponda di Simy. Per l'assalto finale, si copre anche Martusciello: sfila Braaf che è ammonito, inserisce un difensore, Jaroszynski, da terzino più bloccato e avanza Njoh da finto esterno.  L'occasionissima rosanero arriva al 90', sponda illuminante di Henry per Di Francesco che calcia forte, tra i guanti di Sepe. 

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