Domenica delle Palme, papa Francesco non legge l'omelia. La folla ...

24 Mar 2024
Papa Francesco

Papa Francesco non ha letto l'omelia che aveva preparato per la messa delle Palme. Introducendo i riti aveva mostrato una voce affaticata. Alla fine della lettura del Vangelo è seguito un momento di silenzio, poi direttamente il Credo senza l'omelia del Papa. E’ la prima volta che un pontefice non legge l’omelia della Domenica delle Palme.

Con lui concelebrano oltre 400 prelati: 30 cardinali, 25 vescovi e 350 sacerdoti. Oltre quattrocento persone hanno portato palme e ramoscelli d'ulivo. Secondo la sala stampa vaticana i fedeli presenti in piazza San Pietro sono stati 60mila.

L’Angelus

Il Pontefice ha poi pronunciato l’Angelus: "Assicuro la mia preghiera per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l'altra sera a Mosca. Il Signore li accolga nella sua pace e conforti le loro famiglie. E converta i cuori di quanti proteggono, organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio, il quale ha comandato 'non ucciderai'".

Il pensiero corre anche all’Ucraina e a Gaza: "In modo speciale penso alla martoriata Ucraina dove tantissima gente si trova senza elettricità a causa degli intensi attacchi contro le infrastrutture che, oltre a causare morti e sofferenza, comportano il rischio di una catastrofe umanitaria. Pensiamo a Gaza che soffre tanto”, ha detto Francesco al termine della celebrazione.

Il ricordo dei due operatori di pace uccisi in Colombia

Il Papa all'Angelus ha ricordato i due operatori di pace uccisi alcuni giorni fa in Colombia. "Esprimo la mia vicinanza alla comunità di San José de Apartado, in Colombia. Alcuni giorni fa sono stati assassinati una giovane donna e un ragazzo. Questa comunità nel 2018 - ha ricordato Papa Francesco - è stata premiata come esempio di impegno per l'economia solidale, la pace e i diritti umani".

L’omelia non esiste se non viene pronunciata

La sala stampa del Vaticano si è limitata ad osservare che "l'omelia non essendo stata pronunciata non esiste", senza aggiungere altro. Ma la liturgia cosa prevede? Monsignor Claudio Magnoli, dottore in Sacra Liturgia, già consultore della Congregazione per il Culto divino e autore di tantissime pubblicazioni, all'Adnkronos, spiega: "Dal punto di vista liturgico, l'omelia è prevista per tutte le feste ed è raccomandata per i giorni feriali. E quindi non c'è una deroga normalmente".

Il liturgista spiega che si tratta di una regola "già dall'epoca del Concilio di Trento e poi ribadita con più forza nel Concilio Vaticano II, soprattutto nel legame tra omelia e parola di Dio ascoltata, vale a dire le letture bibliche". Sottolinea ancora mons. Magnoli: "La regola ordinaria è che in ogni festa, in ogni domenica, c'è il dovere dell'omelia da parte di tutti i sacerdoti, di tutti i vescovi, e da parte del Papa. La deroga deve avere, diciamo, una qualche sua ragione specifica".

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