Papa Francesco: «Da padre Georg Gaenswein mancanza di nobiltà ...

2 Apr 2024
Papa Francesco

«Il libro di don Gaenswain è stato pubblicato il giorno della sua sepoltura, e mi è sembrato una mancanza di nobiltà e umanità»: lo dice Papa Francesco nel libro-intervista con il giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal. El sucesor, questo il titolo del volume, edito da Planeta, in uscita mercoledì 3 aprile in Spagna e tutto dedicato al suo predecessore. Spiega ancora il papa: «Mi ha addolorato il fatto che abbiano usato Benedetto contro di me».

Non sembra essersi mai sopita la polemica fra Bergoglio e il segretario di Benedetto XVI che, in Nient'altro che la verità, ha raccontato gli anni vicino al cardinale e capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, poi diventato Papa. Questo il libro a cui fa riferimento Papa Francesco, libro promosso anche con un'intervista in cui padre Georg disse che la stretta di Francesco sulla Messa in latino aveva spezzato il cuore del Papa emerito.

In tutto il nuovo libro viene analizzato il rapporto fra Bergoglio e Ratzinger e pare si palesi chiaramente lo scontro con il segretario di Benedetto XVI. Papa Francesco acconta di quando Gaenswein portò dal Papa emerito un capo-dicastero appena esautorato dal Papa regnante per una foto utilizzata poi per sostenere la contrapposizione fra i due pontefici. Dice anche che Joseph Ratzinger era stato isolato dal suo segretario. Papa Francesco riferisce anche di aver portato avanti il lavoro di pulizia all'interno della Curia che Ratzinger aveva iniziato allo scoppio del caso Vatileaks la cui vittima designata sarebbe stato il cardinale Parolin cui si voleva impedire di diventare Segretario di Stato.

Parlando del funerale del predecessore, Bergoglio racconta come vuole che sia il suo. La via è quella della semplificazione. Niente catafalco, solo la bara, «con dignità, ma come ogni cristiano». Una sola veglia e non due e nessuna cerimonia per la chiusura della bara. «Sto rivedendo il rituale con il maestro di cerimonie affinché i Papi siano vegliati e sepolti come ogni altro figlio della Chiesa. Con dignità, come per qualunque cristiano, ma non sopra i cuscini. Secondo me, l'attuale rituale era troppo impegnativo. Tenere due veglie mi è sembrato eccessivo. Che se ne faccia una sola e con il Papa già nella bara, come in tutte le famiglie. Ho cambiato diverse cose, in linea con la riforma che già avevano fatto Paolo VI e Giovanni Paolo II». Nel caso di Bergoglio ci sarà anche il trasporto nella basilica di Santa Maria Maggiore dove vuole essere sepolto.

A chi dice che il funerale del predecessore è stato sottotono risponde che è stato tutto organizzato da Gaenswein. «Quando morì, mi chiesero cosa bisognava fare e io dissi: "Quello che decide il segretario di Benedetto". Non volevo intromettermi».

«Durante l'intervista con Sua Santità abbiamo parlato di molte cose», spiega Javier Martinez Brocal, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, «Mi è sembrato molto interessante quello che ha detto sulle pressioni della Curia verso Benedetto. Non è ovviamente sceso nei dettagli, ma ha per esempio raccontato di quando l'allora papa si è recato in Brasile, al Santuario dell'Aparecida, per partecipare alla conferenza dei Vescovi latinoamericani: a Roma quel viaggio fu molto osteggiato».

Papa Francesco ribadisce che con Ratzinger i rapporti sono sempre stati buoni. «Ratzinger si è «sempre rimesso a lui, lo ha difeso e sostenuto e non c'è dietro nessuno degli attacchi conservatori o delle manovre per minare la sua autorità». E ancora: «Benedetto era l'uomo meno attaccato al potere che abbia mai conosciuto. Ha lasciato perché non si sentiva più abbastanza in forze per svolgere al meglio il suo ruolo...Era un uomo di gran mansuetudine. In alcuni casi, alcune persone ne hanno approfittato, forse senza cattiva intenzione, e hanno limitato i suoi movimenti. Sfortunatamente, in qualche modo, lo hanno circondato. Era un uomo molto delicato, ma non debole, era forte. Ma lì, con se stesso, era umile e preferiva non imporsi. E così ha sofferto abbastanza».

Il pontefice ricorda anche l'episodio in cui alcuni cardinali si presentarono a casa del Papa emerito «per farmi praticamente un processo e mi accusarono davanti a lui del fatto che io avrei promosso il matrimonio omosessuale. Benedetto non si agitò, perché sapeva perfettamente quello che penso. Li ascoltò, uno a uno, li calmò e spiegò loro tutto...Alcuni andarono a dire a Benedetto che dicevo eresie o che so io. Lui li ascoltò e li aiutò a distinguere le cose. Disse loro: "Non è un’eresia". Come mi difese!».

Il libro riporta anche le ultime giornate in vita di Benedetto XVI. «Stava molto bene a Natale, tanto che il suo segretario, Georg Gaenswein, il giorno prima era andato in Germania», ma la notte il Papa emerito ebbe una crisi respiratoria grave, il medico disse che stava entrando in fase terminale. Per questo fu avvisato Bergoglio e chiese pubblicamente preghiere per Ratzinger. Questo accadde quando andò a trovarlo. «Mi accompagnava uno degli infermieri, e uno dei medici che stavano al monastero gli disse: “Tu sei uno spione”, accusandolo con tono dispregiativo».

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