Piero Pelù e la depressione: "Mi sto facendo aiutare. Ora rinasco"

Il co-fondatore ed ex leader dei Litfiba tornerà a calcare i palchi d'Italia durante l'estate col Deserti Tour 2024

Piero Pelù sta per tornare in tour a pochi mesi di distanza dal grave problema di salute che lo scorso anno lo aveva costretto a rimandare l'uscita del nuovo disco e posticipare il tour Estremo Live. Un problema irreversibile, una serie di acufeni molti aggressivi, che il rocker fiorentino ha capito come gestire e aggirare in questi ultimi mesi in vista dell'atteso ritorno sui palchi d'Italia.

Nonostante il trauma, però, il fondatore dei Litfiba non si era preoccupato subito di quanto accaduto, con tutte le conseguenze del caso: "Non ho fatto subito i controlli e ho trascurato il problema. Il danno è irreversibile, ho recuperato un po’ ma da questi choc non si guarisce. Posso aggirare il problema con la tecnologia. Un sistema acustico ben calibrato mi permette di affrontare di nuovo il palco: devo creare l’inferno sonoro fuori, ma in cuffia è come se avessi Casadei", ha ammesso il 63enne.

Il rocker è tornato a parlare anche della rottura definitiva con Ghigo Renzulli, lasciando intendere una responsabilità del chitarrista nel nuovo scioglimento del gruppo: "Il mio essere Litfiba nel profondo, me lo sono pure tatuato sulla pancia a fine tour, ha sperato che gli ego si calmassero e che, nonostante gli annunci, non sarebbe stato l’ultimo tour. E invece... Non si cambia la testa della gente. E dire che siamo persone mature, non una boyband. C’è chi vuole rimanere ancorato al passato, vedi anche il momento storico che stiamo vivendo oggi, e chi invece cerca di mantenere viva la parola libertà che nel caso di un artista significa sperimentare".