Bnkr44 e Pino D'Angiò, la strana coppia: “Come ci siamo conosciuti…”
I Bnkr44 e Pino D’Angiò sono passati a trovarci al Fuori Sanremo ING, chiudendo il pomeriggio di interviste ai protagonisti del Festival. Ai microfoni dei nostri conduttori Emiliano Picardi e Daniela Cappelletti, il collettivo e il “Maestro” hanno raccontato com’è nata l’idea di esibirsi insieme alla serata delle cover: “Non ci conoscevamo e già dopo dieci minuti ci rotolavamo insieme dalle risate.”
Ecco il testo dell’intervista:
Bnkr44: “Bene. Si inizia a sentire la settimana del Festival”
Sulle felpe avete scritto “I love Villanova”, che è casa vostra. Siete molto legati alla vostra terra.
Bnkr44: “Non ci siamo mai spostati da là, anche quando abbiamo avuto possibilità di farlo”.
Fate un po’ da Pro Loco a Villanova…cosa consigliereste di fare dalle vostre parti?
Bnkr44: “In realtà, una bella passeggiata nel bosco, un aperitivo, una bella schiacciatina, un lampredotto. Se ti piace fare musica, magari vieni da noi e facciamo qualcosa insieme”.
Siete molto aperti alle collaborazioni?
Bnkr44: “Siamo contenti di lavorare con qualsiasi artista che fa qualsiasi tipo di musica”.
Avete scelto il vostro nome d’arte ispirandovi alla vostra sala prove. Avete altri luoghi sacri?
Bnkr44: “Spesso ci rifugiamo a L’Abetone, dove andiamo a sciare. È un posto che ci ha ispirato moltissimo, dove stacchiamo dalle tante giornate chiusi in studio a scrivere”.
Pino D’Angiò, com’è essere qui a Sanremo?
Pino D’Angiò: “Invece di parlare di me, ho una cosa importante da dire. Tanti anni fa, in una traversina di corso Buenos Aires (Milano), tre ragazzi decisero di fondare una radio. Non ci credeva nessuno: in quel periodo, infatti, le radio private erano pieni di dj che scimiottavano la musica americana. Oggi, Mario Volanti dovrebbe essere ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perché in tutti questi anni Radio Italia solomusicaitaliana ha dato da vivere a musicisti, turnisti, cantanti, case discografiche. Anche Sanremo senza Radio Italia solomusicaitaliana non sarebbe il Sanremo di oggi.
Grazie per queste parole! Noi abbiamo una grande curiosità: come vi siete incontrati?
Pino D’Angiò: “Non ci conoscevamo e dopo dieci minuti già ci rotolavamo per terra dalle risate. Siamo partiti con lo stesso spirito: “ma chissenefrega”, ma nel senso buono. Il nostro intento era quello di divertirci. Loro, poi, sono grandi musicisti, molto preparati. Sono tutti moralmente eleganti: non c’è mai niente di volgare in quello che fanno. A me piacciono molto. Sono orgoglioso di essere stato scelto da loro”.
di Daniele Verderio
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