Tale e Quale Show, le pagelle: Prati triangolo delle Bermuda (voto 4 ...

21 Ott 2023
Pino Insegno

“Morgan” in giuria, quando l’imitazione non è una tassa: voto 8.5

Giudice aggiunto di ogni puntata, un imitatore (o imitatrice) differente. In questa quinta, ecco Leonardo Fiaschi nel ruolo di un Morgan perfetto. Attaccabrighe ed egoriferitissimo almeno quanto l’originale, la voce è identica e pure i modi di fare da narciso all’ultimo stadio. In giuria litiga con tutti e attacca spesso e volentieri anche il pubblico in studio: “Cosa ci fate qua? Voi dovete andare da Marzullo, quello è il vostro programma!”. Nei giudizi è caustico e, ovvio, parla quasi solo di se stesso: “Io sono una persona molto umile. E te lo dico da genio”. Ciuffo bianco e passivo-aggressività mica tanto repressa, Morgan-Fiaschi cerca Bugo, minaccia di lasciare il programma per andare a fare “il parente ignoto ai Soliti Ignoti”, cita Beethoven a casaccio e la scala pentatonica a vanvera. “Lo sapevate che Malgioglio ha vinto un disco di platano?”, butta lì, con il medesimo ghigno sornione dell’originale quando proferisce una epica cattiveria delle sue. Fiaschi detona come mina vagante che, però, riesce sempre a stare perfettamente negli strettissimi tempi televisivi che il talent gli offre. Solo pochi giorni fa lo avevamo bocciato a Fake Show per una esagitata imitazione di Amadeus. Su Marco Castoldi, invece, merita solo un nutrito coro di “Chapeau!”. Unico “difetto”? Dati i toni sempre bellicosi e surreali di Morgan, ogni parodia non può che sembrare cronaca puntuale delle sue gesta in una qualsiasi puntata di X Factor.

21 ottobre 2023 | 06:56

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