Morto Richard Serra, padre del Minimalismo

27 Mar 2024
Richard Serra

di STEFANO BUCCI

Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2001, le sue opere da più di cinque decenni popolano gli spazi pubblici e i musei, coinvolgendo i visitatori

Secondo il necrologio del «New York Times», Richard Serra (scomparso martedì 26 a 85 anni, nella sua casa di Long Island, nello stato di New York, per una polmonite) «aveva inventato un ambiente monumentale fatto di immensi corridoi ricurvi, ellissi e spirali di acciaio che hanno dato alla scultura una nuova grandezza astratta e una nuova intimità fisica». Con Serra (nato a San Francisco il 2 novembre 1938) scompare uno dei grandi del Minimalismo.

Padre spagnolo di Maiorca, madre russa, di Odessa, Serra aveva studiato letteratura inglese all’Università di Berkeley e, in seguito, all’Università di Santa Barbara, tra il 1957 e il 1961, e poi belle arti all’Università Yale tra il 1961 e il 1964. Durante il periodo trascorso sulla costa occidentale, contribuì al proprio mantenimento lavorando in un’acciaieria, esperienza che avrebbe avuto grande importanza sul suo lavoro successivo.

ùAnalizzando le possibili interazioni tra spazio e volume, l’artista ha voluto (per i critici) «espandere il progetto creativo all’ambito architettonico e paesaggistico nel tentativo d’instaurare un rapporto, talvolta di violento contrasto, tra l’opera d’arte e l’ambiente circostante secondo un programma di ricerca». Come nel caso del monumentale complesso di sculture ospitato al Guggenheim di Bilbao, dove i visitatori muovendosi attraverso passaggi ricurvi, sperimentano un sorta di «mondo a parte». Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2001, le sue opere da più di cinque decenni popolano gli spazi pubblici e i musei, instaurando una relazione diretta con lo spettatore.

Accanto alle sue gigantesche installazioni/sculture Richard Serra ha però approfondito con costanza anche la pratica del disegno (come aveva dimostrato la mostra del marzo-agosto 2022 alla cardi Gallery di Milano mentre sempre lo stesso anno una piccola rassegna al Macro di Roma aveva ricostruito attraverso una serie di fotografie della prima mostra personale di Richard Serra che si era tenuta proprio a Roma, alla galleria La Salita nel 1966) .

Serra è stato uno dei primi artisti a vedere un suo lavoro artistico pubblico rifiutato fisicamente dal pubblico. Nel 1981, Serra installò l’opera Tilted Arc, un arco leggermente curvato, alto 3,50 metri, in acciaio dolce a Federal Plaza, nella città di New York. Ci furono delle controversie sin dal primo giorno di installazione dell’opera. Un’assemblea pubblica del 1985 terminò con una votazione che prevedeva il trasferimento dell’opera, ma Serra protestò, sostenendo che l’opera era ideata per quel determinato sito e non poteva essere spostata altrove. Alla fine, il 15 marzo, l’opera fu smantellata da operai inviati dal governo federale e rottamata. Questi avvenimenti furono descritti in un libro satirico di William Gaddis, A Frolic of His Own. Nel 2003 Richard Serra espose un’opera, denominata Naples, a Piazza del Plebiscito, a Napoli: una spirale, composta, come sempre, in fogli d’acciaio oggi conservata al Museo Guggenheim di Bilbao. Per «la Lettura» ha realizzato la copertina #538 del 20 marzo 2022.

Le opere di Serra sono state presentate in numerose rassegne personali e collettive: Documenta 5, 1972, Kassel; Drawings, 1971-1977, 1977, Amsterdam, Stedelijk Museum; Sculpture, Films 1966-1978, 1979, Staatliche Kunsthalle, Baden-Baden; Biennale di Venezia, 1981; Richard Serra, Parigi, 1983, Musée National d’Art Moderne; Sculpture, 1986, New York, Museum of Modern Art; Documenta 8, 1987, Kassel; Weight and Measure, 1992, Londra, Tate Gallery; Running Arcs, 1992, Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen.

27 marzo 2024 (modifica il 27 marzo 2024 | 11:10)

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