Solennità di San Francesco

9 ore ago
San Francesco

Cari fratelli e sorelle, 
il Signore vi dia pace!

Vi auguro di vero cuore una buona festa di San Francesco, che ha un particolare rilievo quest’anno per il Centenario delle Stimmate. Abbiamo appena celebrato questa memoria, che è viva. 
Ci riguarda e ci tocca anche oggi. 
Se guardiamo alla vita di Francesco, troviamo un misto di dolore e di amore, di gioia e di passione, che chiamiamo perfetta letizia. 
Sin da giovane Francesco ha vissuto la scoperta e la risposta all’amore di Cristo nella realtà concreta della sua vita. Non ha avuto paura di ciò che è umano, mette alla prova, costa fatica. Lo ha accolto, sino a esserne segnato nella sua stessa carne.
Non è scappato dinanzi alle ferite dei lebbrosi, ha accolto quelle dei sacerdoti poverelli e dei suoi stessi fratelli. Quanti piccoli e poveri ha abbracciato Francesco! Quante persone ferite dalla malattia, dalla solitudine, dal peccato e dalla ingiustizia. 
In questo contatto con le ferite degli altri ha conosciuto e accolto anche le sue. Persino quelle della relazione difficile con la sua fraternità e con diversi fratelli. Ha vissuto una grande tentazione prima della Verna e ha attraversato quella notte buia.
Le Stimmate non sono solo la risposta del Signore alle ferite di Francesco, bensì un dono completamente nuovo di amore e di unione con Cristo, che ha dato una luce nuova a tutta la sua vita precedente e lo ha preparato a cantare le creature nel Cantico e a incontrare sorella morte.

In questa festa di San Francesco ci raggiungono ancora i rumori insopportabili della guerra dal Medio Oriente, dall’Ucraina, dall’Est del Congo, dalle sofferenze del Sudan e di Haiti e di tanti altri paesi. Sale il grido di tanti feriti dalla vita nelle nostre città, penso ai giovani vittime di droghe, alcol, dipendenze digitali; ascoltiamo il grido della solitudine di anziani e malati, come delle vittime del traffico di droghe in tanti paesi. 
Ascoltiamo anche il gemito della creazione, della nostra casa comune così messa in pericolo dal nostro strapotere sulle creature, in nome di un profitto senza limiti. 
Che carico di ingiustizia che sembra spegnere la speranza in un futuro di pace, di giustizia e di armonia con il creato. 
Le Stimmate di Francesco ci ricordano che siamo in cammino verso il Regno di Dio. Solo allora riceveremo la pienezza della vita e della gioia. Il grido di amore e di dolore delle Stimmate ci dà la bussola per il cammino, ci ricorda che la sofferenza non ha l’ultima parola e ci invita a non temere di toccare e condividere le ferite di tanti.

Dalle ferite è possibile una vita nuova! Buona festa di San Francesco a tutte e a tutti voi!

Categorie
Tags
Potrebbe interessarti anche:
Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana