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Richiesta di dimissioni per la ministra del Turismo Daniela Santanchè da parte delle opposizioni che chiamano anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a riferire sul caso in Parlamento.
La vicenda nasce da un lungo servizio della trasmissione Report dedicato nei giorni scorsi alle attività imprenditoriali dell'esponente di FdI. In particolare nel programma si racconta di fornitori non pagati e di dipendenti che attendono ancora il Tfr dopo essere stati licenziati mentre agli amministratori venivano assicurati lauti compensi e aziende acquisite in salute sono finite in profondo rosso. Sotto la lente della trasmissione anche le operazioni finanziarie compiute attraverso fondi stranieri e i possibili danni che potrebbero aver causato ai piccoli azionisti delle stesse società.
"Quello che sta emergendo su Daniela Santanchè è incompatibile con un solo minuto in più nel ruolo di Ministra della Repubblica", scrive il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, su Twitter. "Non ci sono alternative: dimissioni. Giorgia Meloni non taccia, assicuri la credibilità delle istituzioni. Altrimenti è complice del loro discredito", aggiunge l'esponente dem.
E in aula alla Camera il Pd ha chiesto che "la presidente del Consiglio riferisca al Parlamento sulle vicende e sugli affari poco chiari del ministro Santanchè". Alla richiesta si sono associati anche il gruppo Verdi/Sinistra e il M5S, che con il capogruppo Francesco Silvestri parla di "passo indietro inevitabile".
Interviene anche il leader di Azione Carlo Calenda che attende "chiarimenti" dalla ministra."Le questioni sollevate necessitano di una risposta puntuale della Santanché. Dipendenti non pagati, tfr non erogati e cassa integrazione usata in modo fraudolento non sono accuse che possono essere lasciate cadere nel vuoto da parte di un ministro", afferma il leader del Terzo Polo.
