Vaticano, il Dicastero per la Dottrina della fede accusa di "scisma ...

20 Giu 2024
Scisma

Il Dicastero per la Dottrina della Fede (l'ex Sant'Uffizio), a capo del quale siede il cardinale Victor Manuel Fernandez, ha convocato monsignor Carlo Maria Viganò affinché “possa prendere nota delle accuse e delle prove circa il delitto di scisma di cui è accusato (affermazioni pubbliche dalle quali risulta una negazione degli elementi necessari per mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: negazione della legittimità di Papa Francesco, rottura della comunione con Lui e rifiuto del Concilio Vaticano II)”. Lo stesso Viganò parla del Concilio come di un “cancro ideologico, teologico, morale e liturgico”.

A pubblicare sui social la copia del decreto del Dicastero è l'accusato in persona: nel testo si legge che Viganò si sarebbe dovuto presentare nel pomeriggio di oggi in Vaticano o nominare un suo difensore, altrimenti gliene sarebbe stato nominato uno d'ufficio. “Presumo che anche la condanna sia già pronta, visto il processo extragiudiziale” precisa il diretto interessato.

“Credo che la formulazione stessa dei capi d’accusa confermi le tesi che ho più e più volte sostenuto nei miei interventi. Non è un caso che l’accusa nei miei confronti riguardi la messa in discussione della legittimità di Jorge Mario Bergoglio e il rifiuto del Vaticano II” spiega il presule nel suo post su X, in cui comunica la decisione dell'ex Sant'Uffizio.

Viganò, a settembre 2018, era stato protagonista di una clamorosa lettera sul caso del cardinale statunitense Theodore McCarrick, “molestatore di seminaristi” e “coperto da Papa Francesco” in persona, accusava l'ex Nunzio negli Stati Uniti. La lettera si chiudeva chiedendo la rinuncia del Pontefice al suo ministero. Quella vicenda, pienamente chiarita dalla Santa Sede con la pubblicazione di un minuzioso rapporto nel novembre 2020, che smentiva l'ex Nunzio su tutta la linea, non è oggetto del documento pubblicato nell'account X, ricorda Vatican News. Viganò sarebbe invece accusato, secondo il suo account, di non riconoscere la legittimità del Pontefice né quella dell'ultimo Concilio. Il Dicastero per la Dottrina della Fede non ha commentato in alcun modo l'annuncio pubblicato sui social.

L'ex Nunzio negli Usa, vicino agli ambienti più conservatori del cattolicesimo d'Oltreoceano, che oltre a criticare Papa Francesco, arrivando a chiederne le dimissioni, sostiene convintamente posizioni no-vax, antiscientiste, anti-migranti e anti-gay, ha commentato: “Considero le accuse contro di me un onore. Nessun cattolico degno di questo nome può essere in comunione con questa Chiesa bergogliana perché essa agisce in evidente discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo” ha sottolineato Viganò, invitando a pregare per “coloro che sono perseguitati a causa della loro fede”.

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