Arrestati Toti, Spinelli e Signorini. L'accusa: corruzione. La ...

12 giorni ago

Gli episodi sarebbero avvenuti nell'ambito delle elezioni in Liguria e per le attività portuali. Ai domiciliari anche Matteo Cozzani

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Giovanni Toti, Aldo Spnelli, Paolo Signorini

Toti, l'assessore Scajola: "E' persona onesta, dalla giunta della Liguria stima e affetto"

"E' una notizia che sicuramente ha colpito tutti noi della giunta, ma abbiamo voluto rimarcare la nostra vicinanza anzitutto umana ma anche politica al presidente Toti, persona che riteniamo onesta, corretta, che lavora ogni giorno nell'interesse della Liguria". Lo ha detto l'assessore all'Urbanistica e all'Edilizia della Regione Liguria Marco Scajola, commentando l'inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato agli arresti domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti con l'accusa corruzione. "Auspichiamo - ha aggiunto l'assessore ligure - che questa triste vicenda possa chiarirsi nel più breve tempo possibile e che Giovanni possa nel più breve tempo possibile tornare a svolgere il lavoro che sta portando avanti con grande determinazione e grande coraggio. La Liguria in questi anni è cambiata, è sotto gli occhi di tutti. Tutta la giunta è coesa". "Oggi - ha concluso Scajola - quando ci siamo riuniti coi colleghi, al di là dell'appartenenza politica e partitica, c'è stata una condivisione unanime dal punto di vista umano dei sentimenti e dell'affetto, perché Giovanni è anche nostro amico, ma anche la stima e la riconoscenza nei confronti di un presidente che sta cambiando volto a un territorio che sta crescendo e sta dando grandi risultati".

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Matteo Rosso, Fratelli d'Italia

FdI, il coordinatore della Liguria Matteo Rosso: "Ipotesi di elezioni anticipate non si può escludere"

"Il fatto è accaduto poche ore fa, ma non si può escludere nulla. In Liguria le elezioni sono in programma da ottobre del 2025 ma l'ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere. E bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto. E' davvero presto per aggiungere altro. A caldo posso dire solo queste cose". Lo ha detto Matteo Rosso, parlamentare e coordinatore ligure di Fdi ad Affaritaliani.it.

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Giovanni Toti in auto

Inchiesta di Genova, le accuse al presidente Giovanni Toti: '74 mila euro in cambio di favori'

Corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d'ufficio. E' l'accusa che la procura di Genova contesta al presidente della Liguria Giovanni Toti, nei confronti del quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. Secondo i magistrati il governatore avrebbe accettato dagli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli "le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro": 40mila sarebbero stati erogati l'8 e 9 dicembre del 2021, 15mila il 25 maggio del 2022 e altri 15mila l'8 settembre del 2022, tutti al Comitato Giovanni Toti. 4.100 euro sarebbero invece stati erogati il 10 marzo del 2023 "quale partecipazione alla cena elettorale per Giovanni Toti". In cambio dei finanziamenti, sempre secondo le accuse, il governatore si sarebbe impegnato ad "agevolare" gli imprenditori in una serie di pratiche: si sarebbe adoperato per "trovare una soluzione" che consentisse la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell'Olmo "da libera a privata", si sarebbe dato da fare per sostenere "l'iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell'Olmo...pendente presso gli uffici regionali"; avrebbe lavorato per "velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse" alla 'Terminal Rinfuse Genova Srl' - una società controllata al 55% dalla Spinelli Srl - pendente innanzi al Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del mar Ligure occidentale approvata il 2 dicembre del 2021. Ancora, si sarebbe impegnato per assegnare a Spinelli gli spazi nel porto "ex Carbonile Itar e Carbonile Levante" - assegnazioni avvenute a giugno e a dicembre del 2022 - e un'area demaniale in uso a Autostrade; e per agevolare l'imprenditore "nella pratica del tombamento di Calata Concenter, approvata a luglio del 2022. Con il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani, Toti è anche accusato di "aver accettato la promessa" del consigliere di amministrazione di Esselunga Spa Francesco Moncada "di un finanziamento illecito": in sostanza ci sarebbe stato un "pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo" per la campagna delle comunali del giugno 2022. In cambio il governatore si sarebbe impegnato "a sbloccare due pratiche di Esselunga" in Regione e relative alla apertura di due punti vendita a Sestri Ponente e Savona.

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Ilaria Cavo

Inchiesta di Genova, il commento di Ilaria Cavo coordinatrice della Lista Toti

"In merito all'inchiesta che lo vede coinvolto, il presidente Giovanni Toti, confrontandosi con il suo avvocato si è detto tranquillo e certo di aver agito esclusivamente nell'interesse della Regione e del territorio. E noi con lui. Siamo sicuri che dimostrerà l'estraneità alle contestazioni e per questo, esprimendogli fiducia e vicinanza, confidiamo che il lavoro della magistratura potrà chiarire in breve tempo la sua posizione". Così Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti commenta la notizia dell'inchiesta in corso.

Corruzione, sequestrati una ex cava sull'isola Palmaria e l'ex scuola di Portovenere

I carabinieri del Nucleo forestale di La Spezia stanno sequestrando l'ex scuola dell'infanzia 'Michela Ravecca' ed il cantiere nell'area dell'ex cava Carlo Alberto sull'isola Palmaria, di fronte a Portovenere. I militari dell'Arma stanno dando esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di La Spezia nell'ambito dell'inchiesta 'madre' sulla corruzione in Liguria che ha portato ai domiciliari l'ex sindaco di Porto Venere e capo di gabinetto del presidente Giovanni Toti, Matteo Cozzani. Secondo le ipotesi dei pm, da sindaco Cozzani avrebbe realizzato un bando di gara per la valorizzazione, mediante concessione, l'immobile scolastico adiacente al Grand Hotel di proprietà della famiglia Paletti (Raffaele e Mirko Paletti sono indagati) in modo da avvantaggiarli, inserendo un requisito restrittivo che solo loro avrebbero potuto soddisfare, cioè la disponibilità di un ampio locale ad uso palestra nel centro del Comune gioiello della riviera spezzina. Sull'Isola Palamaria invece il progetto sarebbe stato quello di realizzare uno "stabilimento balneare". Come contropartita Cozzani avrebbe ricevuto, oltre a denaro e finanziamenti politici, anche "ospitalità alberghiera gratuita" per sé e persone da lui indicate.

I riflettori dell'Anac sull'appalto dellla Diga foranea di Genova

La diga foranea di Genova e il biodigestore di Saliceti (La Spezia), sono due delle opere della regione Liguria su cui Anac, l'Autorità Anticorruzione, ha acceso i riflettori nelle ultime settimane. Secondo quanto ricordano fonti vicine al dossier, l'appalto da 1,3 miliardi di euro della diga foranea, "affidato dall'allora commissario del Porto di Genova Paolo Emilio Signorini al consorzio con capofila WeBuild senza una corretta procedura di gara", è stato riconosciuto anche dal Tar "illegittimo, poiché la società era priva dei requisiti". Qualora confermata la sentenza di primo grado, "questo comporterà il dover risarcire la società concorrente soccombente, che ha fatto ricorso, con il rischio di pagare i lavori della diga molto più del previsto". La diga foranea, inoltre, è stata inserita nel decreto Genova per la ricostruzione del ponte Morandi usufruendo delle relative deroghe al Codice dei Contratti, senza averne titolo, ricordano sempre le stesse fonti. Inoltre, Anac ha rilevato come il "Commissario straordinario per la diga ha assegnato l'appalto eseguendo le richieste del concorrente riguardo alla revisione dei prezzi, le varianti per incerto geologico, le modalità di contabilizzazione del corrispettivo". Questo vuol dire che tutte le "variabili e i costi aggiuntivi che dovessero presentarsi nella realizzazione dell'opera sono a carico dello Stato", riconoscendo al privato prescelto direttamente dalla stazione appaltante di stabilire le condizioni di realizzazione dell'opera. Modello seguito anche con il decreto Ponte sullo Stretto. Per quanto riguarda il biodigestore di Saliceti, Anac - che è l'Autorità di vigilanza degli appalti pubblici in Italia - ha evidenziato come l'affidamento effettuato dalla Regione Liguria fosse "al di fuori dei presupposti di legge", richiedendo pertanto l'effettuazione di una nuova gara.

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Matteo Bassetti

L'infettivologo Bassetti: "Sono amico di Toti, no alle sue dimissisoni"

"Sono garantista fino a prova contraria e sono e sarò amico di Giovanni Toti a prescindere da tutto. Credo che abbia lavorato e stia lavorando molto bene in Regione Liguria". Lo dichiara all'AGI l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, riguardo all'arresto del presidente Giovanni Toti. "Non credo che un'inchiesta della magistratura debba fermare il lavoro di un governatore che sta lavorando molto bene. Lui non deve dimettersi e deve continuare a fare il suo lavoro: stiamo parlando di finanziamenti elettorali regolarmente denunciati e non di corruzioni". "Ha sempre avuto un'attenzione particolare verso la Sanità", rimarca Bassetti, "ha lavorato benissimo".

Ansa

Alessandro Piana

Regione Liguria, la Giunta: "Vicini al nostro presidente"

"Siamo vicini al nostro presidente Toti, certi che abbia sempre agito nell'esclusivo interesse della Liguria. Auspichiamo che venga fatta chiarezza al più presto e che il presidente possa così dimostrare la sua più totale estraneità ai fatti contestati". Così il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana e gli assessori della Giunta. Ai sensi dell'articolo 41 dello Statuto, il presidente è sostituito pro tempore in tutte le sue funzioni dal vicepresidente nella pienezza dei poteri. L’attività amministrativa della Regione Liguria prosegue senza soluzione di continuità.

Inchiesta di Genova, Bicchielli: "Toti saprà dimostrare la sua innocenza"

Il vicepresidente del gruppo Noi Moderati alla Camera, Pino Bicchielli, si dice "incredulo" dopo "il provvedimento nei confronti del presidente Toti, uomo che dedica la sua vita al bene della sua Regione, come i risultati economici degli anni della sua gestione dimostrano chiaramente". "Resto perplesso - prosegue - perche' da quel che leggo si contesterebbero al presidente Toti finanziamenti regolarmente registrati al suo comitato elettorale. E' comunque l'occasione per aprire una discussione sul finanziamento pubblico ai partiti, perche' troppe volte il rispetto di quella legge diventa un boomerang per chi fa attivita' politica"."Sono certo che il presidente Toti dimostrera' l'infondatezza delle accuse e comunque rimango garantista, certo che la giustizia fara' il suo corso, che spero brevissimo, in cui il presidente Toti dimostrera' tutta la sua estraneita' ai fatti contestati", dice ancora Bicchielli. "Vorrei ricordare quante amministrazioni locali e regionali sono state messe in crisi da arresti che poi si sono dimostrati sbagliati: penso ad esempio al caso di Marcello Pittella, che fu costretto ad abbandonare la Regione Basilicata da accuse da cui e' poi stato totalmente prosciolto negli anni successivi", conclude.

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Matteo Cozzani

Corruzione: Cozzani ai domiciliari anche a La Spezia. Gare truccate quando era sindaco di Portovenere

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Il capo di gabinetto di Giovanni Toti in Liguria, Matteo Cozzani, è stato raggiunto da una seconda ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di La Spezia con le accuse di corruzione e turbativa d'asta. Si tratta dell'indagine originaria della Procura di La Spezia che ha dato il via al filone d'inchiesta che ha portato all'arresto anche del governatore ligure, coordinato dalla Procura di Genova. Cozzani, dal 2013 al 2023 sindaco di Porto Venere, è accusato di aver agevolato imprenditori milanesi in cambio di lavori affidati alle imprese di famiglia (cartellonistica stradale e bevande all'ingrosso) gestite formalmente dal fratello Filippo Cozzani e finanziamenti alla lista politica di appartenenza. Tra gli episodi contestati all'ex sindaco anche l'agevolazione per gli imprenditori nella realizzazione di uno stabilimento balneare sull'isola Palmaria nel golfo di La Spezia. Cozzani avrebbe usato il proprio "interessamento" con "attività amministrativa ad hoc", fa sapere il Procuratore Antonio Patrono, ad esempio con una "delibera di Giunta di rinuncia alla prelazione sull'area da parte del Parco" facendo ricorso ai cosiddetti "margini di flessibilità" che permettono la realizzazione dei lavori, incluse le piscine, con un "semplice permesso di costruire convenzionato, evitando procedure più complesse e partecipate". I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della gdf di La Spezia hanno eseguito misure cautelari nei confronti anche di altre 9 persone e un decreto di sequestro preventivo da 215mila euro. Le accuse sono a vario titolo di corruzione, turbativa d'asta, falso e abuso d'ufficio

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Regione Liguria

Uffici della Regione Liguria, terminata la perquisizione della GdF

E' finita intorno alle 13 la perquisizione degli uffici della Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova da parte della Guardia di Finanza che ha indagato per corruzione il presidente Giovanni Toti insieme ad altri. Tre investigatori in borghese sono usciti dall'ingresso principale con in mano alcuni faldoni di documenti e dopo avere attraversato a piedi la piazza, senza rilasciare dichiarazioni, sono saliti su un'auto di servizio.

La preoccupazione della Cgil, nell'inchiesta anche il sindacalista Maurici

"La Cgil è fortemente preoccupata per quanto sta emergendo dall'indagine della Procura di Genova che sta coinvolgendo i vertici politici della Regione Liguria ai massimi livelli, il sistema della gestione portuale e alcuni operatori economici". Così, in una nota, le segreterie genovesi e liguri della Cgil. "Il sistema del quale si legge nel comunicato della Procura fa tremare i polsi per il quadro che emerge dalle prime battute dell'indagine- prosegue la Cgil- a questo quadro già preoccupante si aggiungerebbe anche la presenza e la permeazione di organizzazioni mafiose". Nell'inchiesta, anche il sindacalista Venanzio Maurici, accusato di corruzione con aggravante mafiosa. "Uno degli indagati risulta essere tesserato ai pensionati della Cgil al quale, in via cautelativa e ai sensi dello Statuto, i Centri regolatori Cgil regionale e Spi nazionale hanno immediatamente sospeso l'iscrizione- spiega il sindacato- è importante che la magistratura vada sino in fondo e faccia chiarezza sulle responsabilità politiche e individuali e trasparenza su uno degli asset produttivi più importanti della Liguria".

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Disposti gli arresti domiciliari per Matteo Cozzani, il fratello Filippo e altri imprenditori vicini

Oltre che per Matteo Cozzani, arrestato stamani dalla Gdf di Genova nell'ambito dell'indagine sulla corruzione elettorale, l'autorità giudiziaria spezzina ha disposto gli arresti domiciliari per il fratello Filippo, quest'ultimo titolare di alcune aziende di famiglia, gli arresti domiciliari per Raffaele e Mirco Paletti, imprenditori vicini a Matteo Cozzani, amministratori del Grand Hotel di Portovenere, coinvolti per aver dato e promesso utilità a quest'ultimo in cambio di agevolazioni fornite dall'ex sindaco in favore delle loro società. Disposta una misura interdittiva del divieto temporaneo dall'esercizio delle attività imprenditoriali e professionali svolte per altri 6 imprenditori, a vario titolo coinvolti. Dei sei uno è il presidente di Confindustria Nautica, oltre che rappresentante legale della società 'I saloni nautici srl', uno è il direttore commerciale del Salone Nautico, due sono imprenditori genovesi attivi nel settore pubblicitario, uno è il rappresentante legale di una società partecipata dal Comune di Lerici e contestualmente presidente del comitato delle Borgate del Palio del Golfo della Spezia, uno è membro del cda della società di trasporto pubblico partecipata dal Comune della Spezia, rappresentante legale di una società partecipata dalla Camera di commercio della Spezia e vice capo di gabinetto del sindaco di La Spezia.

Corruzione: fra i "regali" a Signorini anche fiches, suite a Montecarlo e massaggi

Ci sarebbero anche soggiorni a Montecarlo, con annessi massaggi e trattamenti estetici, e fiches per giocare al casinò fra le 'utilità' offerte all'ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, attuale ad di Iren, finito in carcere nell'ambito dell'inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti. Secondo quanto emerso dall'indagine della procura di Genova condotta dalla Gdf, l'imprenditore Aldo Spinelli, già patron del Genova e del Livorno ora ai domiciliari, avrebbe procurato a Signorini, 22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso l'Hotel de Paris di Monte Carlo, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinò e servizi extra come servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo e la partecipazione ad eventi esclusivi, come la finale del torneo internazionale di tennis ''Rolex Monte Carlo Masters'' o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42mila euro. 

Legambiente: "Seguiremo da vicino l’andamento di questa inchiesta"

Legambiente ha appreso delle misure cautelari in Liguria che hanno riguardato il presidente della giunta regionale, del capo di gabinetto del presidente e altri soggetti imprenditoriali e non, in merito alle accuse di voto di scambio e corruzione e atti contrari ai doveri di ufficio e, per alcuni casi, di agevolazione dell’attività mafiosa. «Per molti capi di imputazione - commentano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente e Stefano Bigliazzi, presidente regionale di Legambiente sono evidenti le attinenze a problematiche di carattere ambientale e di tutela del territorio, come la questione dei tombamenti portuali a Genova, il consumo di suolo e territorio, le concessioni balneari e gli appalti. Del resto, come denunciamo ogni anno nel Rapporto Ecomafia, le inchieste sulla corruzione sono spesso intrecciate con le vicende ambientali e gli interessi della criminalità organizzata». «Seguiremo da vicino l’andamento di questa inchiesta - concludono Ciafani e Bigliazzi - anche attraverso il nostro Centro di Azione Giuridica nazionale e ci riserviamo di prendere tutte le iniziative possibili che attengono ai nostri compiti statutari»

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Inchiesta di Genova, Iren convoca per oggi Cda straordinario

Iren ha convocato entro il primo pomeriggio di oggi un consiglio di amministrazione straordinario per l'attribuzione temporanea delle deleghe. Lo comunica la societa' dopo l'ordinanza di misure cautelari nei confronti dell'Ad Paolo Signorini. La societa' ricorda che i reati contestati sono riferiti al precedente ruolo di Signorini come presidente dell'Autorita' di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren, che ha gia' attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuita' aziendale.

La procura della Spezia ha emesso una decina di ordinanze di custodie cautelari nei confronti del capo di gabinetto del governatore Toti Matteo Cozzani

La procura della Spezia ha emesso una decina di ordinanze di custodie cautelari nei confronti del capo di gabinetto del governatore Toti Matteo Cozzani per quella che potrebbe essere considerata l'inchiesta 'madre' che ha dato il via, con la trasmissione degli atti, all'inchiesta genovese che ha portato ai domiciliari il governatore, all'arresto dell'ex presidente dell'authority portuale Signorini e dello stesso Cozzani. Le ordinanze sono state eseguite dalla Gdf della Spezia. Disposto anche un decreto di sequestro preventivo per reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione e turbata libertà degli incanti.

Il commento del sindaco di Ventimiglia

"Aspettavamo il presidente Toti, che oggi avrebbe dovuto venire a riconoscere questa iniziativa imprenditoriale, che è anche di verande interesse regionale. Non conosco nel merito le vicende giudiziarie. Sicuramente la giustizia farà il suo corso. Ho fiducia nell'attività della magistratura, sono garantista. Sono certo che le parti coinvolte sapranno chiarire gli aspetti che le riguardano". Lo ha detto il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro (Lega), che stamani attendeva il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per illustrare assieme all'imprenditore Flavio Briatore il progetto del nuovo Twiga, che sorgerà alla Baia Benjamin, un'insenatura della costa a poche centinaia di metri dal confine con la Francia. Su eventuali ripercussioni politiche che potrebbe avere nei prossimi giorni l'arresto di Toti, ha detto: "Mi sembra prematuro fare dichiarazioni".

La reazione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca

"Non so assolutamente nulla, apprendo da voi sinceramente. Mi dispiace moltissimo". Visibilmente sorpreso il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che parlando con i giornalisti a Napoli, a margine dell'evento "La Campania delle Eccellenze", incentrato sull'assistenza psicologica, risponde così a chi gli chiede un commento sull'inchiesta della Dda di Genova che ha portato all'arresto del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

Il commento del presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga

Toti - Figure 7
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Mi sembra che siano usciti pezzi di notizie, quindi con rispetto di questa inchiesta, aspettiamo e vediamo cosa dirà l'inchiesta e soprattutto come si svilupperà. Chiederei a tutti di utilizzare massima cautela perché stiamo parlando di un'inchiesta e non di una condanna". E' il primo commento del presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, alla notizia dell'arresto del governatore della Liguria, Giovanni Toti, con l'accusa di 'corruzione per esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d'ufficio'. "Abbiamo visto casi in passato di persone che sono stati sotto inchiesta, anche presidenti di Regione da destra a sinistra, penso a Errani dell'Emilia-Romagna- continua Fedriga- e dopo il tutto è finito con una sentenza di 'il fatto non sussiste'. Per quello utilizzerei cautela, e chiedo anche ai giornali nazionali di utilizzarla altrettanto, perché utilizzare come una clava ogni inchiesta che si apre è una riduzione della democrazia nel nostro Paese. E' giusto che le inchieste ci siano- precisa il presidente- se si ravvisa un'ipotesi di reato, ma sono ipotesi che devono essere confermate da una sentenza", concluce.

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Giovanni Toti

La reazione del presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi

"Ho assistito ad arresti che si sono trasformati in nulla di fatto. Impariamo a credere all'azione della magistratura e a credere che il principio di presunzione di innocenza c'e' sempre e non a corrente alternata. Ho imparato anche a mie spese che fare i progressi anche mediatici sia un gravissimo errore. Per dieci anni il governatore della Liguria Giovanni Toti ha governato bene. Non ho sentito Toti, mi sembra difficile con indagini in corso ascoltarlo. Ma il Giovanni Toti che conosco sono sicuro non abbia mai commesso quelle cose". Lo dice il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi a margine degli Stati Generali dei Commercialisti.

"Turbato" e preoccupato. Così si definisce il deputato ligure del Pd Luca Pastorino

"Turbato" e preoccupato. Così si definisce il deputato ligure del Pd Luca Pastorino, interpellato in Transatlantico sull'operazione che ha portato all'arresto del governatore Giovanni Toti. Pastorino a caldo dice che "serve tanta cautela" e "garantismo" a fronte di "un'operazione complessiva che si sta anche allargando". "Al netto di Toti stiamo parlando del sistema portuale di Genova e di tanti pezzi importanti della città", al momento "non mi sento di dare giudizi".

Il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni della Giunta regionale ligure

"In base alle notizie apprese il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni della Giunta regionale ligure". Lo dichiara il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale, Fabio Tosi, assieme al collega Paolo Ugolini. "In tutti questi anni abbiamo piu' volte segnalato e denunciato, anche con esposti, diverse operazioni quantomeno discutibili. L'operazione delle Colonie Bergamasche o la vendita dell'ex ospedale di Santa Margherita, oltre alle centinaia di attivita' inerenti a determinate 'sponsorizzazioni' e utilizzo di fondi pubblici. Le notizie non fanno bene alla nostra regione".

Toti - Figure 8
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Il governatore Giovanni Toti si trova ora nella caserma della Guardia di Finanza in Lungomare Canepa, a Genova, assieme al suo avvocato Stefano Savi.

Il governatore Giovanni Toti si trova ora nella caserma della Guardia di Finanza in Lungomare Canepa, a Genova, assieme al suo avvocato Stefano Savi.

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Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

"Il presidente è sereno", parla l'avvocato Savi difensore di Toti

 "Il presidente è sereno, convinto di poter spiegare tutto. La Regione continuerà a lavorare anche in sua assenza. Per quello che abbiamo potuto vedere fino a questo momento, sono tutti fatti a cui possiamo dare una spiegazione nell'ambito di una legittima attività di amministrazione nell'interesse pubblico". Così l'avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, arrestato stamattina per corruzione, parlando con i giornalisti nell'atrio dell'appartamento dove vive il governatore a Genova. "Non si parla di dimissioni- prosegue il legale- si sospende dalla funzione e poi vediamo che cosa succede. Il processo è ancora tutto fare, non basta una misura cautelare. Per i motivi etici, vedremo. Ora leggeremo gli atti e cercheremo di capire come portare elementi difensivi nel miglior modo possibile". Savi, già difensore dell'ex sindaco Marta Vincenzi, conferma che Toti è "molto sereno, molto tranquillo. Vuole affrontare il procedimento spiegando esattamente come possono essere interpretati alcuni fatti". E proprio mentre l'avvocato parla, il governatore esce dal palazzo, accompagnato dalla sua scorta e dalla Guardia di finanza in borghese, che lo fa salire su un'auto che lo attende all'esterno. Prima di partire, il governatore saluta i giornalisti dal finestrino, con una mano.

L'inchiesta che ha portato oggi ai domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti, nasce da una trasmissione di atti per competenza proveniente dalla Procura della Repubblica della Spezia che ha svolto indagini in un procedimento collegato, nell'ambito del quale oggi ''è stata data esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip della Spezia''. Lo spiega la procura di Genova in una nota. 

Gli indizi a carico degli indagati sono stati raccolti attraverso intercettazioni, pedinamenti e osservazione, adottate successivamente alla trasmissione degli atti. L'indagine, inizialmente concentrata su ipotesi di corruzione elettorale, si è successivamente sviluppata su specifiche vicende riguardanti finanziamenti, ritenuti illeciti, per la compagine politica facente capo al presidente della Regione Liguria, erogazioni di varie utilità in favore dell'ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l'individuazione delle determinazioni sollecitate, promesse e adottate dagli indagati pubblici ufficiali a fronte di finanziamenti e utilità ricevuti. Sono in corso perquisizioni disposte dalla Procura di Genova.

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Benifei: "scenario gravissimo"

"È gravissimo lo scenario che si sta delineando in queste ore e che ha portato agli arresti domiciliari per il presidente della Liguria Toti, per l'imprenditore portuale Aldo Spinelli e al carcere per l'ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini, che oggi è amministratore delegato di Iren". A dichiararlo è l'europarlamentare Pd e candidato al Parlamento europeo Brando Benifei, che prosegue: "In attesa di ulteriori informazioni, quello che raccontano i giornali e le comunicazioni della procura è un inquietante e diffuso sistema di corruzione da Genova a La Spezia, con favori, tangenti e rapporti con clan mafiosi. Serve fare chiarezza al più presto per il bene della nostra Regione e dei liguri. Il quadro che emerge suscita profonda preoccupazione".

Iren: "attivate le procedure per garantire piena continuità aziendale"

"Iren ha appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’amministratore delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorità Giudiziaria di Genova. I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova sono riferiti al suo precedente ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren". Così una nota della multiutility controllata dai Comuni di Genova, Torino e Reggio Emilia. Il gruppo - si precisa - ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale: tra queste "la convocazione, entro il primo pomeriggio di oggi, di un cda straordinario per l'attribuzione temporanea delle deleghe" di Signorini, verosimilmente al presidente Luca Dal Fabbro e al vice presidente Moris Ferretti.

Inchiesta di Genova, tra gli indagati anche Moncada consigliere di amministrazione di Esselunga

C’è anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Genova. Per lui è stato disposto «il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale» ed è «accusato di corruzione nei confronti del presidente della Regione Liguria». Come si legge nel dispositivo, al governatore Giovanni Toti e al suo capo di gabinetto Matteo Cozzani viene a loro volta contestato – secondo l’accusa – di «aver accettato la promessa di Francesco Moncada» di «un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12 giugno 2022, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona». A stretto giro è arrivato anche il commento di Esselunga che dichiara che «il proprio management ha sempre agito correttamente ed esprime fiducia nell’operato della magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti».

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Flavio Briatore a Ventimiglia per il Twiga: "Scioccato dalla notizia dell'arresto di Toti"

"E' stato uno choc. L'ho saputo stamattina, mentre venivo qui e mi auguro che tutto si chiarisca, perché in Italia ti condannano subito. Appena succede qualcosa, sei già condannato". Lo ha detto l'imprenditore Flavio Briatore, stamani a Ventimiglia commentando la notizia dell'arresto del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine dell'incontro con il sindaco Flavio Di Muro, durante il quale ha annunciato per metà giugno l'apertura del Twiga alla Baia Benjamin. Toti avrebbe dovuto partecipare, proprio questa mattina, in Comune, all'incontro con il sindaco e Briatore. "Speriamo che si chiarisca tutto - ha poi aggiunto - sono convinto della persona. Conosco Giovanni, credo, da trent'anni. Sono veramente stato scioccato. Pensate che a Genova i pm mi hanno perseguitato per dodici anni, per poi assolvermi. Speriamo si risolva nel più breve tempo possibile".

Inchiesta di Genova, indagato anche editore Maurizio Rossi

Nell'ambito dell'inchiesta per corruzione elettorale è indagato anche l'editore di Primocanale Maurizio Rossi, che sarebbe accusato di finanziamento illecito sotto forma di campagna politica andata in onda sull'emittente televisiva.

In corso perquisizioni nell'abitazione di Toti a Genova

Sono in corso le perquisizioni nell' abitazione genovese di piazza Piccapietra, dove è domiciliato il Governatore della Liguria. Parallelamente alla perquisizione domiciliare in casa di Giovanni Toti, i militari delle Fiamme Gialle stanno perquisendo, su delega della Direzione distrettuale antimafia di Genova, alcuni uffici del consiglio Regionale ligure, tra cui quello del capo di Gabinetto Matteo Cozzani, arrestato con l'accusa di scambio politico mafioso di voti. 

Il Governatore della Liguria ha nominato come avvocato difensore, Stefano Savi, noto penalista di Genova

Giovanni Toti, uscito dal suo appartamento di Genova con la Guardia di finanza, ha detto ai giornalisti presenti "non posso rilasciare dichiarazioni, lo sapete".

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato arrestato insieme all'ex presidente dell'Autorità del sistema portuale Paolo Emilio Signorini, attuale ad e direttore generale di Iren, e all'imprenditore Aldo Spinelli. La direzione distrettuale antimafia della Procura di Genova li accusa di “episodi di corruzione perpetrati in occasione di consultazioni elettorali”, oltre che nell'ambito delle attività portuali. Per il presidente Toti e per Spinelli sono scattati i domiciliari, per Paolo Emilio Signorini la custodia cautelare in carcere.

In tutto sono nove i destinatari delle misure cautelari, eseguite dal comando provinciale della guardia di finanza. Ai domiciliari anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente Toti, accusato di corruzione elettorale, che avrebbe commesso per agevolare l'attività di Cosa Nostra, in particolare il clan Cammarata del Mandamento di Riesi, con proiezione nella città di Genova. Il giudice delle indagini preliminari ha disposto anche il sequestro di oltre 570mila euro per Signorini, Aldo e Roberto Spinelli:  questo denaro sarebbe il frutto degli episodi contestati. A firmare l'atto il procuratore Nicola Piacente.

Toti - Figure 11
Foto Rai News

Secondo l'accusa, il presidente della Regione Toti avrebbe accettato da Aldo e Roberto Spinelli finanziamenti da oltre 74 mila euro, in cambio di vari favori. Tra questi, trasformare la spiaggia di Punta dell'Olmo a Celle Ligure da libera a privata; l'assegnazione a Spinelli di vari spazi, come un'area demaniale in uso ad Autostrade, e gli spazi portuali ex Carbonile Itar e Carbonile Levante. Ancora: velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse.

TgRLiguria

Il terminalista Aldo Spinelli

Soldi per sbloccare pratiche, indagato anche il consigliere di amministrazione di Esselunga

Nell'indagine coinvolta anche Esselunga. Al presidente Toti e al suo capo di gabinetto Cozzani viene contestato di aver accettato la promessa del consigliere di amministrazione di Esselunga, Francesco Moncada, di un finanziamento illecito. Si tratterebbe del pagamento occulto di alcune pubblicità sul pannello esposto su Terrazza Colombo per la campagna elettorale del 2022, a fronte dell'impegno a sbloccare due pratiche di Esselunga, per l'apertura di due punti vendita a Sestri Ponente e a Savona.

A Matteo Cozzani viene contestata anche l'accusa di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all'art. 416-bis.1 c.p. perché, per l'accusa, avrebbe agevolato l'attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova. E' accusato anche di corruzione per l'esercizio della funzione.

La Commissione parlamentare Antimafia ha chiesto l'acquisizione degli atti dell'inchiesta. 

Ansa

Paolo Emilio Signorini, Ad Iren

Soldi, casinò, una borsa Chanel: la procura contesta a Signorini favori e regalie

Molteplici le contestazioni della Procura di Genova all'ex presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale e attuale amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini, accusato di corruzione e condotto in carcere. Il primo fronte corruttivo contestato è quello con l'imprenditore portuale Aldo Spinelli, per cui sono scattati i domiciliari. A fronte della promessa di diversi vantaggi, a Signorini viene contestato di aver promesso a Spinelli: l'accelerazione della pratica in comitato di gestione portuale del rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse per 30 anni; la concessione di spazi nelle aree dell'ex carbonile Enel e il tombamento di Calata Concenter; la concessione di un'occupazione abusiva dell'area dell'ex Carbonile lato levante Nord e Sud. Per questi favori, secondo gli inquirenti, Signorini avrebbe ricevuto una lunga serie di vantaggi a partire dalla consegna di 15.000 euro in contanti. Spinelli avrebbe pagato a Signorini anche 22 soggiorni di lusso a Montecarlo, comprese giocate al casinò, massaggi, un posto esclusivo in spiaggia, e l'ingresso al noto torneo Master 1000 di tennis. Tra le regalie anche fiches per il casinò, una borsa Chanel, un bracciale Cartier in oro. Spinelli avrebbe anche offerto a Signorini un incarico da 300.000 euro all'anno, una volta terminato il mandato dal presidente dell'authority. Infine, Spinelli avrebbe offerto a Signorini la possibilità di disporre di una sua carta di credito durante un viaggio programmato a Las Vegas.

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Foto Rai News
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