Toti ai domiciliari, il gip: interferì in quattro elezioni

12 giorni ago
Toti

ServizioL’inchiesta per corruzione

Sotto la lente le elezioni regionali liguri del 2020. Misure cautelati per altre 9 persone. Nei confronti di Paolo Emilio Signorini, Aldo Spinelli e Roberto Spinelli, il gip ha disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati

di Redazione Roma

7 maggio 2024

Liguria, arrestato il governatore Giovanni Toti

9' di lettura

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Toti è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal gip di Genova in un’inchiesta della Procura guidata da Nicola Piacente relativamente alle consultazioni regionali del settembre 2020. «Non posso rilasciare dichiarazioni, lo sapete» si è limitato a dire il governatore uscendo dal suo appartamento di Genova con la Guardia di finanza per andare nella caserma delle Fiamme gialle.

Gip: Toti ha messo funzione a disposizione

«In occasione e in concomitanza delle quattro competizioni elettorali che si sono susseguite» in 18 mesi «Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione e i propri poteri per favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori». Lo scrive il Gip di Genova nell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del governatore della Liguria e di altri indagati per corruzione.

E ancora. Nei confronti del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, paiono ricorrere le esigenze cautelari per «il pericolo attuale e concreto che l’indagato commetta altri gravi reati della stessa specie di quelli per cui si procede e, in particolare, che possa reiterare, in occasione delle prossime elezioni, analoghe condotte corruttive, mettendo la propria funzione al servizio di interessi privati in cambio di utilità per sé o per altri» scrive sempre il gip per il quale «tali esigenze cautelari sono desumibili, essenzialmente, dalle modalità stesse della condotta dalle quali traspare una evidente sistematicità del meccanismo corruttivo», come si legge nel provvedimento di oltre 650 pagine

Le intercettazioni: «risolta pratica tuo figlio, ora ci serve una mano»

Giovanni Toti, per aver «risolto» una pratica edilizia sempre relativa al complesso immobiliare di Punta dell’Olmo di interesse di Aldo e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali, in data 15 febbraio 2023 «chiedeva e otteneva da Aldo Spinelli la promessa di un ulteriore finanziamento». È quanto si legge nelle 654 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Gip di Genova, Paola Faggioni, che ha portato agli arresti domiciliari per corruzione anche il presidente della Regione Liguria. «Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa di Celle... ora facciamo la pratica, si può costruire... l’abbiamo risolto stamattina. Quando mi inviti in barca? Così parliamo un po’ ora che ci sono le elezioni, c’abbiam bisogno di una mano...», dice Toti nelle intercettazioni. «Quando vuoi! Dimmi te quando vuoi... Vieni tutti i giorni, io sono in barca», risponde Spinelli.

Spinelli avrebbe dato 15.000 euro in contanti a Paolo Emilio Signorini il 14 luglio 2022; nel periodo compreso dal 31 dicembre 21 al 12 marzo 2023, avrebbe procurato a Signorini 22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso l’Hotel de Paris di Monte Carlo, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinò e servizi extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo e la partecipazione ad eventi esclusivi, quali la finale del torneo internazionale di tennis “Rolex Monte Carlo Masters” o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42.000 euro, nonché fiches per effettuare puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo, una borsa Chanel (regalo destinato a terzi). Il 31 dicembre 2021 un bracciale in oro marca Cartier del valore di 7.200 euro (regalo destinato a terzi).

Sempre nel 2022 nell’avere l’imprenditore offerto a Signorini un incarico con retribuzione pari a 300.000 euro all’anno una volta terminato il mandato quale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale,. A Signorini viene contestato anche di aver ricevuto da Mauro Vianello (titolare del 54,19% delle quote dell’impresa Santa Barbara, attiva nel settore degli affari concernenti i trasporti e le comunicazioni e specializzata nei servizi di Prevenzione, Vigilanza e Primo Intervento Antincendio nell’ambito del porto di Genova), a fronte di un provvedimento che disponeva l’aumento della tariffa oraria per le prestazioni del servizio integrativo della Società Santa Barbara S.r.l, il pagamento della fattura datata 27/06/2022 dell’importo di oltre 6 mila euro emessa a favore di Paolo Emilio Signorini dall’impresa incaricata dell’organizzazione del banchetto nuziale della figlia di Signorini, un Apple watch del valore di 439 euro, un soggiorno nell’appartamento di proprietà di Vianello dal 3.8.2022 al 10.8.2022, messo a disposizione dall’imprenditore alla moglie e alla figlia di Paolo Emilio Signorini.

Corruzione, in corso esecuzione ordinanze anche alla Spezia

Oltre all’ordinanza della procura di Genova relativa ad un’indagine per corruzione elettorale in cui è coinvolto Toti, c’è un’altra inchiesta in corso alla Spezia che ha portato, secondo quanto si apprende ad una serie di misure cautelari. Gli indagati, in qualche modo collegati all’inchiesta madre nel capoluogo ligure, sarebbero una decina.

M5s chiede le dimissioni della giunta Liguria

Immediate le reazioni politiche. «In base alle notizie apprese il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni della Giunta regionale ligure. In tutti questi anni abbiamo più volte segnalato e denunciato, anche con esposti, diverse operazioni quantomeno discutibili. L’operazione delle Colonie Bergamasche o la vendita dell’ex ospedale di Santa Margherita, oltre alle centinaia di attività inerenti a determinate ”sponsorizzazioni” e utilizzo di fondi pubblici. Le notizie non fanno bene alla nostra regione». Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini. “L’inchiesta è appena uscita, ci sono fatti precisi e gravi accuse”, il presidente Toti “ne tragga le conseguenze per tenere le istituzioni al riparo” aggiunge il leader del Movimento Giuseppe Conte. “Questi arresti confermano una cosa che stiamo dicendo da tempo e su cui politica e media fanno finta di nulla: c’è un problema di questione morale, di corruzione, di contaminazione tra politica e affari, c’è un tariffario da Nord a Sud” per i voti che si comprano con “10,20 euro fino a 50 euro. Non possiamo far finta di nulla, è una ferita gravissima alla democrazia” aggiunge Conte.

Crosetto: «Su Toti non capisco, soldi presi regolarmente». Tajani: «Si è colpevoli solo al terzo grado di giudizio»

A sostegno del governatore ligure il ministro della Difesa Guido Crosetto: «Ho l’abitudine di leggere le carte, e quando ho letto le contestazioni a Toti non ho ben capito. Tutti pensano che sia stata messa in arresto una persona che ha preso dei soldi per se stesso. Quando poi si scopre che li ha presi regolarmente denunciandoli per una campagna elettorale diventa difficile capire come faccia ad essere un corrotto. Si è autodenunciato con i soldi della campagna elettorale?». «Sono garantista, per me una persona è colpevole soltanto quando è condannata in terzo grado di giudizio. Lo sono per le persone di area del centrodestra che possono essere coinvolte come per quelle di area del centrosinistra. Sono convinto che Toti farà di tutto per dimostrare la propria innocenza, l’estraneità alle accuse che lo riguardano. Voglio essere ottimista e fiducioso per lui» dichiara il leader di Forza Italia Antonio Tajani. Morde il freno anche il governatore leghista del Friuli: «Direi a tutti di usare la massima cautela” su quanto emerso finora dall’inchiesta che ha coinvolto il presidente della Liguria, Giovanni Toti, “perché stiamo parlando di un’inchiesta e non di una condanna” dice Massimiliano Fedriga.

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