Vasco Rossi al Vittoriale: «Dai cantautori ho imparato il concetto di ...

13 giorni ago
Vasco Rossi

diValerio Morabito

«Quando scrivo - ha risposto il komandante - devo essere in una dimensione senza tempo e cerco di dare parole alle armonie senza usare la razionalità, ma cogliendo la mia parte inconscia»

Berretto e maglietta nera, puntuale come ad un concerto, alle 17 Vasco Rossi ha fatto il suo ingresso in un Anfiteatro gremito. A presentarlo il presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri che ha ringraziato le autorità intervenute tra le quale il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il Prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà e il Questore Eugenio Spina. 3 - dice il cantautore - e non sono abituato a ricevere premi culturali. Ogni anno vengo in una località segreta qui vicino (scherza, ndr.) e spesso ho camminato intorno al Vittoriale ammirandolo dall'esterno». 

Poi ha allontanato il paragone con Gabriele D'Annunzio. «Lui era un comandante vero - racconta Vasco Rossi - e io invece non lo sono. Questo appellativo me l'ha dato una mia amica modenese. Più che altro ho sempre avuto intorno collaboratori validi come Diego Spagnoli». Giordano Bruno Guerri ha chiesto al cantautore come scrive un testo di una canzone. «Quando scrivo  - ha risposto il komandante - devo essere in una dimensione senza tempo e cerco di dare parole alle armonie senza usare la razionalità, ma cogliendo la mia parte inconscia». «I mie non sono versi ragionati - prosegue - e quando arrivo alla fine della canzone per me è un miracolo e provo una soddisfazione enorme. Ho imparato dai cantautori il concetto di poesia. Credo che la canzone d'autore sia quella che fa riflettere, riesce a comunicarti sensazioni forti, di tristezza e sofferenza». 

E' un Vasco Rossi che prova a nascondersi quello che si racconta nell'Anfiteatro con vista lago di Garda, ma a sottolineare la vena poetica del cantautore è stato Giordano Bruno Guerri: «Quando scrivi sei fresca come l'aria è una invenzione poetica. Fare poesia vuol dure usare parole comuni e farne testi non comuni». «Il mio pubblico si emoziona nelle canzoni che racconto, ma io non leggo dentro loro, ma dentro me stesso. Questo vuol dire che tutti abbiamo le stesse difficoltà, sofferenze ed emozioni». 

Prima di ricevere il quindicesimo premio del Vittoriale degli Italiani, Vasco Rossi, su invito di Giordano Bruno Guerri, ha recitato "La pioggia nel pineto" di Gabriele D'Annunzio. Poi, concedendosi al pubblico come durante un concerto, ha salutato i fans tra selfie e autografi sulle note di "Alba chiara". 

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17 aprile 2024 ( modifica il 17 aprile 2024 | 20:42)

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