Hellas Verona, sequestro preventivo della partecipazione azionaria ...

20 Dic 2023
Verona Calcio

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La Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo della quota (pari al 100%) che la società Star Ball Srl detiene nel club, il cui proprietario risulta indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale

di Enrico Miele

20 dicembre 2023

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3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, su delega della Procura felsinea, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip, riguardante la partecipazione azionaria della società Star Ball Srl, pari al 100%, nel club Hellas Verona Fc (che milita in Serie A). Il provvedimento cautelare, scrive la Gdf, scaturisce da indagini condotte a seguito del fallimento di una Spa «già proprietaria della suddetta e integra partecipazione azionaria». Gli accertamenti condotti avrebbero evidenziato «episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative» dell’Hellas Verona dalla società fallita alla Star Ball Srl, «anch’essa riconducibile al medesimo imprenditore», cioè il patron del club, Maurizio Setti, che risulta indagato per bancarotta fraudolenta patrimoniale.

Setti: «Sequestro è schermaglia giudiziale con Volpi»

La vicenda del sequestro «non riguarda il patrimonio dell’Hellas Verona Fc, che non viene toccato» ma «si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il gruppo societario di Maurizio Setti e il gruppo societario di Gabriele Volpi». Così in una nota il club commenta l’operazione della Gdf di Bologna - anticipata da Radiocor - sul sequestro preventivo della partecipazione azionaria pari al 100% che la società Star Ball Srl detiene nel club Hellas Verona Fc. È lo stesso club a spiegare come siano state sequestrate le partecipazioni sociali nell’Hellas Verona di proprietà di Star Ball Srl, società di Maurizio Setti che le aveva acquistate da HV7 Spa (che a sua volta le aveva acquisite da H23 Spa). Maurizio Setti e Star Ball Srl «sono sereni e tranquilli, perché sono convinti di poter dimostrare, anche in quest’occasione, la correttezza, legittimità e liceità del loro operato e la carenza dei presupposti del sequestro» e «hanno, quindi, dato mandato ai loro legali di agire immediatamente per impugnare il sequestro preventivo».

Ma vicenda «non riguarda il patrimonio dell’Hellas Verona»

Nel 2020, ricostruisce il club, le società HV7 e H23 (riconducibili sempre a Setti) furono dichiarate fallite dal Tribunale di Bologna su istanza del gruppo Volpi, «che è l’unico soggetto a vantare di essere loro creditore. Non ci sono altri sostanziali creditori di HV7 e di H23. Entrambi i fallimenti furono revocati dalla Corte di appello di Bologna». La revoca del fallimento di HV7 è stata definitivamente dichiarata poi dalla Corte di cassazione il 26 ottobre scorso. La Cassazione ha così confermato la pronuncia della Corte di appello di Bologna, «rilevando che il gruppo Volpi non ha provato di essere creditore di HV7».

HV7 – da cui Star Ball Srl acquistò le partecipazioni in HV – è, quindi, tornata operativa e in attività. La conferma o revoca del fallimento di H23 è, invece, ancora sottoposta al giudizio della Corte di Cassazione. Secondo il club, a quel punto la Procura di Bologna «allarmata dalle notizie di stampa (peraltro del tutto infondate) circa la possibile vendita da parte di Star Ball Srl delle partecipazioni sociali in HV, ha ritenuto opportuno, su istanza dei legali del gruppo Volpi, sequestrarle in via preventiva» ma l’avrebbe fatto «solo per il caso in cui, in futuro, il fallimento di H23 dovesse essere dichiarato in via definitiva e si dovesse poi discutere circa la liceità della cessione delle partecipazioni sociali fatta in passato da H23 Spa».

Già in passato, conclude la nota dell’Hellas, «il gruppo Volpi aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball Srl, che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di Cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento, che ebbe ampia risonanza mediatica, si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal gip su istanza della stessa Procura».

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