Italia, che disastro: perde con la Norvegia e saluta gli Europei

Italia Under 21

Finisce 1-0 per i nostri avversari: gli Azzurrini deludono e la rete dell'"italiano" Botheim ci rimanda subito a casa

Pietro Scognamiglio

28 giugno - MILANO

Ancora una volta, sulla carta siamo forti ma torniamo presto a casa. La corsa azzurra all’Europeo U21 finisce contro la Norvegia, che ci batte sotto la pioggia di Cluj grazie a un gol sbilenco di Botheim (centravanti della Salernitana che in Serie A ha segnato una sola volta in 28 presenze). La beffa arriva dalla classifica avulsa: Francia prima nel gruppo D con 9 punti, Svizzera, Italia e Norvegia a quota 3. A parità di differenza reti, si qualifica la Svizzera per il maggior numero di gol segnati (4) negli scontri diretti tra le tre squadre a pari punti: l’Italia si ferma a 3, la Norvegia a 2. Salta così per gli Azzurrini non solo la qualificazione ai quarti di finale, ma anche il vero grande obiettivo di entrare tra le prime quattro per tornare all’Olimpiade. E finisce con amarezza anche il ciclo in panchina di Paolo Nicolato, destinato a lasciare la guida dell’U21.

EQUILIBRIO

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Nicolato cambia due interpreti rispetto all’undici scelto con la Svizzera: Lovato prende il posto di Pirola al centro del terzetto difensivo, in mezzo al campo torna Ricci da mezzala sinistra (al posto di Bove) e Tonali va fare il play. Inchiodata a zero punti in classifica ma teoricamente ancora in corsa per la qualificazione, la Norvegia si presenta più propositiva rispetto alle due precedenti uscite: Smerud disegna un 4-3-3 in cui lì davanti, oltre a Botheim, c’è anche Ceide che conosciamo bene dopo un’annata al Sassuolo. L’approccio azzurro è comunque vivace e la prima notifica arriva al 13’, con una bella palla di Rovella dalla trequarti per il colpo di testa sporco di Pellegri. Poco dopo si iscrive alla partita anche Gnonto: bello strappo a puntare l’area, prima di perdere il tempo per il tiro. L’Italia tiene mediamente più alto del solito il terzetto difensivo, finendo però per rischiare sul passaggio orizzontale di Jatta per Ceide che viene anticipato da un ottimo recupero di Rovella. Anche se il ritmo non decolla, un lampo azzurro arriva su un’altra palla alle spalle della difesa (evidentemente, soluzione provata): Parisi va a cercare l’incursione di Rovella, sulla ribattuta arriva al volo Ricci che mira la porta centrando però la sagoma di un avversario. L’ultimo squillo del primo tempo al 40’: bel cross da destra di Bellanova, Tonali aggredisce il primo palo e prolunga di testa per Gnonto, anticipato con reattività dal portiere Klaesson.

CHE BEFFA

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C’è da rimanere sempre concentrati e la dimostrazione è il gran tiro di Evjen a inizio ripresa, con ottima risposta di Carnesecchi. Un’altra progressione palla al piede di Gnonto semina scompiglio tra le linee norvegesi, ma Willy – acciaccato dopo un colpo preso nel primo tempo – grazia Klaesson calciando sull’esterno della rete. E’ il momento dei primi cambi: la Norvegia aggiunge qualità con Bobb e Nusa e passa 4-2-3-1, mentre Nicolato rivoluziona l’attacco (Cambiaghi e Colombo per Gnonto e Pellegri). Il nuovo assetto norvegese, però, paga subito: Nusa punta da destra Ricci e mette un pallone forte dentro l’area, Carnesecchi sfiora nel provare a liberare, ma il suggerimento raggiunge comunque Botheim (65’) che trova la porta pur calciando male. Siamo sotto e virtualmente eliminati. L’Italia si butta avanti con un paio di ripartenze – la Norvegia cercava un altro gol – e ci aggrappiamo alle soluzioni da palla inattiva, ma ci si mette anche la sfortuna più nera: solito angolo di Tonali, Cancellieri prolunga per Cambiaghi che si butta a peso morto e colpisce incredibilmente la traversa. A mezzo metro dalla porta. Le prestazioni nelle tre partite probabilmente avrebbero meritato più dei soli tre punti conquistati, ma cinque gol subiti sono evidentemente troppi. Delusione, enorme.

SVIZZERA-FRANCIA 1-4

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Nell’altra partita la Francia piazza il poker alla Svizzera e blinda il primo posto a punteggio pieno: nei quarti di finale giocherà domenica 2 luglio, sempre a Cluj, contro l’Ucraina. Come detto, la Svizzera – pur travolta – festeggia la seconda piazza e ringrazia la classifica avulsa: a Bucarest, sabato, sfiderà la Spagna. La Francia la sblocca al quarto d’ora con i suoi talenti offensivi: rigore conquistato da Cherki (scatenato in dribbling) e trasformato con freddezza dall’attesissimo Gouiri, primo gol all’Europeo. Il pari arriva però al 35’ ed è frutto di una bella azione: cambio gioco offensivo da destra a sinistra, velo determinante di Imeri e assist di Amdouni per Ndoye (al secondo gol, dopo quello all’esordio contro la Norvegia). Dopo 20’ del secondo tempo la Francia torna avanti sfruttando un regalo: prima costruzione svizzera approssimativa, pallone scippato da Barcola che chiede il triangolo e va a chiuderlo in porta per il 2-1. Da questo momento i Bleus dilagano: tris di Cherki entrando in area in slalom, poker di Caqueret su assist di Barcola per il definitivo 4-1. Gol subiti che per la Svizzera, paradossalmente, non fanno male: per determinare il secondo posto conta infatti solo quanto accaduto negli scontri diretti tra le squadre a tre punti. Svizzera 4 gol segnati, Italia 3, Norvegia 2.

28 giugno 2023 (modifica il 28 giugno 2023 | 23:42)

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