Madrid: Arnaldi da applausi, ma passa Medvedev

12 giorni ago

Atp

Matteo Arnaldi gioca la 20ma partita in carriera in un Masters 1000. Dopo un gran primo set, subisce la rimonta di Medvedev, numero 4 del mondo come lo era Ruud un anno fa quando l'azzurro ha completato la sua prima vittoria contro un Top 10

Arnaldi - Figure 1
Foto SuperTennis

27 aprile 2024

Il diritto di Matteo Arnaldi a Madrid (Foto Grana/FITP)

Un anno dopo aver celebrato qui la sua prima vittoria contro un Top 10, Matteo Arnaldi si è trovato di fronte una sfida altrettanto complessa alla Caja Magica, al secondo turno del Mutua Madrid Open (montepremi € 9,249,713), per la sua ventesima partita in carriera in un Masters 1000. Dopo un gran primo set, ha subito però la rimonta di Daniil Medvedev, numero 4 del mondo oggi come lo era Casper Ruud un anno fa, quando il sanremese giocò la partita della vita e firmò la prima vittoria in carriera contro un Top 10. Il moscovita si è imposto 26 64 64 nonostante 10 vincenti in meno (11 contro 21). Il russo, in campo come atleta neutrale, ha vinto nove punti in più ed è risultato superiore sia negli scambi brevi sia in quelli più lunghi.

Arnaldi, numero 36 del mondo, ha subito la terza sconfitta in altrettanti confronti diretti dopo le sfide a Dubai e in Canada, sul duro. Nella sfida di Toronto, rivelano i dati Tennis Viz, l'azzurro ha scelto una strategia più offensiva e ha giocato particolarmente bene di rovescio (8,4 la qualità media in quel match in una scala da 1 a 10), ma si è scontrato contro un avversario capace di vincere il 49% di punti negli scambi in cui si è trovato in difesa.

 Sulla terra battuta, superficie su cui Medvedev ha vinto solo uno dei suoi 20 titoli in carriera, agli Internazionali BNL d'Italia 2023. Arnaldi invece può vantare sulla terra la sua percentuale di vittorie più alta nel circuito ATP (57,1%) sia nei Challenger (63,6%). E ha ottenuto tre delle sue quattro vittorie nei Masters 1000 sul rosso proprio a Madrid.

Arnaldi - Figure 2
Foto SuperTennis

Medvedev, finora imbattuto nei match d'esordio in stagione, ha raggiunto le 20 vittorie nel circuito ATP per l'ottava stagione di fila e a rinnovare una buona tradizione contro gli italiani. Ha infatti vinto 21 delle 26 partite giocate contro gli azzurri dal 2019. Le uniche cinque sconfitte sono quelle subite contro Jannik Sinner.

Matteo Arnaldi a Madrid (Foto Grana/FITP)

Medvedev supera Arnaldi: la cronaca

Un suo passante da applausi, due doppi falli e un gratuito di rovescio di Medvedev consentono ad Arnaldi di firmare il primo break della partita (3-1). Continua a giocare una partita di alto livello il sanremese, che conferma il vantaggio e sale 5-2 con una splendida combinazione palla corta-pallonetto al volo e il primo ace del match.

Arnaldi, che pure si è salvato da sotto 0-40 nel terzo game, gioca un primo set praticamente perfetto e alla prima occasione firma il secondo break che gli vale il primo set. I numeri raccontano di una superiorità netta dell'azzurro che ha chiuso secondo i dati ATP con otto vincenti all'attivo contro 1, con quasi la metà dei gratuiti (6 contro 11) e 4 punti in più vinti negli scambi brevi (16-12).

L'inizio del secondo set sembra seguire le evoluzioni del primo. Arnaldi tocca vette sublimi, come il rovescio lungolinea con conseguente volée in contropiede da applausi con cui si guadagna una palla break non sfruttata nel secondo game.

Arnaldi - Figure 3
Foto SuperTennis

Medvedev, pur partendo sempre molto lontano in risposta, gradualmente guadagna campo e fa valere la sua capacità fuori dal comune di trasformare la difesa in attacco, che aveva già fatto la differenza nell'ultimo scontro diretto in Canada. Al ligure bastano tre errori di diritto per perdere un pesante turno di battuta e ritrovarsi sotto 3-2, poi 4-2. Il moscovita, campione in carica agli Internazionali BNL d'Italia, impone una pressione crescente. Significativa la spinta con il primo colpo dopo il servizio o la risposta, particolarmente con il rovescio.

Un rovescio di Matteo Arnaldi a Madrid (Foto Grana/FITP)

Arnaldi non riesce a ribaltare l'andamento del set e inizia il terzo di nuovo in salita, subito con un break da recuperare dopo il primo turno di battuta. L'azzurro non si disunisce, accetta la sfida anche sulla diagonale sinistra, sbaglia poco ma incide anche poco: offre a Medvedev palle profonde sì ma ad altezze costanti, e per il moscovita alla distanza diventa più facile contrastare un tennis geometrico ma via via più prevedibile. 

Non molla un centimetro, il sanremese, nemmeno quando si ritrova al servizio a un punto dalla sconfitta: servizio esterno, voléé nell'angolo opposto e primo match point cancellato. Medvedev però non concede chances di rientro. A Matteo Arnaldi resta una prestazione di spessore da cui ripartire con tante certezze.

Déjà-vu Cobolli contro Jarry

Flavio Cobolli, 21enne numero 64 del mondo, incontra per la terza volta il cileno Nicolas Jarry, 28enne numero 23 ATP. Il cileno ha vinto il primo confronto, nelle qualificazioni a Gstaad nel 2022. Impossibile da dimenticare la loro sfida più recente, l'unica nel main draw di un torneo del circuito maggiore, all'Australian Open, conclusa con la prima vittoria in un major del romano. Così raccontava la partita per SuperTennis Dario Castaldo. "Flavio, alla sua seconda presenza nel tabellone principale di uno Slam è stato all’altezza del compito. Un compito reso ancora più complicato dal caldo e dalla presenza di alcune decine di tifosi cileni scalmanati. Cobolli ha accettato la sfida e l’ha vinta, proprio quando sembrava aver dato fondo a tutte le risorse. 6-4 3-6 6-3 2-6 7-5 il punteggio di un incontro durato 4 ore e qualche secondo, nel quale il nipote di Jaime Fillol è stato avanti 5-3 nel set decisivo, ha servito per il match sul 5-4, è stato a due punti dal traguardo ed è stato penalizzato dopo che l’ennesima pallina gli era scivolata dalla tasca".

Arnaldi - Figure 4
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"Per me si trattava del primo vero 3 su 5… quello con Alcaraz non lo conto … era la prima volta che mi confrontavo con questa regola e credo di averla gestita al meglio. Sono molto contento di come ho affrontato le difficoltà, e sono state tante. Sinceramente pensavo di averla persa, ma sul cambio del 5-4 ho guardato il mio team e ho visto che ancora ci credeva e mi incitava. Ho subito cambiato idea, ho provato a dare tutto… hanno avuto ragione” ha spiegato allora in conferenza stampa.   

Chi vince affronterà Roberto Bautista Agut (86 ATP) o Karen Khachanov (17) che ha perso solo tre volte all'esordio in un torneo sulla terra battuta dal 2022 e ha sempre battuto lo spagnolo sul rosso. Bautista, ex Top 10 e semifinalista a Wimbledon, nei Masters 1000 vanta una finale persa a Shanghai. Alla Caja Magica oggi punta alla vittoria numero 100 in carriera nei main draw ATP sulla terra battuta, e la prima contro un Top 20 su questa superficie dal 2014 quando superò Fabio Fognini, allora numero 15, a Stoccarda.

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