L'Italia chiede l'arresto del magnate austriaco Renè Benko
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Il fondatore del gruppo Signa è finito poco meno di un anno fa sulla stampa internazionale per un mega crac. Benko si è quindi presentato presso la direzione della Polizia di Innsbruck: è stato ascoltato ma è rimasto a piede libero. Nel frattempo in Italia sono state arrestate altre persone, tra cui Heinz Peter Hager di Bolzano e il sindaco di Riva del Garda, Cristina Santi. Tutti si trovano agli arresti domiciliari. Al momento sono 9 le persone arrestate e 77 indagate.
La Procura distrettuale di Trento ha emesso un mandato d'arresto per il magnate austriaco René Benko, fondatore del gruppo Signa, finito poco meno di un anno fa sulla stampa internazionale per un mega crac. Nel frattempo in Italia sono state arrestate altre persone, tra cui Heinz Peter Hager di Bolzano e il sindaco di Riva del Garda, Cristina Santi. Tutti si trovano agli arresti domiciliari. Al momento sono 9 le persone arrestate e 77 indagate.
Benko si è quindi presentato presso la direzione della Polizia (Polizeidirektion) di Innsbruck a seguito dell'ordine di arresto: è stato ascoltato ma è rimasto a piede libero. L'avvocato di Benko, Norbert Wess, ha detto, "nessun mandato d'arresto europeo sarà eseguito contro il signor Benko che continuerà a cooperare pienamente con tutte le autorità nazionali e internazionali ed è fiducioso che qualsiasi accusa contro di lui sarà errata".
Carabinieri e finanzieri sono entrati negli uffici del Municipio del capoluogo altoatesino, in quelli dove lavora il noto commercialista Heinz Peter Hager in piazzetta della Mostra, della Signa Holding in piazza Walther, la società succursale della Signa Austria che era stata fondata dal magnate austriaco di Innsbruck e che ora è impegnata nella costruzione del centro commerciale e polifunzionale 'Waltherpark'. Successivamente i militari hanno effettuato accertamenti in alcuni uffici della Provincia Autonoma di Bolzano