Le espulsioni più veloci della storia del calcio
Il rosso a Gregore, quando la finale di Copa Libertadores era iniziata da appena un minuto, non è certo il più veloce nella storia del calcio. C’è chi ha impiegato pochi secondi a farsi cacciare (anche in Serie A), chi detiene il primato nella Coppa del Mondo, chi è entrato (dalla panchina) e uscito senza nemmeno toccare un pallone (ma l’avversario sì). E poi c’è un record inglese impossibile da battere...
Espulso dopo 64 secondi, e non in una partita qualsiasi: era la finale di Copa Libertadores e il centrocampista Gregore del Botafogo decide di entrare con il piede altissimo sul volto di Fausto Vera e, di conseguenza, anche nella storia del calcio. Ci entra da protagonista negativo, ma al termine della partita ha la fortuna di festeggiare ugualmente (dopo le prevedibili scuse alla squadra): i suoi compagni, in 10 per tutto il match, hanno ugualmente vinto la finale contro l’Atletico Mineiro.
Immediatamente in Sudamerica ci si è chiesti: quella di Gregore è l’espulsione più veloce nella storia della Libertadores? O c’è chi ha fatto… “meglio”? Anche perché c’è un piccolo “giallo” attorno al suo rosso, con gli statistici che hanno fornito differenti “tempi” riguardo la prestazione di Gregore: c’è chi parla di 30 secondi, chi di 50, chi di un minuto… Facciamo chiarezza: il fallo di Gregore arriva dopo 33 secondi dal fischio d’inizio. L’arbitro, l’argentino Facundo Tello Figueroa, ferma immediatamente il gioco perché Vera rimane a terra sanguinante a una tempia: il rosso pare scontato ma in realtà il direttore di gara non l’ha ancora estratto. Anche perché è impossibilitato a farlo, subito accerchiato dai giocatori di entrambe le squadre: chi per protestare e chi per provare a difendere il compagno. Dopo 50 secondi (ecco il perché della seconda versione) la sua decisione è chiara: dal taschino estrae il rosso e, tenendolo ancora “nascosto” va a cercare nella mischia il responsabile del fallaccio. Impiega oltre 10 secondi a raggiungerlo, e finalmente al minuto 01:04 (64 secondi) riesce a sventolarglielo sotto il naso. Come tempo “ufficiale” consideriamo questo, dunque. Ma senza il parapiglia è ipotizzabile che avremmo potuto avere un miglior “record”
Naturalmente il rosso di Gregore detiene il record per quanto riguarda le finali, ma nella storia del torneo (uno dei più "caldi" al mondo) si piazza “solo” al terzo posto. Chi “meglio” di lui, dunque, in Libertadores? Nel 2014 il colombiano Alejandro Bernal dell’Atletico Nacional fu espulso dopo appena 27 secondi: anche in questo caso, impresa dei suoi compagni, che pareggiarono 2-2 con il Nacional dopo essere andati sotto 2-0 in una partita di fase a gironi. Secondo gradino del podio per José Jorge González del Rosario Central, espulso dopo 30 secondi contro l’Huracan (che vinse 4-0: nessuna impresa) nel 1974. In ogni caso, dunque, Gregore sarebbe stato terzo. Da segnalare anche i 70 secondi fatti registrare da Kléber del Cruzeiro nel 2010, nella gara di ritorno dei quarti di finale contro il São Paulo: ad oggi il rosso più veloce nelle partite a eliminazione diretta
E nella storia del calcio in generale? Esistono espulsioni più veloci? La risposta è sì. Ad alcuni è bastata proprio una manciata di secondi. Partiamo dalla nostra Serie A. Il record, dall’inizio della gara, è di Mattia De Sciglio, all’epoca al Milan: espulsione diretta dopo 42 secondi a partire dal fischio d’inizio nella partita del 3 maggio 2015 contro il Napoli per un fallo da rigore su Hamsik. Se invece consideriamo anche i giocatori subentrati, c’è chi ha impiegato meno a passare dalla panchina alla doccia degli spogliatoi, passando rapidamente per il campo. Il record della serie A è di Giuseppe Lorenzo del Bologna, espulso dopo 10” dal suo ingresso in campo quando colpisce Apolloni del Parma con una gomitata al volto in occasione di un corner, il 6 dicembre 1990. Seguono Migliaccio (Atalanta, 32 secondi) e Kean (Juventus, 40 secondi)
* da subentrato
Da segnalare, tra i portieri, Massimo Taibi quando giocava nel Piacenza, espulso al 4° minuto della gara del 1° ottobre 1995 contro l'Atalanta. Partita folle, finita 2-0 per l’Atalanta con 2 autoreti (di Piovani dopo 5’ e Rossini dopo 50’) e 4 espulsi in tutto: Taibi (4’) del Piacenza, Montero (26’) e Valentini (83’) dell’Atalanta, Polonia (85’) del Piacenza. Ma allargando ai portieri di tutto il mondo, nessuno come Kevin Pressman dello Sheffield che nel 2000 contro il Wolverhampton impiegò 13 secondi per toccare un pallone fuori area con le mani. Ed è subito rosso.
Il record del rosso più veloce nella storia dei Mondiali appartiene all’uruguayano José Batista, espulso dopo 53 secondi nell’edizione del 1986. Nella terza partita del girone contro la Scozia entrò durissimo su Gordon Strachan. Squalificato per gli ottavi, dove l’Uruguay fu eliminato, il suo Mondiale si chiuse lì.
Tra i big, in un big match, spiccano i 38 secondi trascorsi in campo da Steven Gerrard il 22 marzo 2015, nella partita tra Liverpool e Manchester United. Il capitano dei Reds, entrato dopo l’intervallo, reagisce con un brutto pestone a un fallo di Herrera quando la ripresa è iniziata da pochi secondi: rosso diretto per lui e Liverpool (battuto 1-2 ad Anfield) in 10 per tutto il secondo tempo
Restando in Inghilterra, ma tra i dilettanti, va segnalato David Pratt, espulso dopo 3” dal fischio d’inizio della partita tra Chippenham Town e Bashley, per un fallaccio su Chris Knowles. Eppure, anche in questo caso non è record. Il primato, praticamente imbattibile, l’ha stabilito l’attaccante nordirlandese Keith Gillespie in una partita di Premier League tra il suo Sheffield United e il Reading, il 20 gennaio 2007: zero secondi dal momento del suo ingresso in campo, da subentrato. Come è possibile? Gillespie fu espulso per una gomitata rifilata a Hunt, circa 20 secondi dopo essere entrato in campo. Tuttavia, essendo stato espulso prima che la palla tornasse in gioco, per le statistiche risulta che rimase in campo… per zero secondi.