Intesa Sanpaolo entra in SevenData, finanzia Irr Solar e si accorda ...
Intesa Sanpaolo conferma il suo appoggio alle Pmi italiane e all’economia italiana. La banca guidata da Carlo Messina è entrata nel capitale di SevenData, società milanese che offre soluzioni per l'analisi, il targeting e l'engagement di clienti e prospect basate sui Big Data e sull'intelligenza artificiale, con una quota del 4,84%.
I conti 2022 di SevenDataLa mossa segue gli aumenti di capitale da 2,7 milioni di euro che hanno comportato l'allargamento della compagine azionaria di SevenData con l'ingresso di investitori di peso. Quindi, è scattato il diritto per Intesa Sanpaolo di convertire il finanziamento e la banca ha deciso di entrare nel capitale. Nel 2022 SevenData ha sfiorato quota 7 milioni di euro di ricavi, +10% rispetto al 2021, con circa 1,5 milioni di ebitda (+49%) e con una base clienti ormai vicina alle 1.000 unità (+15%).
Leggi anche: Intesa Sanpaolo, il ceo Messina: siamo il player più importante d’ItaliaDa un finanziamento convertito in azioni a un altro finanziamento. Infatti, Intesa Sanpaolo ne ha sottoscritto uno a favore di Irr Solar Alba, società controllata da Italian Renewable Resources, veicolo di investimento specializzato nelle energie rinnovabili, per un importo pari a 17,5 milioni. Prevede l'erogazione di risorse finalizzate a ottimizzare un portafoglio di cinque impianti fotovoltaici operativi dal 2011 e localizzati in Puglia, con una capacità installata totale pari a 5 MW. La divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, ha così confermato il proprio impegno nel settore fotovoltaico a supporto di un modello economico-produttivo sostenibile.
Accordo con Confartigianato Asti per sostenere crescita PmiRientra in quest’ottica l’accordo di collaborazione siglato con Confartigianato-Associazione Artigiani della Provincia di Asti volto a promuovere gli investimenti delle Pmi associate e ad accompagnarle nel rilancio. Attraverso l'iniziativa Crescibusiness, piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale che si rivolge in particolare alle micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dell'artigianato, Intesa Sanpaolo ha riservato interventi per la liquidità, finanziamenti garantiti e soluzioni evolute per i pagamenti digitali. Garantita fino al primo trimestre 2024 anche la gratuità del canone per le nuove richieste di carte "credit" aziendali.
E con Piva Group sulla ricessione di 29 milioni di crediti fiscaliInfine, a supporto dell'economia italiana nell'acquisto dei crediti fiscali, Intesa Sanpaolo e Piva Group hanno siglato un accordo per la ricessione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e al superbonus per un valore fiscale pari a 29 milioni. Grazie al modello sviluppato in collaborazione con Deloitte, l’istituto di credito ha acquistato a oggi oltre 18 miliardi di crediti fiscali, coprendo quasi il 50% del mercato degli acquisti degli intermediari finanziari. Intesa Sanpaolo ha sottoscritto contratti di ricessione per un controvalore di 7,7 miliardi, liberando capacità fiscale immediatamente messa a disposizione. «Grazie a questo accordo miriamo a supportare molte piccole imprese italiane, intervenendo sul periodo di incertezza che queste stanno vivendo e rafforzando i loro rapporti commerciali e interbancari», sottolinea Alessandro Piva, ceo di Piva Group. In borsa il titolo Intesa Sanpaolo sottoperforma come le altre banche italiane il mercato (-0,52% l’indice Ftse Mib) e perde l’1,38% a 2,214 euro. (riproduzione riservata)