Allarme dagli Stati Uniti: "L'attacco iraniano avverrà oggi, 100 droni ...

12 Apr 2024

La guerra di Gaza, giorno 188

Netanyahu riunisce il consiglio di sicurezza israeliano. L'esercito messo in stato di allerta. L'appello di Biden all'Iran: "Non attacchi Israele". " Raid israeliani su Nuseirat: feriti giornalisti

Iran - Figure 1
Foto Rai News

L'appello di Biden all'Iran, non attacchi Israele

Joe Biden ha rivolto un appello all'Iran a non attaccare Israele dopo aver avvertito che c'è il rischio di un'offensiva a breve. "Ci dedichiamo alla difesa di Israele. Sosterremo Israele, aiuteremo a difendere Israele e l'Iran non ci riuscirà", ha detto Biden ai giornalisti.

I Paesi contrari ai viaggi in Iran e Israele

Si allunga la fila dei Paesi che hanno avvertito i propri cittadini a non recarsi in Iran, Israele, Libano e Cisgiordania fino a nuovo ordine alla luce della minacciata ritorsione della Repubblica islamica contro lo Stato ebraico per l'attacco del 1 aprile al consolato di Teheran a Damasco. Dopo Francia, Gran Bretagna, Canada e Australia, anche l'India si è unita al coro in considerazione della "situazione prevalente nella regione".    

Gli Stati Uniti hanno limitato ai propri dipendenti in Israele e alle loro famiglie i viaggi personali al di fuori di Tel Aviv, Gerusalemme e Be'er Sheva a causa della situazione. Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, un attacco iraniano e' possibile nelle prossime 24-48 ore e Israele ha già annunciato che a sua volta risponderà con un raid contro la Repubblica islamica

Regno Unito sconsiglia viaggi in Israele, si teme l'attacco dell'Iran

Si rafforza l'allerta del Foreign Office britannico sui rischi legati ai viaggi in Israele, oltre che nei territori palestinesi, con riferimenti non solo al conflitto nella Striscia di Gaza, ma anche - da ieri -all'esplicito timore di un possibile "attacco dell'Iran" contro lo Stato ebraico, in risposta al recente raid sul consolato di Teheran a Damasco. Lo si legge sul sito ufficiale del governo del Regno Unito. L'indicazione del ministero degli Esteri sconsiglia ai sudditi di Sua Maestà di viaggiare in tutta la Striscia di Gaza, nelle zone israeliane meridionali adiacenti e in tutta la Cisgiordania. Nonché in Israele del nord nella fascia entro 5 chilometri dal confine con il Libano (dove pesa pure la minaccia attribuita alla milizie sciite libanesi filo-iraniane di Hezbollah), nell'area contesa delle fattorie di Sheba ed entro mezzo chilometro dal confine con la Siria; oltre che in una quindicina di comunità dell'Alta Galilea già fatte sgomberare per ragioni precauzionali dalle autorità israeliane.

Scontri in Cisgiordania durante le ricerche di un ragazzo israeliano scomparso

Ci sono stati violenti scontri in Cisgiordania, dove da alcune ore si sono perse le tracce di un adolescente, figlio di coloni: almeno un palestinese è morto e 18 sono rimasti feriti nell'assalto a un villaggio palestinese. 

Mentre erano in corso le ricerche del ragazzo - uscito con un gregge e non tornato a casa - vicino all'avamposto di Malachei Shalom, un gruppo di coloni, infuriati, ha preso d'assalto il villaggio di al-Mughayyir, vicino a Ramallah. I filmati hanno mostrato auto e case incendiate, mentre i soldati israeliani cercavano di riprendere il controllo della situazione.

I palestinesi hanno raccontato all'agenzia Wafa che i coloni hanno usato proiettili veri contro di loro, oltre a lanciare pietre, e a danneggiare decine di case e automobili.

Tajani sente il ministro iraniano, appello alla moderazione

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato al telefono con l'omologo iraniano Hossein Amir-Ambdollahian, sullo sfondo delle rinnovate tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco al consolato di Teheran a Damasco. Nel colloquio, a quanto si apprende, Tajani ha rivolto un forte appello alla moderazione all'Iran, sottolineando che una rappresaglia contro Israele provocherebbe una contro reazione dello Stato ebraico. E questo potrebbe innescare un conflitto ancora più largo e pericoloso per tutti gli stati della regione. L'Italia chiede all'Iran di lavorare al contrario per ridurre la tensione e tornare al confronto politico.

La telefonata di Tajani si inserisce nello sforzo in atto a livello internazionale per evitare l'allargamento del conflitto in Medio Oriente dopo l'attacco subito dalla sede consolare iraniana a Damasco. In tale quadro, vari ministri della regione (Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Iraq e Turchia) hanno avuto colloqui telefonici con il collega iraniano, così come alcuni ministri europei e occidentali. Da ultimi il britannico David Cameron, l'australiana Penelope Ying-Yen Wong e la tedesca Annalena Baerbock, che hanno rivolto un forte richiamo alla moderazione. Anche gli Stati Uniti hanno trasmesso un ulteriore messaggio di dissuasione a Teheran, tramite l'Oman

Israele: 'giusta scelta Ue sulle sanzioni ad Hamas e Jihad'

La decisione della Ue "manda un chiaro messaggio: quelli che uccidono, bruciano, violentano e abusano dei corpi di bambini, ragazze, donne e uomini commettono atrocità contro l'umanità: ne pagheranno il prezzo". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz che ha salutato le sanzioni Ue contro le ali militari di Hamas, Jihad islamica e la Nukheba, responsabili dell'attacco del 7 ottobre e dei crimini commessi

Usa, minaccia dall'Iran contro Israele è reale

"La minaccia dall'Iran contro Israele è ancora presente, reale e credibile. Gli Stati Uniti faranno di tutto per aiutare gli israeliani a difendersi". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti

Gallant: "Pronti a difenderci insieme a nostri partner"

"Siamo pronti a difenderci sul territorio e in aria, in stretta cooperazione con i nostri partner. Sappiamo come rispondere". Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant al termine dell'incontro con il generale Michael Kurilla capo del Comando centrale Usa (Centcom). "I nostri nemici pensano di poter separare Israele egli Usa ma - ha aggiunto - è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Stiamo fianco a fianco". "Sono certo che il mondo vede il vero volto dell'Iran: l'organismo terroristico che incita attacchi terroristici in tutto il Medio Oriente e finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e ora minaccia anche lo Stato di Israele"

Raid su Gaza, un giornalista della Tv turca gravemente ferito e un altro in modo lieve

Israele: "Sirene di allarme nel nord al confine col Libano"

Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare. Le sirene non suonavano da 48 ore.

Gaza, amputato un piede al reporter di Trt ferito nell'attacco a Nuseirat

Sami Shehadeh, reporter dell'emittente Trt, ha subito l'amputazione del piede dopo essere stato ferito oggi in un attacco israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Faceva parte di un gruppo di giornalisti, tra cui il corrispondente di Trt Arabi Sami Berhum, che è stato colpito mentre raccontava gli attacchi israeliani. Il direttore generale della TRT, Zahid Sobaci, ha denunciato l'attacco che ha ferito i giornalisti, affermando che Israele è andato oltre ogni “limite morale, legale o umanitario”.

reuters

I giornalisti di Gaza feriti si sono precipitati in ospedale per essere curati

Fonti americane alla Cbs: "L'attacco iraniano contro Israele avverrà oggi: 100 droni e decine di missili"

L'attacco iraniano contro Israele  avverrà oggi. È quanto hanno rivelato due fonti americane alla Cbs, secondo cui oltre 100 droni e decine di missili bombarderebbero  obiettivi militari all'intero del Paese, per rappresaglia all'attacco  israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco, costato la vita a un importante generale dei Pasdaran.    

Berlino: "Evitare viaggi in Iran Israele, territori palestinesi e Libano"

Il ministero degli Esteri tedesco ha chiesto ai cittadini di evitare i viaggi in Iran, Israele, Libano e Territori palestinesi. Lo ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri tedesco in conferenza stampa a Berlino. Nel sito del ministero si legge anche la richiesta ai cittadini tedeschi che si trovano in Iran di lasciare il Paese. 

Israele: "Colpito comandante Hamas"

Le forze armate israeliane hanno reso noto oggi di aver ucciso un comandante di Hamas ritenuto responsabile di attacchi contro i convogli di aiuti a Gaza. Secondo gli israeliani, Mohammed Abdullah Ridwan ha ordinato attacchi contro i convogli che trasportavano aiuti nel villaggio di Jabalia nel nord del territorio palestinese, per poter sequestrarli. La morte di Ridwan è stata confermata da fonti sanitarie controllate da Hamas che contestano le affermazioni di Israele, affermando che il capo della polizia di Jabalia è stato responsabile della protezione della consegna di aiuti. 

Netanyahu condurrà una riunione di sicurezza per discutere delle minacce iraniane

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha indetto per il pomeriggio una "valutazione della sicurezza" nel mezzo dei preparativi per un attacco iraniano. Alla riunione sono stati invitati - secondo i media -sia il ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz, sia quello della difesa, Yoav Gallant. Il portavoce dell'esercito Daniel Hagari ha confermato che l'Idf "è in alto allarme".

Israele: "I primi camion di aiuti entrano dal nuovo valico a nord"

Per la prima volta, camion con aiuti umanitari sono entrati nel nord della Striscia dal nuovo valico aperto dall'esercito israeliano che si aggiunge a quello di Erez. Lo ha fatto sapere il portavoce militare che i camion -scortati dai soldati israeliani - portano alcuni generi di pronto soccorso, compresi quelli alimentari con l'obiettivo di "aumentare l'aiuto per l'enclave palestinese, soprattutto al nord". In precedenza i camion sono stati sottoposti a "severi" controlli di sicurezza al valico di Kerem Shalom. 

Media: giornalisti feriti in raid israeliano su Nuseirat

Alcuni giornalisti, tra cui quello del  canale turco Trt in arabo, sono rimasti feriti in un raid israeliano  sul campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti sanitarie all'agenzia di stampa turca  Anadolu. L'IDF israeliana rende noto che prosegue l'operazione mirata contro Hamas e altri gruppi armati palestinesi nel centro della Striscia di Gaza, alla periferia del campo di Nuseirat. La 401a Brigata corazzata della 162a Divisione, la Brigata di fanteria Nahal e altre unità hanno ucciso diversi uomini armati oggi nell'area, in combattimenti ravvicinati e richiedendo attacchi aerei. L'IDF afferma che le truppe hanno individuato e distrutto un lanciarazzi sotterraneo, insieme ad altri lanciatori innescati. Le truppe hanno anche fatto irruzione in diversi siti appartenenti a gruppi armati nell'area, individuando attrezzature appartenenti alla Jihad islamica palestinese. In tutta la Striscia di Gaza, l'aeronautica israeliana ha colpito più di 60 obiettivi solo ieri. Secondo l'IDF, gli obiettivi includevano lanciarazzi, edifici in cui erano radunati uomini armati e altre infrastrutture. Il 215° reggimento di artiglieria ha bombardato numerosi siti come parte del sostegno alle truppe di terra che operano nel centro di Gaza. 

Wafa: "29 morti dopo raid Israele su una casa a Gaza City". Raid anche a Nuseirat

L'agenzia palestinese Wafa ha riferito che "oltre 29 persone sono state uccise e altre decine in un raid aereo su una casa a Gaza". Secondo la stessa fonte la casa è quella "della famiglia Al-Tatabibi, nella zona di Al-Sidra, nel quartiere di Al-Daraj nel centro di Gaza City". La Wafa ha poi riportato di raid anche a Nuseirat. 

Ansa

Operazione militare israeliana nel campo profughi di Al Nusairat a sud di Gaza City, 12 aprile 2024

Media: "Molti israeliani cancellano i viaggi dei figli per Pasqua"

Molti genitori in Israele hanno cancellato la registrazione dei loro figli nei viaggi delle organizzazione giovanili durante le prossime festività della Pasqua ebraica. Lo ha riferito il sito Ynet collegando la decisione ai timori di una reazione dell'Iran per l'uccisione di un generale dei Pasdaran in un raid a Damasco, attribuito a Israele. 

Gaza, i bambini costruiscono giochi con le macerie durante l'Eid al-Fitr

Berlino: "Liberare gli ostaggi per arrivare a una tregua a Gaza"

"Gli ostaggi devono finalmente essere liberati, solo cosi si arriverà a una tregua". Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, rispondendo a una domanda sulla situazione in Medioriente.

Il presidente turco Erdogan: "Israele pagherà anche per figli di Haniyeh"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato l'uccisione di alcuni membri della famiglia del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ribadendo che Israele pagherà per i crimini contro l'umanità commessi. Nella tarda sera del 10 aprile il leader turco aveva telefonato ad Haniyeh per porgere le condoglianze in seguito alla morte di tre figli e quattro nipoti di quest'ultimo, colpiti da un bombardamento israeliano nella Striscia di Gaza. La telefonata tra i due è stata oggetto di un video circolato sui social in cui Haniyeh parla al telefono con Erdogan in viva voce, mentre un interprete traduce la telefonata dal turco all'arabo. 

Media: "Hamas non intende proseguire i negoziati"

“Hamas non intende proseguire i negoziati per l'accordo”. Lo hanno riferito - riporta Ynet - funzionari di Hamas al quotidiano libanese al-Akhbar considerato vicino ad Hezbollah. Secondo le fonti, "la leadership di Hamas ha informato i  mediatori di non essere interessata ad ulteriori discussioni sull'accordo, finché non ci saranno progressi nelle sue richieste per la fine della guerra e il ritiro dell'esercito dalla striscia di Gaza". 

Financial Times: Israele ha vietato l'espatrio ai soldati in vista di un possibile attacco dell'Iran

L'esercito israeliano ha vietato ai suoi membri di viaggiare all'estero senza permesso in vista dell'atteso raid iraniano. Le autorità israeliane si preparano ad una possibile risposta iraniana all'attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco avvenuto il primo aprile. Il giornale "Financial Times" ha citato una fonte diplomatica anonima che ha affermato che gli Stati Uniti hanno messo in guardia l'Iran dall'attaccare strutture o individui americani. Washington ha anche messo in guardia dall'usare l'attacco israeliano come pretesto per un'ulteriore escalation nella regione. Washington ritiene possibile un attacco diretto dell'Iran contro Israele e ha informato i suoi alleati che la vendetta contro Israele promessa dall'Iran potrebbe essere imminente.

La Francia ai propri cittadini: "Evitare viaggi in Iran, Israele, Libano e Territori palestinesi"

La Francia chiede ai propri cittadini di evitare "in modo imperativo" viaggi in Iran, Libano, Israele e Territori Palestinesi per il "rischio di un'escalation militare". L'avviso, che è stato diffuso dal Quai d'Orsay dopo una riunione d'emergenza presieduta dal ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné, esorta quindi ad evitare questi viaggi "nei prossimi giorni", senza un riferimento alla possibilità di un attacco dell'Iran come rappresaglia per il raid israeliano sul consolato di Teheran a Damasco. 

Protesta vicino Gaza per il rilascio degli ostaggi

Centinaia di israeliani stanno marciando nei pressi del kibbutz Urim, nel sud a ridosso di Gaza, per chiedere il rilascio degli oltre 100 ostaggi ancora nelle mani di Hamas.

Lo slogan della manifestazione contro Hamas - anche in previsione dell'imminente Pasqua ebraica - sono le parole della Bibbia “Lascia andare il mio popolo”. Ogni dimostrante - hanno riferito i media - ha in mano delle carte con i numeri che rappresentano i 189 giorni in cui gli ostaggi sono prigionieri, insieme alle foto dei rapiti. Alcuni dei manifestanti indossano sacchi di juta come gli schiavi ebrei in Egitto prima dell'Esodo.

Sanità di Gaza: sale a 33.634 il bilancio dei morti da inizio guerra

Almeno altre 89 persone sono state uccise negli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime dall'inizio della guerra ad almeno 33.634, secondo gli ultimi dati del ministero della Sanità di Gaza. 76.214 sono invece finora i feriti.

Al Jazeera: forze israeliane colpiscono una casa a Gaza, 25 morti

Aerei israeliani hanno colpito una casa nel centro di Gaza City, uccidendo 25 persone. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che nell'attacco, in un quartiere del centro cittadino, sono rimaste ferite decine di persone.

Cina: "Gli Usa svolgano un ruolo costruttivo in Medio Oriente"

La Cina, condannando l'attacco di Israele all'ambasciata iraniana a Damasco, ha sollecitato gli Usa a svolgere un "ruolo costruttivo" in Medio Oriente.

Lo ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi nella telefonata avuta con l'omologo americano Antony Blinken, secondo la portavoce del ministero di Pechino, Mao Ning. "La Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della questione del Medio Oriente e contribuirà a raffreddare la situazione. Gli Usa, in particolare, dovrebbero svolgere un ruolo costruttivo", ha osservato Mao nel briefing quotidiano.

Israele conferma l'eliminazione del capo della sicurezza a Jabalia

L'esercito israeliano ha confermato la morte di Mohamed Abdallah Ridwan, responsabile delle operazioni di sicurezza interna a Jabalia, nel nord di Gaza, accusato di aver ordinato ai miliziani armati di Hamas di "prendere il controllo dei camion degli aiuti umanitari". 

Ridwan è stato ucciso in un raid aereo condotto ieri contro la sua abitazione nel nord dell'enclave palestinese. "La sua eliminazione riduce la capacità di Hamas di attaccare e di prendere il controllo degli aiuti umanitari nell'area di Jabalia", ha affermato l'esercito in un comunicato.

Fonti palestinesi hanno identificato in Ridwan il direttore del centro di polizia di Jabalia al Nazlh e capo del comitato di sicurezza degli aiuti nel nord della Striscia.

Wafa: sono due i palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania

Due palestinesi sono stati uccisi durante scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di al-Fara a Tubas (vicino Nablus) in Cisgiordania. Lo ha riferito - con fonti della Mezzaluna Rossa - l'agenzia Wafa che ha identificato uno dei due uccisi in Muhammad Issam Shahmawi mentre del secondo non si ha ancora il nome. L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione.

Palestinese ucciso durante scontri con l'Idf nel campo profughi in Cisgiordania

Un palestinese di 22 anni è stato ucciso negli scontri con l'esercito israeliano, l'Idf, nel campo profughi di al-Fara, vicino alla città di Tubas, nel nord-est della Cisgiordania. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa citata dal quotidiano Haaretz.

Esercito Usa distrugge missile balistico sul mar Rosso

Le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno distrutto un missile balistico antinave lanciato dallo Yemen sul Mar Rosso dalle aree controllate dai terroristi Houthi. Non sono stati segnalati feriti o danni alle navi in transito. "Queste azioni - si legge in un post su X - sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per le navi mercantili, degli Stati Uniti e della coalizione".

Distruzione a Khan Younis dopo il ritiro delle truppe israeliane (video)

Wsj: "Israele si prepara a un attacco dell'Iran in 24-48 ore"

Israele si sta preparando a un attacco diretto dall'Iran nelle prossime 24-48 ore. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali l'attacco colpirà il territorio di Israele. Secondo le fonti del Wall Street Journal i piani di attacco sarebbero in fase di discussione, ma non è stata presa alcuna decisione definitiva. L'Iran ha minacciato pubblicamente di vendicarsi per un attacco avvenuto la settimana scorsa a Damasco, in Siria, che ha ucciso alti ufficiali militari iraniani, tra cui un membro di alto livello della Forza Quds, l'elite del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. Tra le ipotesi sottoposte alla Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, c'è un attacco con missili a medio raggio contro infrastrutture israeliane. Nel mirino potrebbero anche esserci le alture di Golan o addirittura Gaza, per evitare di colpire lo Stato ebraico all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Un altro piano allo studio è un attacco a un'ambasciata israeliana, in particolare una in un Paese arabo, per lanciare il messaggio che i rapporti diplomatici con Israele hanno un costo.

Austin a Gallant: "Sostegno Usa di fronte alle minacce iraniane"

Il Segretario della Difesa Lloyd Austin ha parlato oggi con il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant "per ribadire il ferreo sostegno degli Stati Uniti alla difesa di Israele di fronte alle crescenti minacce provenienti dall'Iran e dai suoi delegati regionali". Lo ha reso noto il segretario stampa del Pentagono, ricordando "il messaggio inequivocabile del presidente Biden al primo ministro israeliano Netanyahu".

Gli Stati Uniti limitano i movimenti dei propri diplomatici in Israele

Gli Stati Uniti hanno annunciato la restrizione dei movimenti del proprio personale diplomatico in Israele per motivi di sicurezza, in seguito ai timori di rappresaglie iraniane per un attacco attribuito a Israele in Siria. Secondo un avviso pubblicato dall'ambasciata statunitense a Gerusalemme, "come misura precauzionale, i dipendenti del governo statunitense e i loro familiari non sono autorizzati a viaggiare al di fuori delle aree di Tel Aviv, Gerusalemme e Beersheva fino a nuovo avviso". Il personale governativo statunitense è tuttavia autorizzato "a transitare tra queste tre aree per viaggi personali". L'ambasciata non ha fornito alcuna spiegazione per questo avviso, che arriva a più di sei mesi dall'inizio della guerra a Gaza tra Israele e Hamas palestinese, ma ha sottolineato che "il contesto di sicurezza rimane complesso e può cambiare rapidamente a seconda della situazione politica e degli eventi recenti".

Fonti Usa al Wall Street Journal: "La maggior parte degli ostaggi potrebbe essere morta"

La maggior parte degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre scorso potrebbe essere morta. Lo dicono al Wall Street Journal fonti americane, secondo cui "funzionari israeliani ed americani ritengono che il numero dei morti potrebbe essere più alto" rispetto ai 34 ostaggi confermati dalle Forze di difesa israeliane. Secondo le fonti americane, tra i 129 che sarebbero ancora nelle mani di Hamas alcuni sarebbero rimasti uccisi durante i raid israeliani a Gaza, altri per malattia, comprese le ferite riportate durante il loro rapimento il 7 ottobre scorso.

Leggi di più
Notizie simili