Israele all'Onu: "Condannate l'Iran". Teheran: "È stata autodifesa ...

15 Apr 2024

La guerra di Gaza, giorno 192

Tel Aviv: abbattuto il 99% dei droni iraniani, non ci sarà una nostra reazione immediata. Il G7 chiede di non acuire le tensioni, oggi vertice dei ministri UE

Iran - Figure 1
Foto Rai News

AP

Iran attacca Israele

Wsj: lancio non riuscito per metà dei missili iraniani su Israele

Media: ripresi i voli negli aeroporti di Teheran

L'agenzia di stampa iraniana Tasnim afferma che gli aeroporti della capitale Teheran hanno ripreso i voli lunedì alle 6 di stamattina ora locale. Gli scali Imam Khomeini e Mehrabad avevano sospeso le loro operazioni in seguito all'attacco dell'Iran a Israele.

Comando centrale Usa: distrutti ieri 80 droni e 6 missili lanciati da Iran e Yemen

"Tra il 13 e il 14 aprile le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), supportate dai cacciatorpediniere del comando europeo degli Stati Uniti, hanno ingaggiato e distrutto con successo più di 80 veicoli aerei senza equipaggio di attacco unidirezionale e almeno sei missili balistici destinati a colpire Israele provenienti dall'Iran e dallo Yemen". Lo riferisce lo stesso Centcom in un post su X.

"Ciò include un missile balistico sul suo veicolo di lancio e sette Uav distrutti a terra nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, sostenute dall’Iran, prima del loro lancio. Il continuo comportamento senza precedenti, sconsiderato dell’Iran mette in pericolo la stabilità regionale e la sicurezza degli Stati Uniti e delle forze della coalizione. Il Centcom rimane nella posizione di sostenere la difesa di Israele contro queste pericolose azioni dell'Iran. Continueremo a lavorare con tutti i nostri partner regionali per aumentare la sicurezza regionale", si legge nel comunicato pubblicato sulla piattaforma social.

L'analisi di Alessandro Politi sui rischi di un conflitto generale in Medio Oriente

Biden parla della situazione mediorientale con il re di Giordania Abdullah II

"Ho parlato oggi con Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania della situazione in Medio Oriente. Abbiamo concordato di rimanere in contatto nei prossimi giorni mentre continuiamo a monitorare la situazione. Abbiamo anche discusso dei nostri sforzi per aumentare l'assistenza umanitaria fondamentale a Gaza". Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden su X.

Il punto sulla situazione con Eric Salerno, giornalista ex corrispondente da Israele

Oggi in Israele riaprono le scuole

Oggi riapriranno le scuole in Israele. Lo ha annunciato l'esercito israeliano dopo la chiusura dovuta al massiccio attacco missilistico da parte dell'Iran. Dopo aver valutato la situazione, "è stato deciso di riprendere le attività didattiche in tutto il Paese" anche se con "restrizioni" nella zona di confine con il Libano e nelle città vicine alla Striscia di Gaza, ha dichiarato il portavoce dell'esercito Daniel Hagari sul social network X. Israele aveva annunciato la chiusura delle scuole per due giorni, la cancellazione degli asili e delle escursioni, oltre a restrizioni sui raduni.

La riunione del Consiglio di sicurezza ONU nel servizio di Laura Pepe da New York

Guterres all'ONU: "C'è pericolo di un conflitto devastante, bisogna disinnescare le tensioni"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha messo in guardia la comunità internazionale sull'aggravarsi del conflitto, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza durante una riunione sull'attacco del fine settimana dell'Iran a Israele. "Né quella regione né il mondo possono permettersi altre guerre", ha detto Guterres al Consiglio di Sicurezza, aggiungendo che "il Medio Oriente è sull'orlo del baratro". "I popoli della regione stanno affrontando il pericolo reale di un devastante conflitto su larga scala. Ora è il momento di disinnescare e di smorzare le tensioni", ha aggiunto, invitando alla "massima moderazione".

Accordo tra Casa Bianca e Congresso Usa sugli aiuti a Israele e Ucraina

Il leader della maggioranza del Senato degli Stati Uniti, Chuck Schumer, ha dichiarato domenica che è stato raggiunto "un consenso" tra la Casa Bianca e i leader del Congresso per approvare l'invio di aiuti sia a Israele che all'Ucraina dopo una telefonata con il presidente Joe Biden. 

Biden ha parlato con Schumer, il presidente della Camera Mike Johnson e i leader della minoranza Hakeem Jeffries e Mitch McConnell domenica delle tensioni in Medio Oriente dopo l'attacco dell'Iran a Israele. "C'è stato un consenso sul fatto che dobbiamo aiutare Israele e l'Ucraina adesso. Speriamo di poter risolvere la questione la prossima settimana", ha dichiarato il leader democratico in una conferenza stampa a New York. Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti supplementari per Israele e Ucraina lo scorso febbraio, ma Johnson non l'ha portato al voto della Camera. Anche il leader repubblicano ha fallito due volte nell'approvare fondi per Israele. "Il modo migliore per aiutare Israele a ricostruire la sua capacità anti-missile e anti-drone è quello di approvare immediatamente questo aiuto supplementare", ha detto Schumer. Johnson ha dichiarato al programma "Sunday Morning Futures" che proverà di nuovo questa settimana a far approvare i fondi. L'accordo tra Democratici e Repubblicani arriva dopo che sabato l'Iran ha lanciato più di 300 droni, missili e missili balistici su Israele, nel primo attacco di questo tipo dal suolo iraniano.

L'Iran all'ONU: "Non vogliamo una guerra con gli Usa, risponderemo se attaccati"

Amir Saeid Iravani, rappresentante permanente della Repubblica islamica dell’Iran, ha difeso l’attacco contro Israele come risposta all’attacco aereo sul suo consolato a Damasco il 1° aprile. "L'Iran non cerca una escalation, o una guerra nella regione, non vogliamo ingaggiare una guerra con gli USA nella regione". E ha ribadito che Teheran utilizzerà il suo diritto di rispondere in modo proporzionato se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l’Iran.

L'Iran all'ONU: "Il nostro attacco è stato autodifesa, Israele ha colpito una sede diplomatica e ucciso 30mila palestinesi"

"L'attacco è stato condotto come forma di autodifesa, in linea con l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. È stata un'azione necessaria, proporzionata e diretta solo contro obiettivi militari". Lo ha detto il rappresentante permanente dell'Iran alle Nazioni Unite, Amir-Saeid Iravani, nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

"L'inviolabilità delle sedi diplomatiche era stata violata dall'attacco di Israele al nostro consolato in Siria", ha aggiunto. "Ci sono due pesi e due misure. Il Consiglio di Sicurezza non ha condannato l'attacco contro il nostro consolato in Siria". "Le cause profonde di questa situazione sono chiare a tutti, Israele ha provocato oltre 30mila vittime civili a Gaza, questo regime atroce ha provocato vittime anche tra gli operatori umanitari. E' un genocidio contro la popolazione palestinese", ha aggiunto. "Questo regime atroce ha commesso una serie di reati brutali contro le nostre persone, nostri funzionari, scienziati e civili. Hanno anche sabotato le nostre infrastrutture".

"Vogliamo esercitare moderazione e l'abbiamo fatto, ma Israele deve rispondere delle sue azioni e delle sue atrocità. Anche il Consiglio di Sicurezza deve assumersi le sue responsabilità contro questa minaccia alla pace, servono misure punitive contro Israele, affinché rispetti i suoi obblighi rispetto alle risoluzioni dell'Onu". "Non cerchiamo di favorire l'escalation di questa guerra, bisogna allentare le tensioni. Non c'è nessuna guerra per procura in questa regione", ha aggiunto.

Israele all'ONU: "Condannate l'attacco iraniano"

"L'attacco dell'Iran va condannato. È stato un atto di grande escalation che potrebbe trascinare tutto il mondo in una guerra. È un attacco senza precedenti". Lo dice Gilad Erdan, rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite, nel corso della riunione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

L'Iran all'Onu: "Non vogliamo la guerra con gli Stati Uniti"

"L'Iran non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l'Iran, i suoi cittadini, o la sua sicurezza e i suoi interessi, l'Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu Saed Iravani al Consiglio di Sicurezza. 

Hamas propone una nuova bozza accordo con tregua di 6 settimane

Hamas ha presentato ai mediatori un accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi in cui chiede a Israele di osservare una tregua di sei settimane prima di avviare uno scambio con i detenuti palestinesi nelle carceri  israeliane. 

Secondo quanto riferisce il quotidiano ebraico Haaretz, la proposta è stata presentata dopo che il gruppo ha rifiutato l'accordo mediato dagli Stati Uniti nella tarda serata di ieri. Nella proposta, Hamas chiede che Israele cessi tutte le operazioni a Gaza e si ritiri dalle aree urbane per sei settimane, consentendo ai palestinesi sfollati di tornare a nord. Solo dopo gli ostaggi verrebbero rilasciati, con una proporzione di 30 detenuti per ogni prigioniero, un netto rialzo rispetto alla proporzione di 1 a 3 valida fino all'ultimo scambio. Richiede inoltre che per ogni soldato catturato siano rilasciati 50 prigionieri palestinesi - 30 dei quali condannati all'ergastolo. Hamas sostiene che utilizzerà le settimane di pausa nelle ostilità per localizzare gli ostaggi e accertare in quali condizioni si trovano. Israele ha precedentemente respinto richieste simili definendole "deliranti" e il numero di prigionieri palestinesi richiesti da Hamas è stato un punto critico in diversi precedenti cicli di negoziati.

Guterres alle Nazioni Unite: "Siamo sull'orlo del tracollo"

"Condanno con fermezza l'escalation rappresentata dall'attacco su larga scala dell'Iran a Israele. La carta delle Nazioni Unite proibisce l'uso della forza contro l'integrità di ogni Stato. Bisogna tornare indietro dall'orlo del tracollo in cui ci troviamo". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

"Nè la regione mediorientale nè il mondo possono permettersi un'altra guerra", ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, chiedendo - durante un Consiglio di sicurezza convocato dopo l'attacco dell'Iran contro Israele - "la massima moderazione". "Il Medio Oriente è sull'orlo del precipizio. Le popolazioni della regione si trovano ad affrontare il pericolo reale di un conflitto devastante e diffuso. Questo è il momento di allentare la tensione", ha insistito Guterres.

L'ajatollah Khamenei: "Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani"

"Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina". Lo ha scritto in ebraico su X la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, pubblicando un video di droni iraniani che, durante l'attacco di ieri notte, sorvolano la spianata delle moschee a Gerusalemme e vengono intercettati.

Israele: "Al momento non estenderemo le operazioni militari"

"Al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari". Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulla volontà o meno di reagire all'attacco dell'Iran. "Siamo pronti, stiamo monitorando tutti i teatri nella regione e valutiamo ogni scenario, ma al momento non intendiamo estendere le nostre operazioni militari. Il nostro ruolo è salvaguardare gli israeliani", ha spiegato il portavoce dell'esercito. "Rimaniamo in allerta, abbiamo approvato piani offensivi e difensivi, continueremo a proteggere lo Stato di Israele e costruire un futuro più stabile per la regione. L'Iran non è una minaccia solo per Israele ma per tutta la regione", ha aggiunto Hagari.

Fonti mediche a Gaza: Israele spara contro palestinesi in viaggio verso Nord, 5 morti

L'esercito israeliano spara contro palestinesi che stavano cercando di tornare nel nord della Striscia di Gaza causando cinque morti. Lo riferiscono fonti mediche di Gaza, come riporta il quotidiano Haaretz.

Il ministro del gabinetto di guerra Gantz: "L'Iran pagherà un prezzo nei modi e nei tempi opportuni"

"Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell'Iran ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. 

"L'incidente non è finito - ha aggiunto - l'alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati". Poi ha sottolineato che Israele non ha ancora portato a termine "i suoi compiti: il ritorno delle persone rapite e l'eliminazione delle minacce per gli abitanti del nord e del sud". 

New York Times: Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato su richiesta di Biden

Il primo ministro israeliano Benjamin  Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato a quello  subito dall'Iran nella notte dopo essere stato dissuaso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo scrive il New York Times,  sottolineando che diversi membri del gabinetto di guerra avevano  chiesto a Netanyahu di rispondere subito. Ma la mancanza di gravi  danni in Israele e il colloquio tra Biden e Netanyahu hanno fatto sì  che la rappresaglia non avesse luogo nell'immediato. 

Oggi riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'UE

 "In seguito agli attacchi iraniani contro Israele, martedì ho convocato una riunione straordinaria dei ministri degli Affari Esteri dell'Unione europea". Lo ha annunciato su X l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell. "Il nostro obiettivo è contribuire alla riduzione della tensione e alla sicurezza della regione", ha detto Borrell.

Il Papa: "In Medio Oriente si fermi la spirale di violenza"

"Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull'aggravamento della situazione in Israele a causa dell'intervento da parte dell'Iran", così il Papa al Regina Coeli: "Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande. Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto". 

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