Il presidente della Corea del Sud parla in tv al Paese - Ansa
Precipita la crisi in Corea del Sud. Il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale d'emergenza definendola una misura è necessaria per proteggere il Paese dalle forze comuniste. «Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato – ha detto in un messaggio tv al Paese - dichiaro con la presente la legge marziale di emergenza». Scene caotiche e scontri si sono registrati di fronte al parlamento dopo che la polizia ha impedito ai parlamentari di entrare nell'edificio dell'Assemblea nazionale. Quando la polizia ha provato a chiudere il cancello principale, sostengono le tv occidentali, alcuni cittadini hanno provato ad entrare tra grida e momenti di tensione, con gli agenti che hanno utilizzato scudi per bloccare le persone, scrive l’agenzia Yonhap. Elicotteri sono atterrati sul tetto del Parlamento come mostrato dalla tv in diretta. Maggioranza e opposizione sono unite nel condannare la legge marziale. Il presidente ha accusato l'opposizione di attività "contro lo Stato". Dal canto suo Yoon ha etichettato l'opposizione, che detiene il controllo del Parlamento monocamerale di 300 seggi, come «forze anti-Stato intenzionate a rovesciare» gli assetti democratici, definendo la decisione della legge marziale come "inevitabile" a tutela della nazione. «Riporterò il Paese alla normalità sbarazzandomi delle forze anti-Stato il prima possibile», ha minacciato Yoon nel suo intervento televisivo.
Il capo dell'esercito Park An-su è stato nominato comandante della legge marziale dichiarata in tarda serata dal presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. Lo riferisce la Yonhap, secondo cui Park ha disposto i primi provvedimenti mettendo al bando le attività parlamentari e dei partiti politici. Il comando militare, lanciato con la dichiarazione di legge marziale del presidente Yoon, ha annunciato un decreto che vieta tutte le attività politiche, Parlamento incluso, nonché le proteste e le attività dei partiti politici. Il decreto emesso dal capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Park An-su, nominato comandante della legge marziale, è entrato in vigore alle 23.00 (15.00 in Italia) e mette anche sotto controllo tutti i media e gli editori, oltre a ordinare ai medici tirocinanti in sciopero di tornare immediatamente al lavoro entro 48 ore. Tutti coloro che violano la legge marziale "possono essere arrestati o perquisiti senza mandato", in base al decreto.
Le decisione del presidente ha avuto immediati effetti sui mercati. La moneta sudcoreana crolla sul dollaro dopo la dichiarazione a sorpresa della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol: il won è scivolato a quota 1.430 won sul biglietto verde nelle contrattazioni notturne, ai livelli più bassi da ottobre del 2022 di 1.432,4. Negli scambi onshore, la divisa di Seul ha chiuso a 1.402,9 alle 15.30 locali, in calo dell'1,6%.
La mossa di Yoon è maturata mentre in Parlamento il People Power Party, al potere a Seul, e la principale forza d'opposizione, il Partito democratico, continuano a litigare con estrema durezza sulla proposta di bilancio per il 2025: uno scontro teso ma non al punto da lasciar immaginare una mossa draconiana come la legge marziale che rimanda ai decenni passati e al periodo buio della lunga dittatura militare. La scorsa settimana i parlamentari dell'opposizione hanno approvato un piano di bilancio notevolmente ridimensionato durante i lavori nella commissione parlamentare competente sul budget. «La nostra Assemblea nazionale è diventata un rifugio per criminali, una tana di dittatura legislativa che cerca di paralizzare i sistemi giudiziari e amministrativi e di sovvertire il nostro ordine democratico liberale», ha affermato Yoon. Il presidente ha attacco i deputati dell'opposizione accusati di aver tagliato «tutti i bilanci essenziali per le funzioni principali della nazione, come la lotta ai reati di droga e il mantenimento della sicurezza pubblica, trasformando il Paese in un paradiso della droga e in uno stato di caos per la sicurezza pubblica».