Non sono giorni facili per Roberto Mancini. Da quando si è dimesso dall’Italia per accettare – poche settimane dopo – l’offerta dell’Arabia Saudita, l’ex ct azzurro ha vissuto più delusioni che soddisfazioni alla guida della sua nuova squadra.
L’Arabia è stata eliminata negli ottavi di finale della coppa d’Asia perdendo ai rigori (4-2) contro la Corea del Sud allenata da Jurgen Klinsmann. La squadra di Mancini è stata ripresa al 9’ di recupero durante i tempi regolamentari e poi si è arresa dal dischetto. Mancini, oltre che per la sconfitta, è finito nel mirino per essere tornato negli spogliatoi prima che la Corea calciasse il rigore decisivo. "Mi scuso, pensavo fosse finita", ha detto. "Non volevo mancare di rispetto a nessuno. Voglio ringraziare tutti i miei giocatori per quello che hanno fatto. Stanno migliorando tantissimo". Parole che però non gli hanno evitato pesanti critiche.
La federazione: “Comportamento inaccettabile”A tuonare è stato addirittura il presidente della federcalcio saudita Yasser Al-Misehal, che ha definito l'atteggamento di Mancini “del tutto inaccettabile”. In un'intervista con l'emittente saudita SSC, il numero uno della federcalcio araba ha detto: "Discuteremo con lui su quanto è accaduto. Ha il diritto di spiegare il suo punto di vista e poi decideremo l'azione appropriata. Tecnicamente siamo soddisfatti della prestazione in Coppa d'Asia anche se non mi piace mai perdere".
