Bortuzzo, l'incidente e la rinascita: adesso insegue il suo sogno in ...

Manuel Bortuzzo

Tra i 141 atleti azzurri in gara ai Giochi Paralimpici, in programma dal 28 agosto all'8 settembre, ci sarà anche il giovane nuotatore triestino rimasto paralizzato dopo essere stato vittima di una sparatoria a Roma nel 2019

Giada Bertolini

14 agosto 2024 (modifica alle 19:46) - MILANO

Da un nuotatore all'altro, come in una staffetta in acqua. Domenica Leon Marchand, l'uomo d'oro di questa edizione per i transalpini, ha spento il braciere olimpico, tra poco meno di due settimane Manuel Bortuzzo coronerà il suo sogno sfilando con la delegazione italiana alla Cerimonia inaugurale in Place de la Concorde e negli Champs-Elysées. Al fianco di Bebe Vio e Ambra Sabatini, vere icone italiane, e non solo, dello sport paralimpico; per la prima volta ci sarà anche il 25enne triestino che con la sua storia ha commosso il grande pubblico. 

storia da film

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Da giovane promessa del nuoto alla sedia a rotelle. Un fatto di cronaca che lo ha visto, suo malgrado, protagonista che è stato letto e riletto sui giornali di allora. Una vicenda, fatta di sfortuna, scambi di persona e regolamento di conti, che lo stesso Bortuzzo ha voluto raccontare nelle pagine di due libri scritti da lui. Dopo una lunga riabilitazione, Manuel ha avuto la forza di mettere nero su bianco il proprio dolore, il proprio lutto, e la propria determinazione nel libro "Rinascere. L'anno in cui ho ricominciato a vivere". Poi c'è stato anche spazio per il mondo della tv, con la partecipazione al Grande Fratello nel 2021, e per un film biografico inspirato al suo primo libro. Un biopic andato in onda oggi su Rai 1 a pochi giorni dal suo debutto a Parigi 2024. 

l'incidente

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"Nella mia vita arrivo sempre al momento sbagliato nel posto sbagliato", così Manuel sintetizza la propria esistenza nel suo secondo libro "Soli nella tempesta, edito da Rizzoli nel 2022. Quel preciso momento è avvenuto nella notte tra il 3 e 4 febbraio del 2019 quando Bortuzzo, promessa del nuoto italiano trasferitosi a Roma per inseguire il suo sogno, è stato raggiunto da un colpo di pistola alla schiena. Il ragazzo, allora 19enne, stava cercando di comprare un pacchetto di sigarette fuori da un pub di periferia insieme alla fidanzata dell'epoca. Per soli 12 millimetri Manuel non ha perso la vita, ma quel proiettile gli ha provocato una lesione midollare totale che ha portato alla paralisi degli arti inferiori. Un errore di persona che in pochi secondi ha cambiato la sua vita per sempre. 

il sogno continua

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Da allenarsi tutti i giorni in vasca a fianco dei nuotatori italiani più forti di allora - Domenico Acerenza, Gregorio Paltrinieri e il "gemello" del mezzo fondo Gabriele Detti - sotto la guida del tecnico federale Stefano Morini, ai mesi in ospedale e l'incognita sulla possibilità di tornare in acqua. Un cambio improvviso di prospettiva che ha scombinato i suoi piani. Manuel ha ricalcolato ogni ambizione, si è dovuto adattare a una vita diversa rispetto a prima, ha modificato le proprie aspettative ma con lo stesso sogno nel cassetto sempre ben custodito. Dopo cinque anni dall'accaduto, grazie a Francesco Bonanni, l'allenatore che lo ha riportato in acqua, e all'amico Aldo Montano, il nuotatore azzurro gareggerà nella sua prima Paralimpiade. E chissà se riuscirà a eguagliare il suo amico Nicolò Martinenghi, compagno di avventure e scherzi al campionato olimpico giovanile. Tete ha già conquistato il tetto di Olimpia nei 100 metri rana, Manuel, anche lui primatista italiano dei 50 e 100 rana nella sua categoria, spera di realizzare il sogno di una vita.

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