Superbike Assen: Rea indietro anche nelle prove 3, ora è spalle al ...

6 giorni ago
Bulega è stato il più veloce in FP3 sul bagnato. Il sei volte campione del Mondo naviga in brutte acque

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Foto Corse di Moto

Jonathan Rea nella Superbike ad Assen vanta 17 vittorie, ed è salito sul podio in 25 occasioni su 31 gare disputate. In nessun altro circuito del mondo il fuoriclasse nordirlandese ha vinto così tanto. E’ logico che questo fine settimana abbia i fari puntati addosso, ancora più del solito. La sfida Yamaha non è partita bene, per usare un’eufemismo. E’ tornato dall’ Australia con zero punti e nel round successivo in Catalogna non è andata così meglio come pilota e team auspicavano. La Yamaha si aspettava che Rea non facesse rimpiangere il “traditore”Toprak Razgatlioglu, abbagliato dai milioni BMW. Ma sta andando al contrario: il turco vince comunque, mentre la nuova sfida per adesso è un flop. Nei 20 minuti della terza e ultima sessione ha chiuso 14° a 4″289 dal leader Nicolò Bulega.

La squadra si interroga

“Ogni volta che salgo sulla Yamaha YZF-R1 mi sembra di ricominciare da capo” ha detto Jonathan Rea in coda alle due sessioni di prove libere del venerdi olandese. Non sono parole molto rassicuranti, vista la mole di lavoro che pilota e team hanno già svolto insieme, fra test invernali e inizio di campionato. Da fuori, l’idea che monta è che il matrimonio non sia nato affatto bene. Jonathan ama guidare molto d’avantreno, con la Kawasaki gli riusciva bene, ma con la Yamaha no. Finora ha cercato di modificare gli assetti per risolvere l’arcano, andando verso la stessa strada che seguiva ai tempi della Ninja. Ma nel box Yamaha sono sempre più scettici su questa strategia. “Rea si deve rendere conto che la Yamaha non è la Kawasaki, si deve adattare, perchè così non funziona” sussurrano nel box. Siamo ancora all’inizio, c’è ancora tempo, ma è chiaro che pilota e tecnici non si stanno capendo molto. Assen sarà una prova del fuoco importantissima: qui Jonathan Rea deve far capire che ha ragione lui. Altrimenti saranno guai.

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Foto Corse di Moto
Meteo da tregenda

L’ultima sessione del programma si è svolta in condizioni meteo limite: 6 °C aria (percepiti appena 2 °C!) e asfalto bagnato. In queste condizioni sbagliare è facilissimo, infatti Andrea Locatelli è andato subito giù, imitato dopo da Iker Lecuona. Il bergamasco è tornato in pista poco dopo, lo spagnolo è al centro medico. Bulega ha confermato di essere molto a suo agio anche sul viscido. Ricordiamo che il leader del Mondiale è reduce dall’operazione al braccio destro per sindrome compartimentale. La giornata è piena di incognite: alle 11:10 la Superpole.

Prove 3, i tempi sul bagnato

Foto: Silvio Tosseghini

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