Terremoto Napoli e Campi Flegrei, nuove scosse fino al 3.6 di ...

Terremoto Napoli

Lo sciame sismico prosegue e nella giornata del 16 ottobre. Ci sono state più di 1100 scosse durante il mese di settembre nella zona

La terra continua a tremare tra i Campi Flegrei e Napoli. Come previsto dagli esperti, prosegue lo sciamo sismico e nella giornata di lunedì 16 ottobre si è registrato un terremoto di magnitudo 3.6. 

terremoto campi flegrei 16 ottobre

—  

Il terremoto del 3.6 di magnitudo nella zona dei Campi Flegrei è stato registrato dal Dipartimento della protezione civile e dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La profondità è stata di 2 chilometri, con epicentro nell'area della Solfatara ma avvertito in tutta l'area da Pozzuoli a Bacoli fino ad alcuni quartieri di Napoli. Non ci sono stati danni a persone o cose. Questa scossa è stata quindi più forte rispetto alle altre che avvengono praticamente ogni giorno. Ieri domenica 15 ce ne sono state due di 1.4 e 1.9, ma il movimento bradisismico nella zona è molto frequente. Basti pensare che l'INGV nel mese di settembre ha registrato 1106 scosse nell'area

stress da bradisismo

—  

Il terremoto dello scorso 27 settembre con magnitudo superiore al 4° grado, era stato il più violento da 40 anni ed era arrivato al culmine di una giornata con oltre 60 eventi di intensità minore come ha spiegato Mauro Antonio Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Non è un caso che, secondo gli esperti, la popolazione che vive in quella zona soffra di sindrome dei Campi Flegrei: ansia, insonnia, irritabilità, attacchi di panico, stress. In molti si stanno rivolgendo all'assistenza psicologica e gli esperti suggeriscono di evitare che questo diventi un impedimento al normale svolgimento della vita. 

le conseguenze

—  

Mentre il bradisismo continua il comune di Napoli studia le possibili vie di fuga in caso di malaugurata emergenza. Tra le ipotesi l'assessore alla Protezione Civile del comune Edoardo Cosenza, a Fanpage.it, ha parlato della possibilità di un accesso diretto alla Tangenziale di Napoli da Bagnoli, un progetto di una vecchia legge sul bradisismo degli anni '80. Una delle tante ipotesi previste se queste continue scosse dovessero avere un esito potenzialmente tragico, magari a fronte di una scossa più violenta. Difficile, infatti, prevedere quando questo movimento continuerà, infatti la crisi bradisismica in atto prova un costante e progressivo sollevamento del suolo, pari a circa 19 millimetri al mese e questo porta la roccia a rilasciare energia e a fratturarsi, come ha spiegato il direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv Mauro Antonio Di Vito.

Gazzetta dello Sport

16 ottobre - 18:50

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili