Mafia, passione e Elodie come protagonista: su Rai 5 il film "Ti ...
Mafia, passione e Elodie come protagonista: su Rai 5 il film “Ti mangio il cuore”
Tratto da una storia vera, è diretto da Pippo Mezzapesa, il regista delle serie Qui non è Hollywood (sull'omicidio di Sarah Scazzi)
di Elsa Ungari
In onda questa sera alle 21.15 su Rai 5, Ti mangio il cuore è il film che segna il debutto della popstar Elodie come attrice. Diretto da Pippo Mezzapesa e tratto dalla storia vera della pentita Rosa Lidia Di Fiore, è un racconto aspro pieno di sangue e violenza, ma anche di amore: quello, proibito, fra una donna sposata (Elodie) e il figlio di un boss del clan rivale.
Nel promontorio del Gargano, in Puglia, vivono le due famiglie mafiose dei Malatesta e dei Camporeale, che si contendono da sempre il controllo del territorio. Quarant’anni dopo l’uccisione dei genitori di Michele Malatesta (Tommaso Ragno), sembra essere venuto il tempo per una tregua, favorita da una terza famiglia, i Montanari.
In questo periodo di calma apparente Andrea (Francesco Patanè), figlio prediletto di Michele, si innamora di Marilena (Elodie), moglie del boss Santo Camporeale, al momento latitante. Marilena ricambia la passione ma, dal momento che è sposata e consapevole delle rivalità tra le due casate, decide di frequentarlo clandestinamente.
Michele fa promettere al figlio di troncare la pericolosa relazione, ma la promessa non viene mantenuta. L’amore fra Andrea e Marilena diventa di dominio pubblico, lei rimane incinta e i due amanti sono costretti a fuggire. I Camporeale si vendicano, uccidendo Michele. Così le due famiglie, nonostante i tentativi di mediazione di don Vincenzo Montanari (Michele Placido), tornano in guerra.
Elodie in una scena di “Ti mangio il cuore”. (01 Distribuzione)
Liberamente tratto dall’omonimo libro inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, Ti mangio il cuore è un film a metà fra il mafia movie e il western, condito da una storia d’amore passionale e carica di toni melodrammatici. Esteticamente molto curato, il film colpisce per le sue qualità visive: è girato in un bianco e nero molto contrastato che rispecchia visivamente l’asprezza dei conflitti fra le due famiglie.
Una scelta coraggiosa, questa, che risulta vincente e capace di sopperire alla scarsa originalità della trama e della caratterizzazione dei personaggi. Ti mangio il cuore ricalca, nell’intreccio, tanti film di mafia.
Punto di forza del film, il cast, capitanato dall’esordiente (al cinema) Elodie che buca lo schermo e dimostra buone doti di recitazione. Il suo personaggio è ispirato a Rosa Lidia Di Fiore, condannata per associazione mafiosa e traffico di droga che, nel 2008, decise di collaborare con la polizia per salvare i suoi figli da un destino di sangue e violenza. È stata la prima collaboratrice di giustizia della mafia del Gargano.
Nel cast Elodie, oggi doppiatrice di Mufasa e prossimamene nel nuovo film di Mario MartonePresto Elodie sarà di nuovo al cinema. La cantante presta infatti la voce a Sarabi, la compagna di Mufasa (doppiato da Luca Marinelli) e madre di Simba nel film Mufasa: Il re Leone in uscita il prossimo 19 dicembre. È l’atteso prequel del classico Disney Il re Leone, uscito nel 1994 e rifatto in CGI nel 2019.
Una partecipazione che, ancora prima dell’uscita del film, ha sollevato critiche da parte della doppiatrice Lilli Manzini la quale, intervistata dal portale Today, ha dichiarato che la cantante non sarebbe stata all’altezza del lavoro a lei affidato. Dichiarando poi senza mezzi termini: «È una ciofeca, si sente la differenza tra un professionista del doppiaggio e un vip inesperto». Una polemica di cui si è occupata anche Striscia la notizia che ha consegnato un Tapiro alla cantante.
Si sono concluse da poco invece le riprese di Fuori, il nuovo film di Mario Martone che vede la popstar fra le protagoniste. La trama del lungometraggio è ispirata alla storia della scrittrice Goliarda Sapienza (interpretata da Valeria Golino) che nel 1980 venne arrestata e reclusa a Rebibbia per aver rubato nell’appartamento di un’amica. Basato su una sceneggiatura di Ippolita di Majo, Fuori si concentra nel periodo in cui la scrittrice esce dal carcere femminile e continua a frequentarsi con le compagne che ha conosciuto in cella.