Bove potrà tornare a giocare? «Aritmia ventricolare con torsione di ...
di Leonardo Bardazzi
Edoardo Bove è «vigile e sveglio», ora che è fuori pericolo la domanda è se potrà tornare a giocare. Il dg della Fiorentina Ferrari: «Non possiamo ancora parlare del futuro»
«Edoardo? Sta bene e dice in continuazione vojo gioca’, fatemi gioca’». È passata da poco l’ora di pranzo quando il d.g. della Fiorentina Alessandro Ferrari strappa un sorriso a chi lo ascolta. Bove infatti è lucido e pimpante, una notizia bellissima e già emersa in mattinata dopo che il 22enne centrocampista romano si era svegliato da solo ed era stato estubato perché in grado di respirare autonomamente.
Il peggio insomma è ormai alle spalle e non a caso, dal suo letto d’ospedale, il numero 4 viola ha potuto anche salutare i compagni di squadra con una videochiamata: «Giocate anche per me» il senso del discorso, proprio mentre il resto dei calciatori della Fiorentina, ancora scossi e riuniti intorno all’allenatore Palladino al Viola Park, stavano decidendo il da farsi (l’Empoli, avversario domani in Coppa Italia, si era reso disponibile a rimandare la partita): «Li ha convinti a giocare — spiega ancora Ferrari —. Scenderemo in campo subito anche grazie al suo entusiasmo».
Proprio Palladino era stato il primo a tornare ieri mattina a Careggi, seguito alla spicciolata da De Gea, Beltran, Colpani, Cataldi e altri compagni di squadra in cerca di buone notizie. Il presidente viola Rocco Commisso ha chiamato i suoi dirigenti tutta la notte per avere informazioni in tempo reale e nel pomeriggio è riuscito a parlare col calciatore dicendogli che lo «aspetta presto in campo» e ribadendogli la vicinanza di tutta la Fiorentina. Il numero uno della Fifa Infantino ha mandato un augurio via social, quello della Figc Gravina invece è passato a trovare il Nazionale Under 21 in ospedale, proprio come il governatore toscano Giani e come aveva già fatto domenica la sindaca Funaro.
Mentre la Procura di Firenze monitora la situazione per valutare se muovere passi ufficiali, accanto a Edoardo è rimasta la famiglia al completo — papà Giovanni, mamma Tanja e la fidanzata Martina — che in questi giorni resterà a Firenze ospite del club viola. Bove infatti dovrà continuare a sottoporsi ad analisi per capire bene cosa sia accaduto al 17’ di Fiorentina-Inter: il punto di partenza è che il giovane calciatore, dopo essere caduto improvvisamente a terra, ha avuto un arresto cardiaco mentre era già in ambulanza.
Si parla di un’aritmia ventricolare con «torsione di punta» in concomitanza di un calo di potassio nel sangue, un’ipotesi che andrà ulteriormente approfondita anche per capirne le cause. Quel che è certo è che l’uso del defibrillatore e l’intervento dei soccorsi gli hanno salvato la vita: «Dopo aver passato una notte tranquilla — si legge nella nota viola — è stato risvegliato ed estubato. È sveglio, vigile ed orientato. Ha parlato con la famiglia, la dirigenza, il mister e i compagni che sono accorsi non appena ricevuta la bella notizia. Nei prossimi giorni verranno effettuati accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica».
Una volta capito che il ragazzo è fuori pericolo, la domanda che tutti si pongono adesso è: e il Bove calciatore? Le regole in Italia sono più severe che altrove (in Inghilterra a Eriksen è concesso di giocare con un defibrillatore sottocutaneo) e se l’aritmia ventricolare fosse confermata la strada per il rientro in campo sarebbe lunga e in salita. Per il centrocampista viola ci sarà una sospensione temporanea dall’attività agonistica per «evento avverso» in attesa che gli esami facciano il loro corso.
I primi accertamenti nel cammino per l’idoneità sportiva sono la risonanza magnetica cardiaca e una Tac alle coronarie, poi si passerà a una diagnosi per la quale potrebbe rendersi necessario anche un test sotto sforzo. Il tutto per capire se il cuore di Edoardo è a rischio di recidiva. La decisione finale in questi casi spetta a commissioni mediche che in passato hanno riammesso Fadiga e Cassano: «Non possiamo ancora parlare del futuro in termini di attività agonistica, ma siamo tutti più tranquilli», chiosa ancora Ferrari.
Servirà tempo e Edoardo dovrà mordere il freno. Di sicuro la squadra e la tifoseria lo aspettano a braccia aperte: «Bravo fratello mio — scrive il terzino viola Dodò su Instagram — tornerai più forte di prima. Correremo per te ogni minuto, cercheremo per te la vittoria in ogni partita, aspettandoti in campo per trasmetterci la tua gioia e il tuo bel calcio». Domani, nel derby toscano di Coppa, lo stadio Franchi sarà tutto per Edo. Il «cane malato» come lo definì Mourinho, che da romano e romanista incallito, nel giro di pochi mesi ha conquistato Firenze.
3 dicembre 2024 ( modifica il 3 dicembre 2024 | 09:22)
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