Cos'è la torsione di punta, il malore che potrebbe aver causato l ...
La torsione di punta è un tipo specifico di tachicardia ventricolare che può causare arresto cardiaco: sarebbe questa la causa del malore avuto da Edoardo Bove, secondo il referto medico all’arrivo all’ospedale Careggi di Firenze.
Il calciatore, 22 anni, centrocampista della Fiorentina, ha avuto un malore in campo domenica scorsa durante la partita contro l'Inter.
"L'aritmia- spiega Massimo Grimaldi, presidente designato dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco)- è un disturbo che coinvolge il sistema elettrico del cuore causando battiti cardiaci troppo veloci, troppo lenti o irregolari. A seconda della sede cardiaca coinvolta e del tipo di anomalia elettrica si distinguono diversi tipi di aritmia. Tra queste le più diffuse sono sicuramente le extrasistoli e la fibrillazione atriale, che rappresenta una delle maggiori cause di ricovero ospedaliero e colpisce circa un milione di italiani. Quest'aritmia non è immediatamente pericolosa per la vita, ma aumenta notevolmente il rischio di scompenso cardiaco e di ischemie cerebrali se non opportunamente e precocemente trattata. E' un'aritmia spesso asintomatica che provoca un ritmo del cuore irregolare, spesso accelerato, che può causare agitazione, stanchezza o affanno ma anche passare inosservato. Questa aritmia può, tuttavia, favorire l'insorgenza di ischemia cerebrale poiché favorisce la formazione di coaguli nell'atrio sinistro".
“La torsione di punta- continua- è un evento fugace, nel senso che quando insorge è un'aritmia talmente veloce che o esita in un arresto cardiaco oppure esita in una risoluzione spontanea, in genere dopo pochi secondi dalla sua insorgenza”.
Sveglio e vigile, è ricoverato nel nosocomio fiorentino. Come si apprende da un comunicato del club toscano, l’equipe medica specializzata è al lavoro proprio per comprendere quali possano essere le cause del malore: “Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti per stabilire le cause che hanno determinato la situazione critica. Da Careggi i medici che hanno in cura il calciatore confermano che proseguono gli approfondimenti diagnostici”.
I bassi livelli di potassio che, secondo alcune informazioni, sarebbero stati rilevati nel sangue di Edoardo Bove al momento del ricovero, potrebbero aver provocato la torsione di punta.
La torsione di punta è un tipo specifico di tachicardia ventricolare, cioè un’anomalia nel ritmo cardiaco (frequenza cardiaca molto veloce, compresa tra 150 e 300 battiti al minuto) che si origina nelle camere inferiori del cuore. Le torsioni di punta possono portare a fibrillazione ventricolare, una sequenza di vibrazioni molto rapide dei ventricoli che non si contraggono in modo coordinato ed efficace, per cui il cuore non pompa sangue: se non trattata tempestivamente con rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione, la fibrillazione ventricolare può avere esiti fatali.
I sintomi della torsione di puntaLe torsioni di punta possono manifestarsi con sintomi come palpitazioni e sensazione di svenimento, anche se in quasi la metà dei casi gli eventi sono asintomatici. I segnali della torsione di punta possono essere più o meno gravi, e possono includere la consapevolezza del battito cardiaco accelerato, debolezza, sensazione di stordimento e/o fastidio toracico. I sintomi delle torsioni di punta possono anche comprendere: vertigini, sensazione di battito cardiaco accelerato, capogiri, svenimenti, arresto cardiaco, morte cardiaca improvvisa.
Le causeLe torsioni di punta sono causate da un disturbo nell’attività elettrica del cuore, che prolunga l’intervallo QT (QT lungo), ovvero il tempo che intercorre tra l’inizio dell’onda Q e la fine dell’onda T e descrive l’attività elettrica dei ventricoli.
I disturbi che prolungano l’intervallo QT possono essere genetici o sviluppati come complicanza di altri disturbi, anche se l’aumento dell’intervallo QT che determina la torsione di punta può essere dovuto anche all’assunzione di alcuni farmaci e altri fattori di rischio. I fattori di rischio includono la presenza di una malattia cardiaca, soffrire di bradicardia (frequenza cardiaca molto lenta), esercizio fisico eccessivo, bassi livelli di calcio, magnesio o potassio, l’assunzione di diuretici e diarrea e vomito eccessivi.
La torsione di punta viene individuata mediante elettrocardiogramma (ECG). Ulteriori esami utili a diagnosticare l’intervallo QT lungo includono esami del sangue per controllare i livelli di elettroliti, ecocardiogramma e cardiofrequenzimetro da indossare a casa.
La curaGli eventi di torsione di punta che causano complicazioni come tachicardia ventricolare e/o fibrillazione ventricolare richiedono il trattamento della complicazione fino a quando l’evento non sarà sotto controllo. La defribillazione è necessaria qualora si sviluppi fibrillazione ventricolare. In base alle cause predisponenti e/o i fattori che determinano anomalie che prolungano l’intervallo QT, il trattamento è volto a prevenire l’insorgenza degli eventi, prendendo di mira i fattori di rischio modificabili.