Italia-Albania, intesa sui migranti. Fitto: accordo storico

6 Nov 2023
Albania

ServizioPolitica internazionale

Italia-Albania, intesa sui migranti. Fitto: accordo storico Tirana darà la possibilità di utilizzare alcune aree del suo territorio per poter realizzare, a spese e sotto la giurisdizione di Roma, due strutture dove allestire centri per la gestione degli arrivi illegali

di Nicola Barone

6 novembre 2023

Migranti, Meloni: "In Albania due centri per 3mila illegali"

2' di lettura

«Altro che aperitivi...». Così fonti di Palazzo Chigi spiegano la genesi del protocollo d’intesa sui migranti siglato oggi tra Italia e Albania. Un accordo partorito lo scorso Ferragosto, quando la premier Giorgia Meloni è stata ospite del primo ministro albanese Edi Rama dopo aver lasciato la masseria pugliese di Ceglie Messapica dove stava soggiornando con la famiglia.

Meloni: protocollo cornice politica e giuridica

L’incontro tra i due leader era stato narrato come una semplice vacanza. «Abbiamo iniziato a discutere con il primo ministro Rama di questo accordo mesi fa, in estate, entrambi convinti che sull’immigrazione irregolare di massa la collaborazione tra Unione, Stati membri e Stati extra-Ue sia decisiva», ha sottolineato oggi Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa, spiegando che «il protocollo disegna la cornice politica e giuridica di questa collaborazione».

Trattazione delle domande di asilo

Nei prossimi mesi saranno definiti i provvedimenti normativi conseguenti, le attività strutturali e le coperture finanziarie, per rendere l’intesa operativa entro la primavera 2024. Stando agli accordi siglati oggi, l’Italia utilizzerà il porto di Shengjin e l’area di Gjader per realizzare, a proprie spese, due strutture di ingresso e accoglienza temporanea degli immigrati salvati in mare, che potranno accogliere fino a tremila persone (36mila in un anno, esclusi minori e donne in gravidanza e altri soggetti vulnerabili), per espletare celermente le procedure di trattazione delle domande di asilo o eventuale rimpatrio.

Edi Rama arriva a Palazzo Chigi accolto dalla Premier Meloni

Fitto: accordo storico

«l protocollo d’intesa siglato oggi a Roma fra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il primo ministro albanese Edi Rama è uno sviluppo importantissimo ed innovativo nella gestione dei flussi migratori per l’Italia e per l’Europa». È quanto riferisce il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. «In linea con la priorità accordata alla dimensione esterna della migrazione e con i dieci punti del piano della presidente della Commissione Von der Leyen, per la prima volta uno Stato non membro dell’Unione europea, ancorché candidato, accetta la creazione sul suo territorio di centri destinati alla gestione dei migranti illegali arrivati sul territorio dell’Unione. Si tratta di un grande risultato che premia l’azione del Governo italiano e del presidente Meloni, conferma gli eccellenti rapporti di collaborazione fra Roma e Tirana e rafforza il percorso di avvicinamento dell’Albania all’Unione europea».

Accordo per naufraghi salvati da navi italiane

Il protocollo d’intesa tra Italia e Albania sulla gestione dei flussi migratori siglato oggi a Palazzo Chigi non si applica agli immigrati che giungono sulle coste e sul territorio italiani ma a quelli salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle di Marina e Gdf, non quelle delle ong. Non si applica a minori, donne in gravidanza e soggetti vulnerabili. Al porto di Shengjin, l’Italia si occuperà delle procedure di sbarco e identificazione e realizzerà un centro di prima accoglienza e screening. A Gjader, nel nord ovest dell’Albania, realizzerà una struttura modello Cpr per le successive procedure.

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