Amy Winehouse oggi avrebbe compiuto 40 anni: la carriera, i ...

Amy Winehouse

L'artista britannica è scomparsa prematuramente all'età di 27 anni nel 2011

Redazione

14 settembre - MILANO

Oggi, 14 settembre 2023, Amy Winehouse avrebbe compiuto 40 anni e celebrato i 20 anni dall'uscita del suo primo disco, Frank, prodotto insieme a Salaam Remi. E invece sono già passati 12 anni da quanto l'artista britannica dalla voce indimenticabile e dalla vita travagliata se n'è andata prematuramente all'età di 27 anni nella sua amata casa di Camden, a Londra. 

Il primo disco di Amy Winehose

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Era il 2003 quando la giovane Amy Winehouse, 20 anni appena, iniziava a farsi conoscere al mondo per la sua voce e il suo talento di interprete e autrice. Da Frank, il suo primo album, furono estratti ben quattro singoli, dal brano di debutto Stronger Than Me a Take the Box, scritto e prodotto dalla stessa Winehouse. Per il grande successo planetario, però, Amy dovette attendere quasi tre anni. 

Rehab e il successo mondiale

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Il 23 ottobre 2006 è una data che i fan di Amy Winehouse difficilmente riusciranno a dimenticare: il singolo Rehab, da lei scritto e prodotto insieme a Mark Ronson, fu rilasciato ufficialmente e in poche settimane diventò un successo senza precedenti che catapultò la giovane artista nell'olimpo della musica e facendole scalare le classifiche per molti mesi a venire. Rehab era il primo singolo estratto da Back to Black, un album che ancora oggi è considerato il miglior album di Amy Winehouse e uno dei migliori dischi degli ultimi decenni

Back To Black, il secondo disco di Amy

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All'interno di Back to Black, in seguito distribuito anche in edizione Deluxe, ci sono successi come You Know I'm No Good, Love Is a Losing Game e Tears Dry on Their Own mentre nella riedizione sono state aggiunte due cover che hanno contribuito al grande successo di Amy: Valerie dei The Zutons e Cupid di Sam Cooke. 

Back to Black raggiunse i primi posti delle classifiche in tutto il mondo mentre i demoni personali di Amy Winehouse tornavano a tormentarla. Dipendenza da alcol e da sostanze stupefacenti hanno caratterizzato quegli anni duri, tra concerti sempre più difficili da portare a termine e la pressione del mondo discografico che voleva capitalizzare quel grande successo con un terzo disco. 

La morte nel 2011

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Il 23 luglio 2011 viene annunciata la morte di Amy Winehouse, trovata ormai senza vita nella sua abitazione di Londra. A distanza di pochi mesi viene confermato che il prematuro decesso fu causato da uno shock causato dall'assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza. 

Il disco postumo nel 2011

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Lioness: Hidden Treasures, il terzo e ultimo album di inediti di Amy Winehouse, è stato pubblicato postumo per volere della famiglia dell'artista anche se la lavorazione non era mai stata completata dall'artista. Al suo interno il singolo Body and Soul con Tony Bennett e Our Day Will Come, registrato tra il 2002 e il 2003 come possibile traccia per il primo album di Amy Winehouse, Frank. 

L'eredità di Amy Winehouse

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Come altri artisti prematuramente scomparsi, anche Amy Winehouse è riuscita a lasciare un segno indelebile nel mondo della musica, arrivando a diventare anche icona di stile con quell'acconciatura così iconica. Allo stesso modo la storia di Amy Winehouse, raccontata anche in diversi documentari, resta ancora oggi un monito per i lati negativi del grande successo improvviso, non sempre facile da gestire soprattutto se non si ha intorno una rete di sicurezza che metta al centro il benessere fisico e mentale dell'artista anche a discapito di qualche disco o concerto in più.

14 settembre - 17:13

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