Back to Black: come Marisa Abela è diventata Amy Winehouse

Il 18 aprile arriva nelle sale italiane Back to Black il film biografico dedicato alla cantante britannica Amy Winehouse, scomparsa nel 2011 a soli 27 anni. Scritto e diretto da Sam Taylor-Johnson, il film presenta Marisa Abela come protagonista indiscussa nel ruolo della celebre cantante.

Amy Winehouse - Figure 1
Foto ScreenWEEK - Cinema e Serie TV

La storia di Back to Black è un viaggio affascinante attraverso la vita di Winehouse, dal suo rapido successo alla creazione del rivoluzionario album che porta lo stesso nome del film. La narrazione si snoda attraverso la prospettiva di Amy stessa, dando agli spettatori un’intima visione della sua personalità complessa e delle sue struggenti esperienze di vita.

Ciò che rende la performance di Abela così straordinaria è la sua capacità di incarnare l’essenza di Winehouse. Dalla voce roca ai movimenti sul palco, ogni dettaglio della sua interpretazione evoca l’anima tormentata e allo stesso tempo affascinante della cantante. Come confermato dalla vocal coach Anne-Marie Speed, l’attrice si è “allenata come un’atleta”. Per ben cinque mesi intensivi è stata impegnata in intense sessioni di allenamento fisico, ha seguito una dieta rigorosa e ha partecipato a lezioni di canto quattro volte a settimana, il tutto per affinare la sua voce e imparare a cantare come Amy Winehouse.

Una rigida preparazione fisica per diventare Amy Winehouse

Ma la trasformazione di Abela non si limita alla superficie. Per interpretare Winehouse in modo autentico, l’attrice ha trascorso mesi immersa nello studio della sua vita, della sua musica e della sua psiche. A 27 anni, ha anche lavorato duramente per perdere peso e modellare il suo corpo, trasformandolo in uno strumento per incarnare fedelmente lo spirito della cantante, che lottava con disturbi alimentari, eroina e alcolismo. Come dichiarato dall’attrice:

È stato un processo molto sicuro, consultando un dietologo e sottoponendomi a monitoraggi. Sentirmi più fragile e più piccola mi ha aiutato a comprenderla meglio.

Speed ha paragonato la preparazione di Abela a quella di un atleta professionista:

È una preparazione a tempo pieno, come quella di un atleta, la gente sottovaluta davvero quanto possa essere fisica la preparazione vocale. Bisogna far lavorare il corpo nel modo giusto per fare in modo che la voce sia prodotta nel modo giusto.

Il risultato è una performance che va oltre la semplice imitazione, offrendo uno sguardo penetrante dentro l’anima di una delle voci più iconiche della musica moderna.

La performance vocale deve avvicinarsi molto, ma non deve essere un’imitazione. Perché altrimenti basterebbe mimare le sue registrazioni

Back to Black non è solo un tributo alla vita e al lavoro di Amy Winehouse, ma anche un’opportunità per Marisa Abela di brillare come una delle attrici più talentuose della sua generazione, regalando agli spettatori un’esperienza cinematografica indimenticabile. Come ha detto lei stessa:

Non sapevo di poter cantare come Amy. Ma perché non provare al massimo? È stata una sensazione simile in ogni aspetto: i movimenti, la danza, il modo di pensare. Quanto posso avvicinarmi a lei? Come posso trasmettere una verità psicologica che possa emozionare il pubblico?

Ci sarà riuscita? Non possiamo fare altro che andare in sala per scoprirlo…

La sinossi

“Una voce magnetica. Una musica senza tempo. Una vera icona”. Una celebrazione della più iconica – e compianta – star britannica del XXI secolo, Back to Black racconta la straordinaria storia di Amy Winehouse. Dipingendo un quadro vivido e vibrante delle strade di Camden che chiamava casa e catturando le difficoltà derivanti dalla fama globale, Back to Black rende onore alla maestria, all’arguzia e all’onestà di Amy, oltre a cercare di comprendere i suoi demoni. Uno sguardo senza fronzoli sulla moderna macchina delle celebrità e un potente tributo a un talento di una generazione.

Il cast

Oltre a Marisa Abela, fanno parte del cast: Jack O’Connell, Eddie Marsan, Juliet Cowan, Ansu Kabia, Bronson Webb e Lesley Manville.

Diretto da Sam Taylor-Johnson, il film è sceneggiato da Matt Greenhalgh. I produttori sono Debra Hayward e Alison Owen.

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Fonte: Daily Mail, Harpers Bazaar

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